In un tempo di crisi e frammentazione, difficile da analizzare e per ora impossibile da sintetizzare, la lectio personale delle scritture domenicali, alla luce della cronaca quotidiana, fa risuonare in noi più domande che risposte. Pensiamo perciò sia utile proporvi, con le parole del poeta Rilke, di sostare un attimo in compagnia di queste domande soltanto: «vorrei pregarla di avere pazienza verso tutto ciò che è irrisolto nel suo cuore, e di sforzarsi di provare amore per le domande in sé, come se fossero delle stanze chiuse a chiave, o dei libri scritti in una lingua straniera. Non si affanni, dunque, per ottenere risposte che ancora non possono esserle date, perché non sarebbe in grado di viverle. Ciò che conta è vivere ogni cosa. Viva le Sue domande, adesso. Forse così, un giorno lontano – a poco a poco, senza accorgersene – vivrà già dentro la risposta» (Lettera a un giovane poeta, IV).
1^ LETTURA – Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia. A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri (Ez 34,11-12.15-17).
GILBERTO: «Un nuovo modo di intendere l’economia secondo lo spirito di San Francesco d’Assisi e dell’enciclica Laudato si’. Creare un movimento di giovani economisti per tradurre nel tessuto quotidiano l’enciclica Fratelli tutti. Sono questi gli obiettivi di “Economy of Francesco”, l’incontro con i giovani economisti voluto dal Santo Padre, che si sta svolgendo dal 19 al 21 novembre. Un modo per andare in cerca della pecora sperduta e di curare quella malata o un modo per non essere un buon Pastore?».
SERGIO: «In questi giorni si sono tenuti sia l’incontro “America Latina: Chiesa, papa Francesco e scenari della pandemia” (organizzato dal Cal, Pass e Celam), che l’incontro “Economia di Francesco” ad Assisi. In quei luoghi si è pensato veramente ad un nuovo pascolo condiviso e redistribuito – a nuovi modi per cercare e raccogliere le pecore disperse in questi giorni, anni e decenni nuvolosi di neo-liberismo, oppure si è data ad essi solo qualche verniciatina? L’uso e l’abuso della categoria “felicità” – soprattutto nel secondo caso – sembra indirizzarci verso la seconda opzione…».
SALMO – Il Signore è il mio pastore: / non manco di nulla. / Su pascoli erbosi mi fa riposare. / Ad acque tranquille mi conduce. / Rinfranca l’anima mia, / mi guida per il giusto cammino / a motivo del suo nome. / Davanti a me tu prepari una mensa / sotto gli occhi dei miei nemici. / Ungi di olio il mio capo; / il mio calice trabocca. / Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne / tutti i giorni della mia vita, / abiterò ancora nella casa del Signore / per lunghi giorni (22).
SERGIO: «Il cardinale Bassetti lascia l’ospedale di Perugia dopo venti giorni di ricovero, di cui dieci in terapia intensiva, e viene trasferito al Policlinico Gemelli di Roma per la convalescenza. Nel suo caso, come in quello dei nostri amici reali e su facebook, le molte preghiere hanno avuto effetto. Ed essi, con noi, potranno lodare il Signore (e i ‘santi della porta accanto’) come il pastore che sazia e rinfranca, accompagna e fa riposare nella sua casa. Ma nel caso di coloro che sono morti, nonostante le preghiere elevate al cielo? Non erano sufficienti? Ben fatte? O Dio non ha potuto/voluto ascoltarle? Oppure…?».
GILBERTO: «Liguria. I poveri in coda alla mensa Caritas creano assembramento e vengono multati. Certo, lo Stato non può essere il buon pastore! Ma possiamo accettare che lo Stato abbia un’attenzione al rispetto delle distanze maggiore di quella che guarda alla situazione di povertà di queste persone? Siamo a posto dopo averli, giustamente, multati?».
2^ LETTURA – Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte. E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti (1Cor 15,20-26.28).
SERGIO: «La Conferenza episcopale statunitense, su spinta di almeno la metà dei vescovi e cattolici statunitensi, costituisce una commissione che dovrà giudicare se il nuovo presidente Joe Biden, in quanto cattolico praticante, potrà ricevere la comunione a causa della sua posizione sull’aborto (contraria personalmente, ma senza volere abolire la legislazione che lo norma). Padre Livio Fanzaga ci invita a resistere a Satana che muove le menti criminali di coloro che hanno architettato l’attuale pandemia servendosi della biotecnologia cinese. Queste posizioni prefigurano e invitano all’azione in nome di quel Cristo risorto che sottometterà e annichilirà ogni principato – e ogni forza e potenza mortifera – per dare a tutti la vita?».
GILBERTO: «Trump non molla la sedia. Fa tenerezza vederlo ormai preda del delirio di onnipotenza. Esiste per tutti una pasqua di morte e resurrezione nella quale possiamo riconoscere la realtà, al di là di come ce la siamo raccontata finora. Testimoniamo davvero di essere “di Cristo” quando ci mettiamo di traverso rispetto alla realtà?».
VANGELO – In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna» (Matteo 25,31-46).
GILBERTO: «La medesima risposta a Gesù in bocca ai salvati e ai dannati rivela il criterio profondo del giudizio di Dio. I dannati dicono: se l’avessimo saputo che era per te l’avremmo fatto, così avremmo avuto il paradiso. I salvati dicono: siamo sorpresi, noi lo abbiamo fatto senza pensare di avere in cambio qualcosa, ma solo gratuitamente. Mi chiedo cosa stia rivelando il balletto di questi giorni sulle % di efficacia dei vari vaccini anticovid: interesse economico o gratuità?».
SERGIO: «Nasibe Semsai, Maryam Shariatmadari e tante altre attiviste iraniane della protesta del «Mercoledì bianco» sono per questo condannate al carcere. L’avvocatessa Nasrin Sotoudeh dovrà scontare la condanna a 33 anni di carcere per averle difese. Loujain al-Hathloul, femminista saudita e militante dei diritti umani, è in carcere per aver guidato l’auto e non potrà uscire, afferma la sorella, se non firmando una dichiarazione dove dice di non essere stata torturata né di aver subito violenze sessuali. L’avvocato Fulvio Vassallo Paleologo, vicepresidente Adif, e F. Murard-Yovanovitch, giornalista, parlano di un “arco della barbarie” (con 20000 migranti morti) e di “tortura per delega” (di 50000 migranti respinti) che va dall’Africa occidentale ai Balcani, in nome della “difesa dei confini”. Coloro che, furtivamente e a capo chino, si recano presso associazioni come ‘Pane quotidiano’ di Milano per ritirare il cibo necessario, sono più che raddoppiati – e tutti si chiedono cosa succederà quando termineranno gli ammortizzatori sociali. Nella provincia torinese, una giovane maestra di asilo è stata risarcita per aver perso il lavoro ed essere stata esposta nella sua nudità, a causa dell’ex fidanzato che ha fatto circolare alcune sue foto e video intimi sulla chat dei compagni della squadra di calcio e, da qui, sulle chat di alcuni genitori e della dirigente dell’asilo (tutti a processo o già condannati). Un giovane prete di Grosseto, don Stefano Papini, oltre ad una serie di iniziative social (‘piazze virtuali’, #neltabernacolodelcuore, staffetta di preghiera, Ma che campo è?, etc.), “si prende cura anche dei ‘lontani’: i giovani del liceo classico statale cittadino dov’è insegnante di religione, spesso estranei alle dinamiche nelle quali si impegna quotidianamente tra ragazzi che scoprono di avere ancora più ‘sete’”. Dopo duemila anni, i criteri di giudizio segnalati da Gesù per giudicare chi si salverà o meno non sono (purtroppo) ancora terribilmente attuali?».
Sono passati secoli, ma Cristo credo soffra tutti i giorni per quello stravolgimento che si fa di Lui: Parola, Vangelo. Incuriositi, le folle lo seguivano, di qua e di là di Tberiade, molte sono le immagini che lo ritraggono sul monte che parla, ammaestra nelle sinagoghe è opera guarigioni. Certo lo si immagina per lo più molto serio e certo non poteva essere diversamente. Anche oggi ci sono poverta e per mancanza di cibo e per mancanza di sensibilità a non voler vedere il povero ingiustamente povero. Ma è povero anche chi detiene il potere di governo quando non cosciente di essere inadeguato al ruolo ricoperto, ed è giustificato visto che è stato democraticamente eletto. Gli insegnamenti se non seguiti rendono tutta la società più povera, essa stessa manca di cura della terra abitata ed è difficile recuperare pienamente ciò che si è perso, si può solo salvare il salvabile; a impetrare con la giustizia anche la misericordia.