Faccio invece fatica ad accettare che questa visione del peccato come trasgressione di una regola sia la base dell’etica di molti cattolici. Che si dicono credenti.
Abbiamo paura di diventare buonisti, o del lassismo morale, o del relativismo. Così dimentichiamo che la misura di Dio è amare senza misura
"Io non sono sicuro che Gesù mi perdoni..." Quando una farse di un bambino di nove anni ci rivela l'importanza di chiamare le cose con i loro nome anche con i più piccoli
La frase sul timor di Dio è solo una metafora per indicare come l'uomo resta comunque sempre alla sua presenza, che è radicalmente una presenza di amore invincibile.
“Operatori di pace sono coloro che amano, difendono e promuovono la vita nella sua integralità”. Possiamo continuare a dirci cristiani rinunciando a questo assunto? Credo proprio di no.