Il Battesimo come spartiacque

«Discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”»
10 Gennaio 2016

Battesimo del Signore: Lc 3,15-16.21-22

IL BATTESIMO DI GESÙ (vasca battesimale, prima metà del XII secolo, Verona, cattedrale di Santa Maria Assunta)

 

Sebbene sia poco nitido, questo Battesimo si è imposto su altri per due qualità. Anzitutto per la sua collocazione su una vasca battesimale: il luogo in cui si viene al mondo e si viene accolti nella Famiglia di Dio.

Un secondo motivo è l’acqua, perché è spettacolare il modo della scultura di rendere un elemento che non le è congeniale (come non lo sono il fuoco, le foglie, l’erba, la neve, gli uccelli, il cielo…). Vengono in mente, per fare ulteriori esempi, i Battesimi della porta di San Ranieri nel duomo di Pisa (di Bonanno Pisano) e della porta nord del battistero di Parma (di Benedetto Antelami): si può dire che, non rinunciando a rappresentare l’acqua, la scultura contribuisca a dare peso al battesimo di Gesù. Anche se i Vangeli non gli hanno concesso molte righe. Anche se Giovanni non voleva farlo, perché si sentiva inferiore a Gesù e forse non vedeva il bisogno, per lui, di un rito di purificazione e rinascita. Ma era giusto così… e Gesù benedice colui che ha accettato di battezzarlo.

Mentre la pittura si esalta nel restituire la trasparenza dell’acqua, fin quasi ad annullarla, la scultura riesce a darle un movimento, uno spessore, una fisicità ai limiti dell’inverosimile. In questo modo lo spettatore ha più forte l’idea dell’immersione e anche quella del battesimo come spartiacque tra un prima e un dopo, tra le pantofole e i sandali, tra una vita in casa e una per le strade.

Oltre al Battista e a Gesù, ci sono delle presenze che non potevano mancare: lo Spirito, in alto, sotto forma di colomba, e il Padre. Che non è solo una voce dal cielo (impossibile da rendere): quei due angeli messi a reggere i vestiti del Figlio o a offrirgliene di nuovi, per quanto non sia scritto che fossero in scena (mentre lo saranno quando Gesù andrà nel deserto), sono lì in rappresentanza del Padre, a esprimere la sua vicinanza e la sua contentezza.

 

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