Pizzi, merletti e bonete

La particolare rampogna di Papa Francesco sulla "moda" liturgica durante il discorso ai vescovi e ai sacerdoti delle Chiese di Sicilia
11 Giugno 2022

Una cosa mi preoccupa, mi preoccupa abbastanza.

Mi domando: la riforma che il Concilio ha avviato, come va, fra voi?

La pietà popolare è una grande ricchezza e dobbiamo custodirla, accompagnarla affinché non si perda. Anche educarla.

Su questo leggete il n. 48 della Evangelii nuntiandi che ha piena attualità, quello che San Paolo VI ci diceva sulla pietà popolare: liberarla da ogni gesto superstizioso e prendere la sostanza che ha dentro.

Ma la liturgia, come va?

E lì io non so, perché non vado a Messa in Sicilia e non so come predicano i preti siciliani, se predicano come è stato suggerito nella Evangelii gaudium o se predicano in modo tale che la gente esce a fare una sigaretta e poi torna… Quelle prediche in cui si parla di tutto e di niente.

Tenete conto che dopo otto minuti l’attenzione cala, e la gente vuole sostanza. Un pensiero, un sentimento e un’immagine, e quello se lo porta per tutta la settimana.

Ma come celebrano?

Io non vado a Messa lì, ma ho visto delle fotografie. Parlo chiaro. Ma carissimi, ancora i merletti, le bonete…, ma dove siamo? Sessant’anni dopo il Concilio! Un po’ di aggiornamento anche nell’arte liturgica, nella “moda” liturgica!

Sì, a volte portare qualche merletto della nonna va, ma a volte. È per fare un omaggio alla nonna, no? Avete capito tutto, no?, avete capito. È bello fare omaggio alla nonna, ma è meglio celebrare la madre, la santa madre Chiesa, e come la madre Chiesa vuole essere celebrata.

 

3 risposte a “Pizzi, merletti e bonete”

  1. Luigi Autiero ha detto:

    Indossare un abito talare , non è sinonimo di servo di D-o
    Prima di esserlo occorre Ravvedimento, conversione al Signore Cristo;
    occorre invocare IL Suo Nome ,per ricevere da LUI La Vita che solo LUI da a chi a LUI si umilia e riconosce il suo bisogno di perdono, di salvezza
    Occorre che si abbandoni il peccato, sennò è solo una investitura umana senza LO Spirito.
    LUI è Sovrano e quando il predicatore è morto nei suoi peccati, ha altri interessi e il suo sermone, la sua catechesi, è sterile e senza Vita ,e chi lo ascolta non è edificato;
    la sua anima non è dissetata e torna a casa con quel vuoto esistenziale che lo accompagna
    Senza ravvedimento non vi è conversione; non vi è Vita ; non vi è relazione col Figlio di D-o negli uditori

  2. Salvo Coco ha detto:

    I vescovi ascoltano le parole del papa e si adoperano nel metterle in pratica nelle chiese locali oppure fanno ostruzionismo e, aldlilà di un assenso di facciata, non si schiodano dal loro immobilismo ? Il processo sinodale sta incidendo o è solo un bluff ?

  3. Gian Piero Del Bono ha detto:

    Qualcuno dica al papa che i i merletti e i ricami “ della nonna” , oltre ad essere belli e la bellezza aiuta nell’ itinerario della mente a Dio, come le musiche sacre e le sacre architetture , costano meno degli spericolati investimenti finanziari con cui la Chiesa moderna” si indebita e spreca i soldi dei fedeli.
    San Francesco diceva che la poverta’ si arresta ai piedi dell’ altare: per adorare Dio e per la Sacra Liturgia dobbiamo dare il meglio: altari istoriati, calici d’ oro, paramenti sacri meravigliosi,tovaglie d’ altare ricamate , merletti e pizzi non sono fini a a se stessi ma un segno dell’ amore e della devozione dei fedeli. .
    . Invece il clero moderno, vestito sciattamente e facendo liturgicamente il minimo sindacale,come se lo squallore e la bruttezza fossero dei valori cristiani, allontana i fedeli .

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