Leadership e mondanità spirituale – 2

Papa Francesco continua a mettere in guardia i "leader" della Chiesa da certe derive a cui può condurre il Potere...
10 Settembre 2022

«…vediamo una folla numerosa, tanta gente, che segue Gesù. Possiamo immaginare che molti siano stati affascinati dalle sue parole e stupiti dai gesti che ha compiuto; e, quindi, avranno visto in Lui una speranza per il loro futuro.

Che cosa avrebbe fatto un qualunque maestro dell’epoca, o – possiamo domandarci ancora – cosa farebbe un astuto leader nel vedere che le sue parole e il suo carisma attirano le folle e aumentano il suo consenso?

Capita anche oggi: specialmente nei momenti di crisi personale e sociale, quando siamo più esposti a sentimenti di rabbia o siamo impauriti da qualcosa che minaccia il nostro futuro, diventiamo più vulnerabili; e, così, sull’onda dell’emozione, ci affidiamo a chi con destrezza e furbizia sa cavalcare questa situazione, approfittando delle paure della società e promettendoci di essere il “salvatore” che risolverà i problemi, mentre in realtà vuole accrescere il proprio gradimento e il proprio potere, la propria figura, la propria capacità di avere le cose in pugno.

Il Vangelo ci dice che Gesù non fa così. Lo stile di Dio è diverso.

È importante capire lo stile di Dio, come agisce Dio. Dio agisce secondo uno stile, e lo stile di Dio è diverso da quello di questa gente, perché Egli non strumentalizza i nostri bisogni, non usa mai le nostre debolezze per accrescere sé stesso. A Lui, che non vuole sedurci con l’inganno e non vuole distribuire gioie a buon mercato, non interessano le folle oceaniche. Non ha il culto dei numeri, non cerca il consenso, non è un idolatra del successo personale.

Al contrario, sembra preoccuparsi quando la gente lo segue con euforia e facili entusiasmi. Così, invece di lasciarsi attrarre dal fascino della popolarità – perché la popolarità affascina –, chiede a ciascuno di discernere con attenzione le motivazioni per cui lo segue e le conseguenze che ciò comporta.

Tanti di quella folla, infatti, forse seguivano Gesù perché speravano sarebbe stato un capo che li avrebbe liberati dai nemici, uno che avrebbe conquistato il potere e lo avrebbe spartito con loro; oppure uno che, facendo miracoli, avrebbe risolto i problemi della fame e delle malattie.

Si può andare dietro al Signore, infatti, per varie ragioni e alcune, dobbiamo riconoscerlo, sono mondane: dietro una perfetta apparenza religiosa si può nascondere la mera soddisfazione dei propri bisogni, la ricerca del prestigio personale, il desiderio di avere un ruolo, di tenere le cose sotto controllo, la brama di occupare spazi e di ottenere privilegi, l’aspirazione a ricevere riconoscimenti e altro ancora.

Questo succede oggi fra i cristiani. Ma questo non è lo stile di Gesù. E non può essere lo stile del discepolo e della Chiesa.

Se qualcuno segue Gesù con questi interessi personali, ha sbagliato strada. Il Signore chiede un altro atteggiamento. Seguirlo non significa entrare in una corte o partecipare a un corteo trionfale, e nemmeno ricevere un’assicurazione sulla vita… E allora, siamo chiamati a purificarci dalle nostre idee distorte su Dio e dalle nostre chiusure…» (Omelia della Santa Messa per la beatificazione di Giovanni Paolo I, 4 settembre 2022).

8 risposte a “Leadership e mondanità spirituale – 2”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Gesù è stato un Leader speciale, portare a salvezza le genti; a differenza di altri nella storia che si sono distinti servendosi di molti per raggiungere un potere, storie avvenute ma che ancora si ripetono, con una differenza, che molti sono coloro che muoiono e questo non è più per amore, per salvare un prossimo, la cui vita è cara a un Dio che ci ha creati a Sua immagine e somiglianza. Oggi assistiamo a un caso di leader, una Regina che per lungo tempo ha regnato al servizio del Paese, che avendo vissuto e posto la sua vita al servizio, sempre anche nei giorni difficili in vicinanza con il suo popolo. e tutti sono corsi, di ogni età, vicini e lontani, governanti o semplici cittadini, , a rendere omaggio manifestando affetto, stima gratitudine come Verso persona cara. , con sincero. Per tanto sentito cordoglio anche Dio è stato ringraziato è pregato.

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    ..uno dei migliori e più ricercati violinisti nel mondo. Nato in Siberia a 11 anni già vincitore la Wieniawski Comp.on che con la grande Artista del Popolo di Russia Svetlana Zakharova, sua moglie, una delle più apprezzate ballerine di oggi, Hanno offerto in un teatro della città esecuzione artistiche di brani musicali e interpretato esecuzioni coreografiche con una così alta sensibilità umana che la superlativa bravura ha trasmesso agi presenti emozioni che molto si riferiscono ai drammi che il mondo oggi vive. Se uno Spirito di fortezza era nelle Parole del Santo Padre, non da meno la musica del valente violinista sembrava aver raggiunto e trascinato l’umano sentire fino a raggiungere l’Altissimo. Non si può credere che il male possa sopraffare tanto bene di cui l’uomo si dimostra essere capace di elevarsi da mortale a essere superiore. Non si può permettere la guerra……distruggere il bello il buono le meraviglie che uomini aspirano raggiungere!

  3. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Ritorno sul discorso ultimo prima della partenza dal Kazakhistan all’assemblea riunita daPapà Francesco. Ha esordito entrando subito nel vivo di ciò che aveva in cuore partecipare ai Leader di tutte le Religioni li convenuti: “investiamo nell’istruzione, non negli armamenti. “Fratelli e Sorelle,Non giustifichiamo mai la violenza.Non permettiamo che il sacro venga strumentalizzato da ciò che è profano. il sacro non sia puntello del potere, non si puntelli la sacralità”..Musica mi sono sembrate le Sue Parole, :perché orazione si invoca la via della Pace tra le Nazioni che popolano la Terra, non la guerra. L’Assemblea improvvisamente è apparsa colta da sorpresa, attonita come da parole ancora non udite, inaspettat ammonimenti, perorazioni di un rinnovato invito a la urgenza di una pace che ponga fine alle guerre. da più parti in atto, in nome di un Dio della Pace.Così ha saputo far vibrare il suo Stradivari il violoncellista russo Vadim Repin

  4. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Seguire Gesù non è facile, perché implica un cambiamento di personali convinzioni, affascinati come umani a inseguire sogni per un mondo fatto da noi, perdiamo di vista di essere stati creati per una vita più alta, che non e’ soltanto il navigare oltre la stratosfera, raggiungere pianeti, ma molto di più, godere della vita per sempre. Per questo la via è Gesù Cristo uomo e dio il Risorto. E’ seguend Lui la Parola vera, che risorgiamo ogni giorno a vita nuova, capaci di amore. I cataclismi climatici che ci colpiscono, distruttivi sprigionano forza e potere distruttivi come la guerra, la superano, sono segno di una natura in sofferenza, causata dall’uomo stesso, il quale si è dimostrato di trascurare , per avidità, di rispettare i suoi naturali equilibri, dopo aver appreso da essa le leggi utili a conoscere anche la sua stessa natura. Una lungimiranza miope di un uomo che non vede pur avendo occhi di essere forse ai limiti di un baratro,

  5. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Ma Papa Francesco non parla mai suoi soltanto! Anche altri intendono.Oggi con Pastori di altre Chiese, genti di tutta la Terra E’ per il nostro mondo, di ciò che sta rovinando e di come salvarlo. Ogni nazione sembra rinserrarsi nei propri problemi, a come risolverli. El ns Paese si è prossimi a leggere un nuovo governo, ogni promessa si scontra con l’incognita di fondi da reperire, I valori invocati, dimentichi del passato-presente e dono incerto il cittadino, quale la comunità futura,?I cambiamenti climatici, la guerra in atto, aggiungono oneri di spesa, malattie nuove. Tante le povertà cui far fronte, la vita umana o la sua morte civile e spirituale, con l’habitat impoverito del cui cibo e clima abbisognamo. Sono temi dei quali in questo Meeting delle Religioni i loro Leader si confrontano,; speriamo in una intesa a favore della vita di ogni uomo di quella del pianeta stesso; perché tutto il Creato è opera di un Dio che è grande, potente, e l’Amore. anche Giustizia

  6. Pietro Buttiglione ha detto:

    Quoto:
    ….nessun Cristo potrà mai aiutare e salvare chi non sente il bisogno di alzarsi, salire, o scendere nel profondo…
    Dove cataloghiamo quel +75% di giovani suicidi??
    Tra quelli che non sentono??
    O tra quelli ai quali non è arrivato Cristo??
    Perché??

  7. Paola Meneghello ha detto:

    Gesù non voleva portare a Sé le persone, ma a se stesse.
    Credo che sia questa la grande differenza tra un potere al servizio della Vita, tutta, e non della mia parte, e quello che tenta di sedurre la volontà altrui, per una sottile, spesso inconsapevole, volontà di dominio..
    Per questo dico che mi accontenterei, in un tempo dove ormai si rifiutano le risposte preconfezionate, che la Chiesa aiutasse l’uomo a suscitare in sé le domande, che lo sollevino almeno dal torpore diffuso.
    In fondo è stato detto: “chiedi, e ti sarà dato “, che leggo come un invito a tendere la mano fiduciosi, consapevoli però di dover migliorare e crescere.
    E aggiungo che nessun Cristo potrà mai aiutare e salvare chi non sente il bisogno di alzarsi, salire, o scendere nel profondo, per trovare quelle risposte che in Coscienza possiede, perché Cristo è lì che lo aspetta da sempre, e per sempre..

  8. Pietro Buttiglione ha detto:

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