Il problema è tenere distanti e distinti la scuola dalla vita, rendendo le discipline asettiche, come se i contenuti fossero venuti giù dal cielo e non frutto di tutta l’esperienza umana di ieri e di oggi.
E la fede? A forza di darla per scontata rischiamo di dimenticarcela e di non coltivarla più, rallegrandoci se gli spazi pubblici per la “presenza” della religione restano o aumentano e rattristandoci invece quando sembrano diminuire. Non è che stiamo perdendo l’essenziale?