Cosa possiamo fare affinché spade e lance siano trasformate in aratri e falci, le nazioni non alzino più la spada tra di loro e non si esercitino più nell'arte della guerra (Is 2,4)?
Quando non viene più imbandita la mensa della parola, è molto forte il rischio che anche la mensa del pane, ossia della vita, venga meno e la morte trionfi.
Non occorre più tempio, né buoi, pecore, o cambiavalute, perché la pace è fatta, per sempre, «nel santuario del suo corpo». Ma allora guai a chi tira fuori i vecchi banchetti dei professionisti del sacro. Per loro vale ancora il rimprovero di Cristo.
C'è un esercizio delle virtù che non attiene solo alla nostra sfera personale, ma riguarda tutte le nostre comunità cittadine. Cosa aspettiamo a praticarlo?
Due punti luce (libertà e autocritica) insieme a tre zone d'ombra (giovani, affettività e IRC) sembrano caratterizzare le conclusioni del cammino sinodale italiano.
Intervista ad Alberto Valletta, autore del documentario “I panni stesi nella fede quotidiana”.
Una riflessione presentata ad un convegno regionale siciliano, organizzato dall'Agorà della parità in occasione dei 25 anni della legge sulla parità scolastica
La frammentazione ha profondamente colpito la società, la famiglia e la persona, ma la nuova Lettera apostolica sull’educazione sembra ferma a 60 anni fa.
Il sogno di Dio su di me è che io stia sempre con Lui, e neanche alla morte sarà consentito di rovinare questo sogno. La morte è un accidente: non ha potere sull’amore che ci unisce a Lui.
Antiche parole per leggere le fragilità del presente