Il 2020 agli occhi del nostro blog

Questi 12 mesi sulle pagine di vinonuovo.it: commenti e confronti hanno accompagnato e sostenuto quanto stavamo vivendo. Con due eventi-simbolo: il 27 marzo in San Pietro e il 3 ottobre ad Assisi
30 Dicembre 2020

E’ ormai tradizione offrire a San Silvestro una retrospettiva sui temi affrontati da vinonuovo.it, ma in quest’anno così sofferto risulta impossibile scandirla mese per mese, tanto il tempo ci è sembrato a lungo sospeso, quasi immobile.

In gennaio potevamo ancora fermarci a discutere sul celibato dei preti, sulle intenzioni di Checco Zalone nel suo Tolo  Tolo che sbancava ai botteghini o sulla forzatura del card. Sarah nel libro a quattro mani con Benedetto XVI… Invece, a fine mese, ecco irrompere anche sul nostro sito  da Wuhan lo sconosciuto Covid-19 che ha via via  suscitato interrogativi e ansie: l’11 febbraio, nella Giornata mondiale del malato uscì allora un post profetico sulla cura “ai tempi del virus”. Con questa definizione (purtroppo non così transitoria) i pezzi dei primi mesi di pandemia hanno affrontato tanti aspetti: come vivere “ai tempi del Coronavirus” la  Quaresima (ma poi verrà anche l’Avvento), l’iniziazione cristiana, il tempo dei fidanzati e la missione dei preti, la didattica a distanza e lo smart working, nelle periferie del mondo impoverito e nei “rosary group”  milanesi. E poi anche le Messe in streaming e i funerali con pochi parenti…  Era quella che poi abbiamo tutti chiamato la prima ondata, ma alla quale abbiamo dovuto a giugno far seguire  “la fase 2 della Chiesa” e perfino a settembre “la fase 3” nel tentativo di accompagnare scelte difficili, politicamente e pastoralmente. Cercando anche di sostenere quell’immane peso di lutti e sofferenze con “le storie dei guariti” e le testimonianze di alcuni pastori ammalatisi di Covid.

Dei lunghi e rinnovati periodi di  lockdown si trova continuamente traccia anche nelle “domande” della rubrica sulla Parola domenicale, così come nell’ironia corrosiva di Fantaecclesia e negli affilati corsivi della rubrica post it, che hanno contrappuntato scelte personali e strategie pastorali (la più discussa certamente fu a inizio maggio la richiesta CEI di “riapertura delle chiese” ).

Ben presto, come se i post giornalieri non riuscissero a “saturare” tante preoccupazioni, il contagio del virus si è esteso anche al “tema del mese” – lo spazio aperto ai contributi di tutti i visitatori – dove si sono rivelate cruciali due tematiche: “cantiere parrocchia”, anche sulla base delle innovative esperienze scaturite dalla quarantena, e “la scuola oltre la scuola” nello specifico della relazione educativa, a dura prova con la didattica a distanza.

Vinonuovo.it  provò in maggio a valorizzare  “10 cose da trattenere della pandemia” e a giugno lanciò “7 idee per vivere un’estate anti-Covid“, ma in autunno ci si trovò ancora con il fiato corto.

Due tappe simboliche, corrispondenti ad altrettanti picchi di commenti, segnarono ai nostri occhi il 2020 ecclesiale: il 27 marzo in una piazza San Pietro deserta e “quell’uomo solo sotto la pioggia battente” e il 3  ottobre ad Assisi sulla tomba di San Francesco dove lo stesso papa Francesco firma  l’enciclica che sembra già raccogliere la sfida epocale imposta dalla pandemia: Fratelli tutti.

Riprendendo le quattro sezioni del blog (teologia, comunità, attualità e cultura) si trova però anche molto altro:  l’attenzione ai migranti in marzo,  il discernimento nella Comunità di Bose tra maggio e  giugno, , la liberazione della cooperante Silvia Romano e la sua conversione (13 maggio), la comunicazione nella Chiesa (con il blogger don Alberto Ravagnani in luglio), le “linee guida” del Ministero sull’”aborto a domicilio” in agosto,  il barbaro assassinio del giovane Willy ed il martirio a Como di don Roberto Malgesini  (il 15 settembre), la beatificazione di Carlo Acutis il 10 ottobre.

Innescati da fatti di cronaca, si sono ripresi e approfonditi alcuni temi “classici” di vinonuovo: la relazione corpo-spirito, sessualità e omossessualità, il rapporto tra Bibbia e liturgia, la scelta degli ultimi, lo spazio delle donne nella Chiesa (“sei elette in un organismo vaticano”, l’8 agosto), la salvaguardia del Creato (“la stessa barca”), il cattolicesimo negli States (dopo l’elezione di Biden) e l’economia di Francesco per i giovani convocati ad Assisi in novembre.

 

Vinonuovo.it  non ha mancato di salutare personaggi che ci hanno lasciato –  Sergio Zavoli il 4 agosto, padre Pedro Casaldaliga l’8 agosto,  , la “pellegrina”Emma Morosini il 10 settembre, il gesuita  padre Bartolomeo  Sorge il 2 novembre e anche Diego Armando Maradona il 25 novembre. Altri ne ha ricordati  per l’attualità del loro impegno, come Tina Anselmi, promotrice della sanità pubblica,  Joseph Mayr-Nusser, il martire altoatesino che disse no ad Hitler e dom Helder Camara, voce dei poveri.

Dulcis in fundo: nel complicato 2020 il nostro blog ha potuto però salutare il suo decimo anno di attività, celebrandolo con sobrietà attraverso un tris di novità apprezzate da tanti  vinuonuovisti doc, intenditori o docg:  il restyling del sito con la presentazione il 16 aprile, la costituzione dell’Associazione Amici di Vinonuovo e, in piena estate, il primo crowdfunding dall’obiettivo raggiunto a metà ottobre, grazie anche ad alcuni simpatici testimonial “fumettati” sui nostri profili social (vedi foto di apertura)

Tre piccoli traguardi collettivi per un blog rigorosamente comunitario fin dalle origini: li possiamo festeggiare domani sera  con un brindisi a distanza?

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