Elogio del matrimonio

Nel nuovo libro di Nino Sammartano, da anni impegnato nella pastorale familiare, un invito a scegliere con coraggio come coppia questo sacramento
2 Marzo 2024

Non abbiate paura di sposarvi! Così si potrebbe sintetizzare  il messaggio che vuole proporre Nino Sammartano con il suo recentissimo saggio dal titolo Elogio del matrimonio, pubblicato da La Medusa Editrice (Febbraio 2024).

È un testo che ha come destinatari privilegiati quei giovani adulti trenta/quarantenni che, coinvolti in una relazione sentimentale, fanno difficoltà a orientarla verso il matrimonio, preferendo la libertà della convivenza al vincolo di un legame istituzionalizzato. È la difficoltà di quanti credono che l’amore non può essere garantito da una istituzione (e su questo si può essere d’accordo), che esso è un sentimento libero che non tollera, perciò, di essere inquadrato giuridicamente, incanalato dentro vincoli e norme da rispettare.

«Ma stanno proprio così le cose? – si chiede l’Autore siciliano nella Introduzione – Una relazione di coppia ha proprio da temere se imbocca la via delle nozze? Formulando diversamente l’interrogativo, è proprio superfluo il matrimonio? Non costituisce esso un valore aggiunto rispetto alla libera convivenza? Non rende più piena, più profondamente radicata, più consistente la relazione di coppia? È dall’esigenza di dare risposta a tali interrogativi che nasce questo libro».

E a questi interrogativi il nostro autore risponde definendo e descrivendo, anzitutto, nella prima parte del libro, il bene relazionale insito in un rapporto di coppia che nasce spontaneamente dall’innamoramento dei due partner; quindi, nella seconda parte, prospettando l’esigenza e la cura della coniugalità per una relazione che ha nel suo DNA costitutivo la durata illimitata, il “per sempre”. Come ha affermato infatti Alberoni, a cui più volte Nino Sammartano si richiama, «gli amanti sentono il compimento del loro amore come un dovere sacro, una chiamata. (…) La persona innamorata si sente obbligata interiormente ad impegnarsi, a stabilire un patto, un giuramento. (…) L’amore è progetto di edificazione di qualcosa che si propone di durare nel tempo» (F. Alberoni, Ti amo, Rizzoli, 1996, pagg. 20-21).

Il passo decisivo da compiere, secondo l’Autore, è superare una visione riduttiva che contrappone ideologicamente l’amore al legame e il legame alla libertà, che non sa riconoscere che il legame può scaturire dall’amore come una sua intrinseca esigenza e che un tale legame non contraddice né riduce la libertà, anzi la sostanzia e la consolida.

È un libro insomma, Elogio del matrimonio, che non nasce da una preoccupazione etica (anche se la dimensione etica non gli è estranea), bensì dall’esigenza di ripensare la relazione di coppia sbocciata dall’innamoramento alla luce non dei comportamenti o degli slogan più comunemente diffusi, ma di una ricerca più attenta alle dimensioni antropologiche.

Questa esigenza mi pare, peraltro, che evidenzi Papa Francesco quando scrive che «ci è chiesto uno sforzo più responsabile e generoso, che consiste nel presentare le ragioni e le motivazioni per optare in favore del matrimonio e della famiglia, così che le persone siano più disposte a rispondere alla grazia che Dio offre loro» (Amoris laetitia, n. 35).

Una risposta a “Elogio del matrimonio”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Il matrimonio è tale se un impegno non soltanto con il partner ma alla presenza di un Dio che a sua volta ne è partecipe.Infatti la coppia si impegna non in una Unione a termine ma indissolubile per la vita. E’ dare compimento ideale all’amore che come sentimento nuovo appare forte e sicuro, ma nel tempo questo assume il suo vero e più completo sembiante, implica il dare molto di se. L’amore secondo il disegno divino e ancora altro; il sacrificio ne è la componente necessaria a farlo diventare progetto costruttivo nella vita dell’uomo. La coppia unita nel la sacra unione matrimoniale contribuisce a dare piu salde radici alla stessa società che con essa si va formando. Per questo è grande disegno divino, con il Suo aiuto non diventa vincolo debole, ma riceve tutto quella forza spirituale a farlo capolavoro di amore, segno di continuità ai posteri.

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