Serene vacanze meritate dopo un anno di lavoro o di studio in cui non sei stato a guardare continuamente l’orologio, sperando che finisse presto. Guadagnate quotidianamente con la puntualità e nel compimento retto del dovere.
Serene vacanze desiderate nei momenti difficili e di stanchezza, che ci sono e ci saranno, ma affrontati senza lamentele, con dignità e coraggio.
Serene vacanze sognate ed ora arrivate, perché pure il lavoro più bello del mondo richiede una pausa necessaria per capire quanto si è fortunati e che riposarsi serve per renderlo poi ancora più bello.
Serene vacanze non proprio quelle agognate, perché la vita, quando stai per gustarle, a volte arriva persino a guastarle; così ti resta solamente di aggiustare quel che si può e con chi può.
Serene vacanze che mettano al centro giorni in cui “stare” diventi un’azione, “essere” una condizione, “trovarsi” un desiderio.
Serene vacanze da non sprecare col pensiero del tanto, poco o nulla da fare, né col voltarsi indietro ogni sera e piangere il giorno perduto oppure col rimandare al domani ciò che di buono si può vivere oggi.
Serene vacanze in solitario o in compagnia ma mai in solitudine o nella folla; cerchiamo noi stessi nel silenzio, cerchiamo gli altri tra tante voci, senza perderci e perdersi di vista.
Serene vacanze equilibrate, senza troppe regole – per carità! – neppure però allo sbaraglio; l’equilibrio non è un bavaglio bensì aiuta ad evitare qualche abbaglio.
Serene vacanze con un pizzico di follia, quella sana e santa, che ci salva dalla banalità e ci immerge nella scoperta della bellezza.
Serene vacanze al mare, in montagna, in campagna, in città, perché, se cambiare aria è importante e spesso necessario per staccare un po’, il non poterlo fare per mille ragioni non deve rovinare questo tempo prezioso.
Serene vacanze senza dimenticare che il lavoro o lo studio non sono parentesi, dunque ogni tanto un pensiero, un ricordo, un messaggio, una telefonata, un’uscita con i colleghi o i compagni ci starebbero pure bene!
Serene vacanze come tempo del corpo e dell’anima, occasione per degustazioni tipiche e abbondanti, nonché per letture rilassanti, film edificanti, spettacoli coinvolgenti, esercizi spirituali.
Serene vacanze a chi ami, vuoi bene, stimi, poiché non è facile passarle al meglio se qualcuno dei nostri parenti e amici non ha la serenità.
Serene vacanze tra viaggi brevi e lunghi, alla ricerca dello svago, del relax, del dolce far niente da un lato, mentre dall’altro cerchiamo cultura, natura, nuove realtà da conoscere, luoghi dello spirito.
Serene vacanze con un po’ di cura persino nei confronti di chi non conosci più di tanto, incontri per caso, incroci con gli occhi ma vedi sofferente; è giusto che il cuore vada in vacanza, ma non possiamo permetterci che ci vada la sua capacità di amare!
Serene vacanze se davanti agli occhi sta una corona di alture, e attraversando la via senti fragoroso il rumore del torrente e t’incanti a mirare l’acqua limpida. Vacanze sere anche se prendendo posto in chiesa accanto un giovane padre bacia la figlioletta e lui che a testa china sul banco sembra dominato da incontenibile dolore, quando arriva il cestino per l’offerta posi una monetine sulla manina della bimba accanto che sorride e la posa in silenzio,, e ti sorprende quando alla comunione il padre fa cenno a quelli più grandi,di cinque, a ricevere quel pane e speri e preghi che Dio consoli il loro cuore affranto.Vacanze serene quando cammini nel sentiero assolato i fiori e l’aria profuma, la respiri con avidità così diversa da quella inquinata di città! Vacanza breve ma rigenerante perché devi trovare parola verso quella giovane fruttivendola che parla di una cura in corso per una malattia invalidante che l’ha colpita dopo il parto! Pregare sembra troppo poco…