Per essere vere vacanze e conservarsi buoni

Avvisi di San Giovanni Bosco per le vacanze: fuga dell'ozio, presenza di Dio, Messa e meditazione quotidiana, confessione e comunione settimanale, orazioni mattina e sera.
8 Luglio 2022

Quando ero adolescente e passavo quasi più tempo in oratorio che a casa, soprattutto nei primi mesi estivi, era strano ritrovarsi improvvisamente ad agosto senza quel ritmo intenso, quei volti, quei suoni, quelle voci, quegli impegni; senza i miei genitori che dicevano bonariamente “ma perché non te lo fai dare là un letto!”. Iniziava, dunque, il vero tempo della vacanza, accompagnato però da una pagina di avvisi che Don Bosco dava ai suoi giovani e che un salesiano mi diede una volta alla fine di un Grest. Si tratta di parole di un tempo che vanno contestualizzate, anche perché si riferiscono a ragazzi che vivevano l’oratorio come casa, scuola, chiesa, tutto; tuttavia, sono parole antiche facilmente attualizzabili, che rileggo io stesso con riconoscenza:

Vi darò alcuni avvisi per conservarvi buoni nelle vacanze.

Guardate adunque; appena arriverete a casa e vi incontrerete coi vostri genitori, salutateli, abbracciateli pure, e dite loro che io li saluto di tutto cuore. E voi rispettateli, obbediteli e fate tutto ciò che può recar loro piacere.

Quindi andate a presentarvi al parroco del vostro paese, o a quel prete che ha la cura della vostra borgata, riveritelo da mia parte, ditegli che vi mettete sotto la sua direzione e offritegli i vostri servigi, se nel corso delle vacanze in qualche cosa credesse di giovarsi di voi. Ditegli che se avesse bisogno di far scrivere qualche lettera, di servire alle sacre funzioni, far qualche lavoretto, ed anche se avesse della bella uva nel suo giardino, voi siete anche pronti ad aiutarlo ed a prestare l’opera vostra.

 Ma prima di tutto ricordatevi sempre della fuga dell’ozio e della presenza di Dio, argomenti dei quali ho già trattato con voi. Ora torno a ripetervi che il tempo che passerete nelle vostre case non lo passiate in ozio, e qualunque cosa facciate, abbiate sempre a mente che il Signore vi vede. Procurate quindi di diportarvi da buoni cristiani come siete stati qui all’Oratorio.

Quindi ogni mattina servite la santa Messa e se non potrete servirla, sentitela almeno con divozione. Farete prima o dopo un po’ di meditazione, e se non potete farla né prima né dopo, fatela nel tempo della messa. Continuate nella buona pratica di accostarvi ogni domenica alla santa Comunione, oppure in un altro giorno della settimana. Gesù Cristo in Sacramento è quello che dovrà aiutarvi in tutto questo tempo di pericoli. E perché ce la possiate fare con maggiori disposizioni e più buon frutto, ricordatevi quella meditazione che vi ho raccomandato o prima o dopo il Santo Sacrificio.

 Vi sarebbero ancora molte altre cosette da raccomandarvi, che voi qui fate e che farete a casa; come il dir sempre le orazioni mattino e sera, senza lasciar passare giorno alcuno trascurando questo dovere; andate in chiesa quando si darà la benedizione e da buoni figlioli intervenite alle altre pratiche di pietà che anche il parroco saprà suggerirvi.

Fuggite la lettura dei cattivi libri ed i cattivi compagni; ma di queste cose vi ho già parlato altre volte e spero che le metterete in pratica. Ciò vi raccomando da padre che ama molto i suoi figli, acciocché possiate passar bene questo tempo di vacanze.

 Ripetiamo in breve ciò che vi ho detto e vi basti: fuga dell’ozio, presenza di Dio, Messa e meditazione quotidiana, confessione e comunione settimanale, orazioni mattina e sera.

 Così le vostre vacanze saranno vere vacanze e ciò che più deve importare, senza l’offesa del Signore.

 

 

Una risposta a “Per essere vere vacanze e conservarsi buoni”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Ma la Chiesa che ha avuto esempi in Fondatori santi, ai quali guardare e ispirarsi, per i giovani di oggi oggi che effettivamente ancora sono bisognosi, vaganti in strade e piazze, come agnelli, affascinati seguono suonatori di flauto. In Don Bosco vi è una scuola pastorale viva che a domanda.risponde. Come il caso di una mamma preoccupata per la figlia che il Covid costringeva a studiare a casa,,aveva cercato una insegn.di sostegno, il costo era oneroso,per una artigiana; indirizzata a sentire la Scuola Salesiana, ha trovato quel l’aiuto cercato e per questo provato grande gratitudine. Se tutti si dessero la mano, diventerebbe un gran girotondo di bene. Forse è sinodale tener conto che chi ha più sia solidale con chi ha meno per una società più giusta. perche molte sono le proposte avanzate da libertà di intenti e discernere ciò che è bene e una cosa che si apprende e sperimentando.

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