Tra slogan e assenza di una diplomazia vera ed efficace prosegue una guerra la cui fine, per ora, sembra interessare i "soliti pochi"...
In politica, anche le migliori proposte per competenze messe in campo rischiano di non incidere, se continuano a brandire lo stendardo di un'imparzialità che non prende mai le parti di nessuno.
Nella visione di Galli della Loggia, la chiesa sembra diventare parte delle cause della crisi dell'Europa.
Pur senza avventurarsi «in considerazioni geopolitiche sulle responsabilità dell’Europa, della NATO e degli USA, rispetto alla guerra», perché pochi ne hanno le competenze, però qualche domanda in questo senso me la vorrei porre.
Prosegue il dibattito sul Natale e sulla “cancel culture” europea, tra desiderio di inclusione ed esclusioni equivoche...
Il libro "Sulle strade d'Europa" pone due domande: quale contributo può dare la pastorale giovanile all'Europa, e come l'Europa sfida la pastorale?
La politica scolastica continua a rimandare i due-tre interventi essenziali perché si possano tenere insieme sicurezza sanitaria e diritto allo studio. Fino a quando il popolo della scuola saprà pazientare?
Non riesco davvero a togliermi di dosso la sensazione tragica della scelta istituzionale che l’Europa ha messo in atto, scegliendo, come prima cosa, di “aumentare fino a 9 milioni di euro al mese” la dotazione economica dell’intervento di pattugliamento difensivo Triton.