Fede e no vax

Una fede che si ostini a non riconoscere l’efficacia dei vaccini e a invalidarne l’effetto in nome della potenza di Cristo, non è una fede cristiana.
30 Ottobre 2021

In Italia i cattolici “no vax” sono appena il 10% di coloro che si oppongo al vaccino. Questi, a loro volta, sono circa il 16% della popolazione, ben di meno della media europea che viaggia attorno al 27%. Perciò complessivamente i “no vax” cattolici in Italia sono circa l’1,6 della popolazione complessiva. Davvero uno sparuto gruppo. Che però, attraverso i social soprattutto, fa molto parlare di sé. La cosa interessante è che cercano di motivare la loro posizione con argomenti teologici: “Gesù cristo è il mio vaccino”; “la fede vera non ha bisogno della medicina”; “chi non crede ai miracoli non è cattolico”; “Dio ci ha fatti senza vaccini e non ne abbiamo bisogno, basta la fede in Lui”.

A mio parere, queste frasi mostrano una discreta ignoranza di almeno due elementi essenziali della fede, tradizionalmente affermati dalla Chiesa. Per una volta concedetemi di essere pesante e di provare a svolgere un ragionamento teologico nella sua pienezza, perché sono abbastanza stanco di dover ribadire ancora i fondamentali della fede a chi si dichiara cattolico (studente o adulto) pur senza una sufficiente conoscenza di ciò che crede.

Il primo è il dogma dell’incarnazione, definito già nel Concilio di Calcedonia del 451. “Seguendo i santi Padri, all’unanimità noi insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio di Dio, il Signore nostro Gesù Cristo, da riconoscersi in due nature, senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili, non essendo venuta meno la differenza delle nature a causa della loro unione, ma essendo stata, anzi, salvaguardata la proprietà di ciascuna natura, e concorrendo a formare una sola persona e ipostasi”.

Questo testo ha sempre rappresentato il riferimento sicuro per comprendere il modo con cui la natura divina entra normalmente in relazione con la natura umana, non solo nella persona di Cristo, ma in tutte le condizioni in cui ciò accade. Questo significa che, secondo la tradizione della Chiesa, tutte le volte che divinità e umanità interagiscono, tale relazione va pensata primariamente secondo quanto affermato dal dogma. Ora, ipotizzare che il rifiuto di una acquisizione della ragione umana (il vaccino) sia una “salvaguardia delle proprietà” della natura umana è una bella contraddizione. Se davvero voglio salvaguardare le prerogative della natura umana, non posso rifiutare come erronee le acquisizioni reali di conoscenze e di tecniche efficaci, che la ragione umana ha prodotto.

L’esplicita affermazione del dogma, che la natura umana e quella divina, quando si incontrano, non si confondono, e allo stesso tempo sono inseparabili significa che, nel proprio ambito, ognuna resta abilitata a continuare ad essere ciò che è e contemporaneamente i caratteri e le potenzialità di una si rendono effettivi anche sull’altra, senza tuttavia che nessuna delle due perda la sua specifica modalità di funzionamento. Affermare perciò che Gesù Cristo è un vaccino, se presa sul serio, è una espressione che contraddice questa verità di fede, perché con l’incarnazione Dio agisce, come suo modo ordinario e basilare, nei limiti di ogni esperienza umana, e non nell’esperienze limite.

Questo non significa che Dio non possa operare nell’umano anche fuori dai limiti della natura umana. I miracoli esistono, certo. Ma non sono la base della nostra fede, altrimenti chi non ha avuto percezioni, a qualche livello, di un miracolo, non potrebbe credere: “Beati coloro che pur senza aver visto crederanno” (Gv 20,29). E se pretendo che Dio eserciti un miracolo per guarire una malattia, la dove io non voglio utilizzare le potenzialità della natura umana, sto mettendo alla prova Dio. Tentare Dio, nella tradizione della Chiesa, ha sempre voluto dire tre cose: non credere al suo amore, ribellandosi a condizioni dolorose di vita (1 cor 10,9 ed Eb 3,8); immaginare che la salvezza ci derivi dal rispetto di determinate regole umane di comportamento (At 5,9 e 15,10); obbligare Dio ad un determinato tipo di intervento nei nostri confronti, senza tener conto della sua volontà (Mt 4,7 e paralleli). Il terzo significato è esattamente quello che viene ipotizzato quando pretendiamo che Dio guarisca il covid per fede e non utilizzando i vaccini: vogliamo utilizzare Lui per la nostra volontà, dimenticandoci che siamo chiamati a fare la sua volontà, non la nostra.

Il secondo è l’assunto tradizionale secondo cui la ragione e la fede non sono in contraddizione. Il concilio vaticano I (non il secondo, ma il primo!!) così afferma: “Non vi può essere nessun vero dissenso fra la fede e la ragione, poiché il Dio che rivela i misteri della fede e la infonde in noi è lo stesso che ha infuso il lume della ragione nell’animo umano; Dio non può quindi negare se stesso, né la verità contraddire la verità. La vana apparenza di queste contraddizioni nasce soprattutto o perché i dogmi della fede non sono stati compresi ed esposti secondo la mente della Chiesa, o perché false opinioni sono state considerate verità dettate dalla ragione. La Chiesa ha da Dio, perciò, il diritto e il dovere di proscrivere la falsa scienza, affinché nessuno sia ingannato da una filosofia vana e fallace. Conseguentemente gli stessi cristiani sono assolutamente tenuti a considerarla come errore che ha ingannevole parvenza di verità”.

Ora, la diffusa tendenza, ormai condivisa da molte parti della società, secondo cui la scienza ufficiale è falsa e la vera scienza si dovrebbe nutrire di metodi e risultati alternativi (senza peraltro che vi siano riscontri sufficienti e condivisi!) è già stata dichiarata come inaccettabile dalla Chiesa stessa, e ben prima del Vaticano II e di papa Francesco. Una fede che si ostini a non riconoscere l’efficacia dei vaccini e a invalidarne l’effetto in nome della potenza di Cristo, non è una fede cristiana. Con buona pace di chi pensa di essere, in questo modo, fedele alla tradizione della Chiesa.

 

 

 

11 risposte a “Fede e no vax”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Grazie per la replica, è sempre interessante il confronto libero di idee; chiarisco che quel ” Lui fa,agisce attraverso la nostra natura” non è ingerenza sulla nostra volontà, la quale invece è libera scelta da parte di ogni persona. Una libertà di cui godiamo, dono dalla stessa divinità. intendevo:. Se in Lui agisce il Padre, sommo Bene, se anche dalla nostra volontà questo si compie, questo fa pensare che un medesimo Spirito ci accumuna. alberga In noi. Si legge di un Abramo trovato uomo giusto da Dio e per questo scelto a stabilire un dialogo . Oggi a noi si è palesato il Figlio, sappiamo della sua esistenza, morte e risurrezione a riscatto di vita eterna anche per noi., peccatori.Ha insegnato che la via da seguire e , Pace, Amore, solidarietà per il Bene di tutti. Oggi viviamo in un mondo così? quanto si sta facendo porta a questo fine. Non siamo responsabili per la indigenza di molti rispetto ala superpotenza e ricchezza di pochi?

  2. BUTTIGLIONE PIETRO ha detto:

    @Francesca ti ho letto fino all’ultima parola, quel personale.
    Libero.
    Ma tutti siamo passibili di verifica.
    Ad es. Parli di povertà e di mali sociali.
    Non è venuto x risolvere qs probls, Gesù.
    E lo dice…
    Quote:
    vicentini ha detto:1 Novembre 2021 alle 08:46Si può dubitare di un cambiamento se un cieco in seguito a…..vede? Se prima la malattia seminava morte, con il vaccino salva la vita? Quel ricercatore che ha passato ore di fatica intellettuale non era mosso soprattutto dal desiderio di contribuire a dare sollievo, al dolore di tanti? Perché dunque non pensare che Cristo fosse in questo presente…
    Unquote
    A parte una certa presunzione antropomorfa nel voler dire a Lui cosa deve fare o ha fatto…🙃😭… Non vedi come qs modo ” Lui fa” finisce x essere un alibi x evitare in ns impegno?
    Boh, a me dalla Parola resta che DEVO impegnarmi. E questo resta uno dei delta del vero Cristiano. Indipendentemente dalla Fede. Come chiosa vi?
    Personale.

  3. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Si può dubitare di un cambiamento se un cieco in seguito a…..vede? Se prima la malattia seminava morte, con il vaccino salva la vita? Quel ricercatore che ha passato ore di fatica intellettuale non era mosso soprattutto dal desiderio di contribuire a dare sollievo, al dolore di tanti? Perché dunque non pensare che Cristo fosse in questo presente come lo è stato nel suo tempo, compassionevole di fronte al dolore provato da esseri umani. Se scendesse come allora forse che tutti gli crederebbero?Eppure il suo Vangelo non riguarda solo il Covid ma ogni povertà, ogni dolore di ogni uomo, per cui è logico che Egli ci offra una medicina miracolosa, l’amore come strumento per abilitarci a fare ognuno il proprio miracolo, piccolo o grande in proporzione alle nostre capacità,facendosi così presente in ognuno, natura divina fusa in natura umana, elevando così tutta la persona, facendola nuova. E’ un ragionamento personale

  4. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Quando Gesù va incontro al desiderio di essere guarito (fa il miracolo), ha già recepito la fede dell’invalido, ha visto la difficoltà che si frappone tra Lui e il malato, lo stato povero della persona. Oggi c’è una umanità malata ma che non si rivolge a Lui, non lo chiama, non è una folla interessata ad ascoltare la Sua Parola, certuni porgono l’orecchio, altri ammirano i suoi prodigi e se li aspettano come prova che ha potere. Ma Lui, come al giovane ricco, chiede un di più dalla natura umana, e non per essere adorato, vuole essere conosciuto per quello che è, perché solo così l’uomo debole, trovi la forza di provare quei sentimenti che lo rendono capace di alzarsi,innalzarsi, essere per gli altri come Lui lo è stato per tutto il genere umano. Lui quindi agisce attraverso la nostra natura, in ogni opera buona che si compia, es. anche un vaccino diventa strumento di benecomune!

  5. BUTTIGLIONE PIETRO ha detto:

    Ma davvero c’è bisogno di tirare in ballo Cristo per la mascherina? Non basta studiarsi che fu usata x la doagnola e altre e chiedersi PERCHÉ??
    E X il vaccino non bastano i dati REALI della diffusione del Covid in Russia?
    Ci vuole tanta intelligenza x capire i dati GB??
    Ma anche e soprattutto : se TU non ti vaccini sei un pericolo x gli altri, sei un focolaio potenziale di varianti cioè un SERIO impedimento a debellare il virus..
    Qui non dovete cercare Lui ma solo la vs intelligenza. Sob…

  6. Paola Meneghello ha detto:

    Ma non sta scritto da nessuna parte che per essere cristiani bisogna credere ai vaccini, come nemmeno il contrario, mi sembra..
    Sì, mi si dirà che bisogna essere altruisti, fare il bene e collaborare , ma non si può mica spegnere un pensiero, giusto o sbagliato che sia, se quello mi frulla in testa.. d’altronde, un cristiano, prima di tutto non dovrebbe giudicare o discriminare:.. “scagli la prima pietra chi è senza peccato”..

    Sinceramente non conosco nessuno che sia contrario ai vaccini secondo queste argomentazioni, però so che ci sono le persone, che non sono, grazie a Dio, questo sì, dei robot, e hanno tante percezioni differenti del reale; è la bellezza dell’essere umano, no?
    Perché non si può avere un dubbio o un pensiero diverso? Forse chi non crede ai vaccini, ha delle paure irrazionali, ma questo atteggiamento da caccia alle streghe, è poi tanto più moderno e razionale? Proprio sicuri?

    • gilberto borghi ha detto:

      Paola, per esserci scritto c’è scritto. Ho citato direttamente i testi proprio perchè non si dicesse che non c’è scritto: rifiutare la scienza in nome della fede non appartiene al cristianesimo. Se poi uno lo vuole fare lo stesso, nonostante sia scritto, liberissimo di farlo e nessuno lo condannerà. E se vuole rifiutare la scienza per altri motivi, liberissmo di farlo anche qui. Ma io non sono libero di ricordare quello che dicono i testi?

      • Paola Meneghello ha detto:

        Concordo che non si debba rifiutare la scienza in nome della fede, a parte che se il fine è l’uomo, scienza e fede non dovrebbero nemmeno dividersi, nel mondo che sogno, per non parlare di quanto io non sopporti qualunque tipo di fondamentalismo, per carità. .
        Però non è detto che chi abbia dubbi su questo vaccino, rifiuti per forza la scienza, con tutte le contraddizioni e incoerenze che ci sono state, e non credo nemmeno che sia giusto fare l’elenco di ciò che è lecito o non lecito credere, se no torniamo a bruciare l’eretico sulla pubblica piazza con la scusa di ciò che è vero o non lo è. . in fondo anche l’inquisitore era convinto di fare il bene affinché non circolassero teorie contrarie alla scienza di allora, cioè la Chiesa.. . mi permetto di dire che mai come in questo momento chi ha buon senso lo metta, abbiamo bisogno di pacificare più che di puntare il dito, lo dico da vaccinata, a scanso di equivoci..

  7. BUTTIGLIONE PIETRO ha detto:

    Un punto fondamentale delle mie battaglie è la lotta di CONTRO l’antropomorfismo.
    Citerei Feuerbach se non suonasse scherno x tutti quei cristiani che dopo secoli ancora non lo hanno capito… Tipo i terrapiattisti.
    Ma quello che mi fa stare davvero male, mi provoca conati.. è leggere di Dio piegato a soddisfare le ns miserabili idee. Dio mischiato ad un vaccino.
    Terribile! Ma chi credono costoro che Dio sia??
    Questo il risultato dei ns Catechismi?
    Bruciamoli!!!!

  8. Gian Piero Del Bono ha detto:

    Gli chiesero i suoi discepoli;cosa dobbiamo fare col vaccino per il Covid ,obbligare tutti i cristiani a farlo anche se non vogliono ?
    Egli rispose loro: cosa c’e’scritto sulla fiala del vaccino ?
    Gli risposero: Pfizer . Ed Egli disse loro : date a Pfizer quel che e’di Pfizer e a Dio quel che di Dio. Non si possono seguire due padroni , Dio e BigPharma .

    • Emanuela Sangaletti ha detto:

      Crearsi un vangelo a misura delle proprie idee, non è cosa nuova purtroppo. Ma non riesco a pensare che possa essere davvero il vaccino la “causa scatenante” di questa triste e grossolana manipolazione del vangelo.

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