Siccome sono a casa in malattia, mi ero permesso di spendere un po’ di tempo alla ricerca di un cardinale che mi ispirasse come nuovo papa. Ne avevo trovati 6-7, ma Bergoglio non era tra i possibili. Un po’ schivo, defilato rispetto al vaticano, e soprattutto già votato molto nel precedente conclave.
E quando verso le 19 ho acceso la tv e ho visto i primi segni del fumo, ho detto anch’io: nera, nera… troppo presto. Poi, mentre ho continuato a guardare, presto si è schiarita e di colpo è apparsa davvero bianca. “No, è la luce dei fari… dai!” ho pensato. Ma dopo qualche attimo il bianco è apparso inequivocabile. “Cavolo, solo dopo cinque scrutini!” Avevo scommesso via mail con un mio amico tra gli 8 e 9 scrutini.
“Allora vuol dire che ha vinto il più probabile…” ho pensato, che pure non era tra i miei favoriti. E sinceramente ho detto dentro di me: “Signore, hai ragione Tu…, io ancora non giudico secondo Dio, ma secondo gli uomini”. Ho aperto il file in cui avevo messo in ordine alfabetico i nomi dei cardinali e ho iniziato ad aspettare. E nel frattempo mi sono letto il vangelo del giorno. E alcune parole sono iniziate a risuonare.
“Il padre mio opera sempre (…) e manifesterà opere ancora più grandi di queste e voi ne sarete meravigliati” (Gv 5,17.20). E la meraviglia è arrivata. Nel silenzio esterrefatto del commentatore di Rai news 24, che al nome “Jorge Mario” sibila un “no” di stupore! E ancora di più la commentatrice in studio che al cognome “Bergoglio” sussurra un “oh, mah…” e resta di stucco.
Ed io casco dal pero! Penso: “Bergoglio?! … Buenos Aires!! Era in lizza con Ratzinger l’altra volta, sostenuto da Hummes (il mio strafavorito)… Ma non era quello che girava in metrò e autobus per i quartieri poveri?? Sì, cavolo si!!… Di grande spiritualità e semplicità umana… Sì! Possibile che abbiamo fatto lui??” Salto già dalla sedia… e sorrido divertito di come le mie previsioni e di molti altri siano state bellamente ignorate dallo Spirito. E così altre parole della Parola mi inseguono…
“Il padre non giudica nessuno… ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio… chi ascolta la parola e crede non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita…” (Gv 5 22.24). E ho pensato: “Ecco, una bella lezione per me… Dio non giudica, ma è l’uomo che si giudica da sé stesso! Meno presunzione, più disponibilità! Non sarà che questo figlio delle “pampas”, nipote delle “langhe” Dio ce lo ha regalato perché anche la Chiesa smetta di giudicare, come prima cosa, e ricominci ad essere disponibile allo Spirito?
Per cui un giudizio ci sarà. Non sarà una Chiesa a cui va sempre bene tutto e tutti. Ma è un giudizio che viene da solo se siamo fedeli alla Parola. “E’ venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno” (Gv 5,25). Una resurrezione, per tutti coloro che sono aperti alla Parola. Dentro o fuori che siano rispetto ai confini visibili della Chiesa sembra importare poco. Allora ho speranza anche io…
E mi è venuto da pensare che questo brano di Giovanni 5 è la conseguenza della guarigione di un infermo alla piscina di Betzaetà. Che si apre con una strana domanda di Gesù all’infermo: “Vuoi guarire?” (Gv 5,6). Ma come? Da 38 anni se ne sta lì ad aspettare che qualcuno lo aiuti a scendere nell’acqua e Gesù gli chiese se vuol guarire? Sì, esattamente, ed è come se questa stessa domanda fosse rivolta alla Chiesa ora: “Vuoi guarire?” Cioè, dipende da noi, da ciò che nel profondo ci abita davvero al di là delle apparenze. E allora il nome scelto dal papa mi sembra davvero una traccia chiara di come si fa a guarire!
Poi è arrivato al balcone! E d’istinto ho detto ad alta voce: “Ma è Papa Giovanni XXIII…!!” E più lo guardo e più scorgo in quel volto qualcosa di quella paternità, tutt’altro che sdolcinata e ingenua, come ancora molti pensano. Così quel “Buonasera” di Francesco I si coniuga bene con quella richiesta di preghiera e quel silenzio da brividi che è sceso sulla piazza. Si comincia dalla preghiera! Buon segno. Ma non mi è sfuggito che la stola l’ha indossata solo per la benedizione e subito dopo se l’è tolta baciandola. Piccoli segni, grandi tracce…