Il sonetto di Dante per la pace

Nei tempi di guerra dilaga la paura che raggela le parole, ma senza una giustizia rivestita d'amore la pace non può darsi...
1 Marzo 2022

L’unico sonetto dantesco a tema politico è “Se vedi li occhi miei di pianger vaghi”: sono versi struggenti nei quali il Poeta si dice in lacrime per una novella pietà, una recente angoscia che gli ha preso il cuore; difficile datare e individuare il fatto con precisione, ma sembra che queste rime siano state scritte tra il 1305 e il 1314, nel periodo in cui ebbe inizio l’esilio avignonese.   d’amore la pace non può darsi

In queste rime Dante prega Dio di custodire la Giustizia, colei che da Lui non si allontana mai (che da te non fugge) e confida nel fatto che il Signore sia solito soddisfare un desiderio come quello che gli rivolge: alzare la dritta man per far sì che paghi chi uccide la Giustizia e poi ritorna dal proprio gran tiranno. Il Poeta fiorentino qui sta parlando di Clemente V e Filippo IV, ma il discorso può riferirsi più in generale a chiunque succhi il veleno (tosco) della cupidigia, quell’avidità che è il vizio contrario alla Giustizia, e ne allaghi il mondo mettendo di paura tanto gelo nel cuore degli uomini, i quali di fronte a tanto male, constata Dante, tacciono.

Gli ultimi versi sono un’esplicita e sentita preghiera a Dio: Tu, fuoco d’amore, luce del cielo, rivesti del tuo manto questa virtù, la Giustizia, che ora giace inerte e spoglia, perché sanza lei non è in terra pace.

 

Se vedi li occhi miei di pianger vaghi
per novella pietà che ‘l cor mi strugge,
per lei ti priego che da te non fugge,
Signor, che tu di tal piacere i svaghi:
con la tua dritta man, cioè, che paghi
chi la giustizia uccide e poi rifugge
al gran tiranno, del cui tosco sugge
ch’elli ha già sparto e vuol che ‘l mondo allaghi,
e messo ha di paura tanto gelo
nel cor de’ tuo’ fedei, che ciascun tace:
ma tu, foco d’amor, lume del cielo,
questa vertù che nuda e fredda giace
levala su vestita del tuo velo,
ché sanza lei non è in terra pace.

 

Una risposta a “Il sonetto di Dante per la pace”

  1. BUTTIGLIONE PIETRO ha detto:

    Di JPII ticordo sempre, oltre al TOTUS TUUS, :
    SENZA GIUSTIZIA non può esserci PACE.
    PS
    in un campo profughi palestinese arrivano MILITARI israeliani

    E uccidono a sangue freddo un palestinese.
    Ieri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I commenti devono essere compresi tra i 60 e i 1000 caratteri. I commenti sono sottoposti a moderazione da parte della redazione che si riserva la facoltà di non pubblicare o rimuovere commenti che utilizzano un linguaggio offensivo, denigratorio o che sono assimilabili a SPAM.

Ho letto la privacy policy e accetto il trattamento dei miei dati personali (GDPR n. 679/2016)