Francesco incontra i “grandi” per parlare dei “poveri”

E se il grido dei poveri riuscisse a mettere a tacere le sirene dei grandi?
15 Giugno 2024

Filippo Neri, Giovanni Bosco, Teresa di Calcutta.

In ogni epoca e ad ogni latitudine, non è mancato da parte di grandi figure il ricorso ai “potenti”, ai “grandi”, ai “ricchi” perché anche qualcosa dei loro contributi potesse giovare al sostegno delle opere caritative e sociali realizzate dai loro “fondatori”.

Il 14 giugno 2024, per la prima volta, viene invitato a un vertice dei G7 un Papa.

C’è chi si chiede se tale iniziativa giovi al Vescovo di Roma o se invece possa essere letta come un conseguente endorsment, pur non espresso, nei confronti del massimo vertice delle potenze Occidentali.

Nei giorni antecedenti e in quelli del vertice si sono tenute delle contro manifestazioni da parte di varie realtà associative afferenti al mondo dell’associazionismo sociale e pacifista denominate “Controforum G7” per controbattere e contestare i lavori dei “Grandi” e richiamare le istanze alternative in risposta ai problemi globali quali clima, immigrazioni, gestione dei conflitti bellici.

Indubbiamente la visita del Vescovo di Roma fornisce un ritorno di immagine positivo per i leader del G7.

Sembra davvero interessante la circostanza che ha portato Francesco  a pubblicare il giorno stesso dell’apertura del Vertice il messaggio destinato alla celebrazione, nel prossimo novembre, di uno degli eventi voluti da questo Papa e da lui “strategicamente” offerti non solo ai fedeli e ai vertici dell’istituzione cattolica, ma a tutti coloro che lo ascoltano: la Giornata Mondiale dei poveri.

Francesco, dunque, nel suo giorno vissuto nella struttura di Torre Egnazia ha sicuramente colto l’occasione per ribadire di persona ai leader del G7 e ad altri presidenti invitati al vertice faccia a faccia nei dieci incontri previsti nel suo fitto programma quello che chiede da anni durante gli Angelus e in tutto il suo magistero in modo costante: che si rinunci alla logica delle armi e che ci si adoperi per risolvere tutti i conflitti armati, non solo quelli che opprimono Ucraina e Terra Santa.

Doveroso richiamare le motivazioni espresse dalla Premier in merito alla scelta per il vertice odierno della location in Puglia: una terra vocata da sempre ad essere un “ponte” tra Oriente ed Occidente, una terra di accoglienza e di integrazione, in cui il simbolo dell’albero dell’ulivo si propone come un richiamo alla ricerca e alla costruzione della pace.

Ci preme a tal riguardo ricordare il messaggio dei vescovi di questa regione ormai di trenta anni fa, proposto e lanciato grazie ad uno dei suoi figli più amati, quel don Tonino Bello che fu anima della marcia nonviolenta dei 500 a Sarajevo nel 1992: la Puglia deve essere una “arca di pace e non un arco di guerra”.

Il discorso di Francesco, dopo un giro di saluti cordiali e a volte calorosi con tutti i leader presenti al vertice, tratta una riflessione precisa e mirata sull’argomento dell’intelligenza artificiale. Questa viene colta nelle sue enormi potenzialità; ma si comprende come un uso sbagliato della stessa potrebbe portare a conseguenze deleterie; tra le tante, viene denunciato l’utilizzo della AI nell’industria bellica, che consegna alle macchine il potere di decisione sulla vita umana, sopressa da sistemi di armi sofisticate guidate dalla AI.

A tal riguardo, è propria dell’essere umano la capacità di discernere e di compiere delle scelte, pur se a volte in maniera sofferta; è importante che egli non rinunci a tale peculiarità delegando la scelta a quella operata secondo una serie di algoritmi dalle AI. Anche in questo nuovo campo della tecnica, la questione etica ha un ruolo imprescindibile, e Francesco cita una iniziativa da lui promossa anche con l’introduzione di un neologismo: “algoretica”.

Francesco termina il suo discorso con un apprezzamento e un invito preciso a coloro che si occupano della politica, citando Paolo VI che la definì “la forma più alta della carità”. I leader del G7 e gli altri capi di stato invitati al vertice presenti al suo discorso, sono invitati caldamente come responsabili, come gestori della politica, ad un uso etico e chiaramente orientato al bene comune dell’intelligenza artificiale.

La giornata di Francesco, lungi dal fermarsi al suo discorso sull’intelligenza artificiale e sui risvolti etici ai quali essa rimanda, deve essere considerata a nostro avviso come evangelicamente collegata col messaggio da lui pubblicato il 13 giugno. I poveri le cui esistenze e la cui dignità siamo invitati a promuovere, come ci viene chiesto (“voi 7, noi 8 miliardi!”: è uno degli slogan provocatori del “Controforum G7”) non sono più dei semplici “fratelli e sorelle sfortunati” cui provvedere con mirate iniziative. Sono in realtà il frutto, maturato in maniera sempre più drammaticamente esponenziale, delle scelte scellerate che i “Grandi della Terra” (non solo i G7…) continuano a produrre, sordi al grido delle genti: se le risorse sono destinate ai produttori di armi (e di morte), dovranno necessariamente essere negate al cibo, alla sanità, all’istruzione.

 

2 risposte a “Francesco incontra i “grandi” per parlare dei “poveri””

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    ….se le risorse sono ancora e più destinate più agli armamenti, è chiaro che saranno meno e non bastevoli quelle destinate alle necessità della popolazione . Se solo quelle Voci autorevoli che ricoprono incarichi di responsabilità, prima di pronunciarsi da canali televisivi, in anonimato varcassero la soglia di Strutture sanitarie dov’è alle otto del mattino già sono affollate da cittadini con richieste di esami, gente che si reca li incerti nel camminare, avanti negli anni, sopportando acciacchi nella speranza di trovare l’aiuto che necessitano! O anche recarsi là dove il cittadino ha paura di essere solo in balia di tutto altro popolo che cerca denaro, non pane, disposto a usare violenza! Forse per coloro che si propongono di assumere ruoli di governo del Paese, preoccuparsi di avere questa conoscenza viva, ispirerebbe il cittadino a sentirsi meno abbandonato.

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Il Santo Padre gentilmente accompagnato dalla Primo Ministro Capo di Governo Signora Meloni, invitato al meeting dei G 7 ha introdotto i Convenuti a riflessione sull’impiego dell’AI, affascinante traguardo scientifico raggiunto che impiegato per fini non orientati a bene comune diventa pericolo come una bomba atomica. Un discorso custodito e attinto da Libro della Sapienza, e per questo anche inteso dai Presenti li convenuti. Il pensiero del cittadino comune non può che essere di speranza che di tale buon volere resti Segno nelle decisioni di chi detiene potere e governa il mondo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I commenti devono essere compresi tra i 60 e i 1000 caratteri. I commenti sono sottoposti a moderazione da parte della redazione che si riserva la facoltà di non pubblicare o rimuovere commenti che utilizzano un linguaggio offensivo, denigratorio o che sono assimilabili a SPAM.

Ho letto la privacy policy e accetto il trattamento dei miei dati personali (GDPR n. 679/2016)