Per quale motivo la politica viene spesso connotata con un’accezione negativa? Da cosa deriva questa percezione e perché partecipiamo sempre meno alla vita pubblica delle nostre comunità?
Spesso ci poniamo queste domande in modo polemico, disilluso, arrivando quasi a negare la possibilità di un cambio di rotta. In realtà, abbiamo molte più opportunità di quanto crediamo per influenzare il cambiamento, iniziando da noi stessi. Da questa consapevolezza è nato durante il lockdown nel marzo 2020 Strade e Pensieri per Domani, un gruppo di giovani amici formatosi grazie al passaparola. Lo scorso maggio si è realizzato un frutto dell’impegno di questo gruppo: un libro, pubblicato dalle edizioni Paoline dal titolo È ancora possibile una buona Politica? Stili e obiettivi.
Durante i nostri incontri online, affrontando temi legati agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, abbiamo strutturato momenti di auto-formazione in cui apprendevamo gli uni dagli altri, mettendo in comune le competenze di ciascuno, frutto dei nostri percorsi universitari e professionali molto eterogenei. Con il passare delle settimane abbiamo maturato la convinzione della necessità di una buona Politica per tenere insieme, in una visione comune, i diversi ambiti che ci vedevano impegnati quotidianamente (l’inclusione delle persone che vivono ai margini della società, il contrasto alla crisi climatica, la cooperazione internazionale, etc.).
Durante uno degli incontri estivi in Valtellina, presso un rifugio gestito dall’Operazione Mato Grosso, è nata l’idea di mettere per iscritto i nostri pensieri. Nonostante il secondo lockdown ci avesse nuovamente separato fisicamente, la scrittura collettiva è proseguita con forte ritmo e all’unisono. La primavera successiva il libro aveva già preso forma. Abbiamo così deciso di metterci alla ricerca di un editore e, nell’agosto 2022, abbiamo ricevuto la disponibilità delle edizioni Paoline che, apprezzandone il contenuto e lo stile, hanno deciso di pubblicare il manoscritto nella collana di saggistica.
Rileggendo i vari capitoli, alla luce dell’attuale contesto geopolitico, ci rendiamo conto di quanto sia indispensabile, oggi più che mai, una politica differente. Nel libro cerchiamo di riscoprire le radici dell’impegno politico che trae forza dal desiderio di mettersi a servizio del bene comune. La nostra analisi parte dalla comprensione del sentimento antipolitico, che causa il cortocircuito di una politica imprigionata nella ricerca del solo consenso, dove l’avversario diventa nemico e il dibattito si riduce a una sfida tra cori di opposte tifoserie. Il risultato è una società sempre più isolata e meno inclusiva, priva di luoghi di ascolto e confronto. Invece, una buona Politica ha l’obiettivo di motivare e unire le diverse esigenze della società.
Crediamo che ciò possa avvenire adottando alcuni stili: leggere la complessità della realtà, guardare il mondo adottando lo sguardo dei più deboli, pensare globalmente e agire localmente, rispettare l’altro imparando a dialogare e scegliere la non-violenza attiva come strumento di resistenza. Con questi stili, una buona politica può porsi obiettivi ambiziosi come dare priorità all’educazione, promuovere uno sviluppo sostenibile ambientale, sociale ed economico, utilizzare un’informazione pulita e senza pregiudizi, coinvolgere ciascuno nella costruzione di un mondo migliore.
In tal senso, il libro vuole essere soprattutto uno strumento per costruire ponti di dialogo e abbattere i muri dell’inimicizia. Noi, come gruppo di giovani autori, continuiamo a impegnarci a diffondere una cultura politica della speranza. Sappiamo che c’è bisogno del contribuito di ciascuno, perché solo insieme si possono costruire solide fondamenta per un domani migliore.
Gloria Mussetto,
Alessandro Bianchi,
Anna Caspani,
Francesco Cavalleri,
Paolo Della Torre,
Alessandro Gatti,
Francesca Pellegatta,
Giulia Tringali.
Consiglio di documentarsi sui motivi x i quali i vari gruppi che nel passato hanno cercato di operare tramite loro rappresentanti sono skappati via..
( Lega democratica. CL, focolari. ecc) Giusto x sapere cosa li attende.
PS io sono sempre piû convinto che i ns destini si giochino in ‘alto’.. Ad es mi sembra URGENTE la convocazione di una YALTA n.2 tra Russia/USA/CHINA che si spartisca le zone di influenza.