Getsemani privato

È il Tuo giardino quello che mi chiama dentro ad un Volto che hai steso a terra e sempre aperto al passo di ogni uomo.
23 Marzo 2016

Ho camminato tra le foglie bianche

di ogni ulivo dal cuore di sudario

per un dolore che mi spezza I rami

appesi e stanchi contro questo corpo.

 

È il Tuo giardino quello che mi chiama

dentro ad un Volto che hai steso a terra

e sempre aperto al passo di ogni uomo.

 

Ed il Tuo angelo è sceso dentro al cerchio

che ho disegnato per darmi quel confine

tra incerte piume che scambio per le foglie

di quei fratelli ammessi al Tuo sudore

di sangue misto a terra che ora tocco.

 

Mi ha circondato in un abbraccio strano,

mi ha consolato di questo orrore nuovo,

ha trasformato le gocce in perle rare

dalla mia fronte a cingere anche il cuore.

 

Nel Tuo giardino per me ancora privato

per quello sguardo che non ho trovato

ed ora scorge al buio da lontano

fiaccole e voci di liberazione

verso una croce che mi hai sussurrato…

 

E questo tempo non è più privato…

(da www.amarilli.eu)

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