Oggi devo ricordare le mie colpe e fare una confessione pubblica: ho litigato con il mio Angelo Custode…e anche con S. Antonio di Padova.
Le cose sono andate così: quella volta avevo affidato al mio Angelo Custode una certa incombenza, era urgente, avevo fretta di essere esaudita e ci tenevo tanto. Ecco: per me era importante! Lo pregavo intensamente, ma i giorni passavano e la grazia non arrivava. Non vedendomi ascoltata, mi rivolsi a colui che io ritengo mio amico speciale: S. Antonio di Padova, perché almeno lui mi esaudisse presto. Non c’era tempo da perdere. Pare che entrambi si fossero messi d’accordo, nessuno dei due mi ascoltava.
Mi lamentai (per la verità mi spazientii proprio), insomma l’affare era di una certa importanza ed essi sembravano disinteressarsene e non badare affatto a me. Comunque la cosa andò a finire così, dopo circa un mese, trascorso da parte mia nell’altalena di questi sentimenti: speranza-impazienza-fiducia-stizza, finalmente i due portarono a buon fine l’incarico che avevo loro affidato e superarono le mie aspettative, cioè, in conclusione, il ritardo nell’esaudimento della mia richiesta risultò molto provvidenziale.
Confusa e pentita mi andai a confessare per avere avuto “giudizi temerari” nei confronti del mio Angelo Custode e di S. Antonio e il confessore, stupito e divertito per questa (forse insolita) Confessione, mi diede l’assoluzione. Cosa ho imparato? Che l’Angelo Custode esiste e ci assiste, e, se talvolta sembra non ascoltarci, è perché vede più lontano di noi. Riguardo ai Santi, io credo che ognuno debba avere e coltivare le proprie amicizie in Cielo. Io, ve lo confido, oltre a Gesù, Maria, S. Francesco e S. Chiara, in Cielo ho due amici speciali (pochi, ma buoni!): uno è appunto Sant’Antonio di Padova e l’altro è il Servo di Dio Nino Baglieri.
Tutti noi, prima o poi, nella vita ci imbatteremo nelle prove un po’ più forti, alleniamoci a portare ogni giorno la nostra Croce quotidiana, uniti a Cristo, facendone un’offerta d’amore al Padre per il bene e la salvezza delle anime. La sofferenza, unita a Cristo, ha un valore immenso. Trasformiamo e diamo un senso a tutte le nostre quotidiane sofferenze, siano esse piccole o grandi.
Voi avete degli amici in Cielo su cui sapete di poter contare sempre? Ebbene, se non ci avete mai pensato è giunto il momento di farlo. I Santi sono pronti ad offrirci la loro amicizia, il loro aiuto, la loro protezione. Nino Baglieri era solito dire: “Non lasciatemi in Cielo senza far niente!”. Insomma sono essi stessi che ci sollecitano ad avere fiducia in loro, a cercarli e ad invocarli. Cosa aspettiamo?
Questa sera molte presenze di medici e psicologo alla 7 interpellati dai conduttori sulla vicenda madre-figlio,il cui figlioletto è ancora introvabile.Toccante la lettera scritta da questa madre,km è fatta sentire al telespettatore,quasi un documento,una rivelazione rivolta al suo bambino. Persona sensibile,gentile,un raccontare di se e del suo lavoro,determinata più che debole o malata come viene definita. Molto triste tutta la vicenda,effettivamente ispira una preghiera per lei e per tutte le madri che hanno nel cuore la preoccupazione per un figlio magari anche malato, e per questo fidenti a chiedere grazia alla Madre di Cristo . Speriamo che il. Dio di zMisericordia esaudisca il desiderio anche di questa.madre non più qui, perche si ritrovi il bambino sano e salvo.
Secondo il mio modesto parere si tratta di fede come base,fede in Dio ma poi ognuno può confidare con tutti quei mortali che per “eccezionali prestazioni rese” non allo Stato, ma a Dio vivendo in Santita, questi ancora lo servono intercedendo per noi,le nostre esigenze. S.Antonio per esempio mi risulta abbia buon sentire,vedo sempre qualcuno di ogni età a salutare la sua immagine. La Madonna è fortemente invocata, per il coronavirus p.e. dalla Russiae giunta una lieta notizia.di avere realizzato un utile vaccino, mi meraviglia il quasi silenzio, incredula accoglienza di una notizia tanto sospirata. Chissà che anche loro non abbiano pregato per questo desiderio che ci accumuna.Nella Cattedrale della Madonna di Kazan ho visto accendere candele con viva fede,riverenti davanti alle icone, il ritorno alle Chiese aperte è stato un miracolo insperato,alla sua storia così rivoluzionaria. Perché mi dico non felicitarsi per questa finestra di speranza che si è aperta li ?!.