Per un’economia della vita

Il Papa è andato ad Assisi e, ancora una volta, ha cercato di tradurre, per l'oggi economico, il messaggio di San Francesco
27 Settembre 2022

Papa Francesco è tornato ad Assisi in occasione dell’evento Economy of Francesco. Centinaia di giovani economisti e operatori del sociale si sono dati appuntamento nella città umbra per approfondire e rilanciare la volontà bergogliana di avviare processi finalizzati a fare dell’economia una realtà più umana. L’idea del Papa, infatti, va al di là dell’invito a sostenere coloro che sono in povertà poiché spinge a studiare e a progettare un’alternativa ad un sistema che uccide l’uomo e l’ambiente. D’altronde sin dall’Evangelii gaudium Francesco era stato chiaro: «Il kerygma possiede un contenuto ineludibilmente sociale: nel cuore stesso del Vangelo vi sono la via comunitaria e l’impegno per gli altri» (n. 177). A partire da questa consapevolezza, l’annuncio cristiano si configura come una forza storica e concreta capace di generare processi sociali, politici ed economici volti a promuovere e tutelare la dignità di ogni uomo.

Ad Assisi, ancora una volta, il vescovo di Roma ha ribadito che «noi uomini, in questi due secoli, siamo cresciuti a scapito della terra. È stata lei a pagare il conto!». La terra subisce i terribili abusi commessi dall’uomo il quale – anziché sviluppare un benessere condiviso – ha originato un sistema dove il consumismo riempie i vuoti esistenziali. Avviare nuovi stili di vita e dare spazio a percorsi alternativi – e, dunque, a giovani forze – sembrano, a parere di Bergoglio, le vie per superare la crisi. Per far ciò, l’uomo deve ricomprendersi come un cercatore di senso invece che al pari di un accumulatore di beni: «Noi tutti siamo cercatori di senso. Ecco perché il primo capitale di ogni società è quello spirituale, perché è quello che ci dà le ragioni per alzarci ogni giorno e andare al lavoro, e genera quella gioia di vivere necessaria anche all’economia». Ricercare il senso della vita a livello personale e comunitario, spinge ad un cambio di paradigma che oltre a collocare al centro del sistema i poveri induce a scrutare il mondo attraverso il loro stesso sguardo. Nella quotidianità, secondo Francesco, questo comporta una sorta di dinamica “incarnazionista” per la quale le grandi visioni, i lunghi pensieri e i valori diventano opere concrete.

Sulla scia della testimonianza del poverello d’Assisi, i giovani di Economy of Francesco da tempo lavorano ad una nuova economia dalle radici umane destinata a divenire amica della terra e promotrice di pace. Si tratta di una vera e propria profezia orientata – per il papa – a «mettere in discussione il modello di sviluppo» poiché «non basta fare maquillage». Un percorso volto sia a strutturare vie concrete di condivisione dei beni e di responsabilità partecipate sia, in ultima analisi, a creare lavoro e possibilità di realizzazione per tutti, in particolare per i giovani, le donne e i poveri.

Con Economy of Francesco, la via tracciata da Bergoglio – lungi dall’identificarsi con la sterile utopia – avvia tanto un’istanza critica dell’attuale sistema quanto un progetto alternativo “all’economia che uccide”.

 

3 risposte a “Per un’economia della vita”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    ……..e questa tenzone di barbarica guerra ormai giunta non più circoscritta a due Paesi ma interessanti alla causa diversi altri vicini e lontani, discussioni ai vertici internazionali ma che finora si è allargata con la presenza di aiuti da giunti a prendere parte in soccorso alle operazioni belliche dei Belligeranti. Come cittadini senza voce e cristiani abbiamo il coraggio di voler richiamare il diritto alla Vita, al dovere di ricerca per un addivenire a una più intelligente via quale quella diplomatica sempre valida anche in caso di errori e danni commessi ingiustamente, la possibilità di un riconoscimento da parte dell’accusato Basta optare avanti azioni belliche Che umiliano la dignità di popolo, che la storia non dimostra di mai dimenticare, nell’oggi motivo di contestazione di passato retaggio, LA vita è opera di un Dio creatore, che invita al rispetto di ogni vita umana, se colpevole, grande e la Sua Misericordia

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Economia per la vita. Chissà se rientra in questo fine io che sta accadendo nel Mar Baltico, il quale ribolle di fuoriuscita di gas contenuto nel metanodotto il quale ha subito anni da sabotaggio conosciuto a oggi ma frutto di una guerra in stato di allarmante tensione e che coinvolge Stati europei. Da cittadini anche semplici siamo interessati perché si tratta di avere a cuore la vita, già così aggredita da malattie dovute anche da inquinamento e cambiamenti climatici causa di calamità come le innondazioni distruggenti ambiti abitati. Ci si domanda se la rigidità di proseguire sulla via di sanzioni ulteriori volga a beneficio alla causa di indurre a trattative o non piuttosto ad accuse tali che chiudano questa possibilità. Proprio da Francesco d’ Assisi viene questa lectio di amore per il creato compresa la vita che lo abita pianeta Terra, il quale sembra non contare lo stato di sofferenza in cui si trova

  3. Pietro Buttiglione ha detto:

    Per una economia della Vita
    Recita il titolo..
    E mi vengono dentro le parole del Papa su cosa ha visto il suo Elemosiniere in Ucraina

    E che Israele OGNI GIORNO uccide Palestinesi, oggi QUATTRO!!

    UOMO dove stai andando??

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