Cultura, educazione e illuminazione

Mentre nel mondo si infittiscono le tenebre dell’odio, è ancora più importante la presenza di una benefica illuminazione del conoscere...
18 Febbraio 2023

Discorso di Papa Francesco alla delegazione dell’Univeristà Sulkhan-Saba Orbeliani (Tiblisi, Georgia) – 13/2/2023.

«La vostra Università rappresenta un bell’esempio di ricerca culturale appassionata e di cura per quel bene inestimabile che è la crescita formativa dei giovani… L’educazione fa proprio questo: aiuta le giovani generazioni a crescere, scoprendo e coltivando le radici più feconde, così che portino frutti…

….Ho saputo che nella nobile lingua georgiana il termine educazione, “ganatleba”, è molto interessante: deriva dalla parola luce ed evoca il passaggio dall’oscurità dell’ignoranza alla luminosità della conoscenza. Educare per voi è venire un’altra volta alla luce, è sinonimo di illuminazione. Ciò è significativo, fa pensare a quando si accende una lampada in una stanza buia: non si modifica nulla di quanto c’è, ma cambia l’aspetto di ogni cosa.

Così è la conoscenza che acquisite nella vostra Università, la quale si propone di porre al centro la dignità della persona umana. Attraverso lo studio e l’impegno si può dunque giungere, come recitava l’antico oracolo di Delfi, a conoscere sé stessi – γνῶθι σαυτόν. Ed è importante anche per la fede, tanto che un monaco antico scrisse: «Vuoi conoscere Dio? Comincia a conoscere te stesso» (Evagrio Pontico, Sentenze, Roma 2020, 72).

C’è bisogno di questa benefica illuminazione del conoscere, mentre nel mondo si infittiscono le tenebre dell’odio, che spesso provengono dalla dimenticanza e dall’indifferenza. Sì, sono spesso la dimenticanza e l’indifferenza a far apparire tutto scuro e indistinto, mentre la cultura e l’educazione restituiscono la memoria del passato e fanno luce sul presente.

Ciò è indispensabile per la crescita di un giovane, ma anche di una società perché, come diceva un padre della vostra patria, «la caduta del popolo comincia là, dove finisce la memoria del passato» (I. Chavchavadze, Il popolo e la storia, in Iveria, 1888). Al contrario, con l’aiuto di Dio, «tutto è possibile per un uomo istruito» (Id., Lettere di un viaggiatore, Santa Maria di Castellabate 2021, 59).

La cultura georgiana invita a tenere accesa la lampada dell’educazione e a tenere aperta la finestra della fede, perché entrambe illuminano le stanze della vita. Non a caso, in georgiano la radice del termine luce compare sia nella parola educazione sia nella parola battesimo, imparentando cultura e fede

… Questo ruolo di creare spazi e ponti per il bene di un Paese e della sua gente è inscritto nel nome del vostro Istituto, dedicato al grande Sulkhan-Saba Orbeliani, il diplomatico georgiano per eccellenza, persona di notevole cultura e apertura. I georgiani, a partire dai giovani, meritano di avere opportunità sempre più ampie. E al tempo stesso il tipico umanesimo georgiano, nella sua unicità e bellezza, merita di essere apprezzato altrove, con la sua arte, letteratura, musica e con tante altre espressioni rilevanti, che potranno arricchirsi attraverso il confronto rispettoso con altre culture.

La luce ci è d’esempio anche in questo: essa non esiste per essere vista, ma per far vedere, per far vedere attorno e di più: così è la cultura, che dischiude gli orizzonti e dilata i confini. Vi auguro dunque di essere “luce gentile” per tanti giovani, mentre vi rinnovo la gratitudine per quello che fate…».

 

 

Una risposta a “Cultura, educazione e illuminazione”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    E’ proprio così, la luce e vita. Se non ci fosse il sole, non crescerebbe il filo d’erba, il freddo e il buio avvolgerebbero la Terra. L’uomo proietta luce con ciò che la sua intelligenza lo stimola a conoscere, capire e rende capace di fare, riceviamo luce dalla storia passata e illuminiamo il futuro. Ma tutto questo e’ anche se presente e lo Spirito che vivifica i sentimenti del cuore, questo genera vita in ciò che il nostro fare realizza. Un Essere che E’ ha donato della sua luce, e dal cuore il calore per creare bonta e bellezza. Per questo un grazie a chi ci ha dato la vita, un impegno a essere luce per coloro con i quali condividiamo lo scopo di tenerla sempre alta a far luce sul futuro. Dovremmo essere luce vita perché il mondo stesso non muoia e sprofondi come nel buio del nulla.

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