Una recente serie tv, "Shtisel", racconta le vicende di una famiglia ultraortodossa israeliana, a partire dal protagonista Akiva: tra ironia e riflessione, si indaga il rapporto tra uomo, religione, Dio e talento individuale
Sui primi passi, sempre nuovi, di ogni escursione: sono decisivi e ci chiedono di essere presenti a noi stessi fin dall’inizio. Come nella vita
La musica arriva prima di ogni parola o gesto, sbriciola muri e avvicina mondi lontanissimi, culture e fedi altrimenti distanti.
Dobbiamo dare spazio alle nostre inquietudini, sostare sulle nostre domande, per trovare la "perla preziosa" del Regno, come Ulisse sempre teso verso Itaca, riletto da una pagina di Cesare Pavese
Ognuno di noi ha un “giardinetto interiore”, ovvero quel sentimento di nostalgia che ci attanaglia quando ci distacchiamo dal Creato, al quale siamo connessi.
Il tweet di Carlo Rovelli in seguito al dolore espresso dal Papa per la riconversione di Santa Sofia nasconde un corto circuito da approfondire.
Qualche riflessione a margine della serie "Unorthodox", che rappresenta un culto disumanizzante e un Dio nemico della libertà. E a noi dice qualcosa del nostro modo di essere Chiesa?
Per tornare a vivere bene le celebrazioni è necessario che esse si nutrano di vita, affrontandone anche il lato oscuro – come canta in una poesia Curzia Ferrari – e trovare così il ristoro promesso.
Intravvedo nelle proteste di questi giorni quella tendenza gnostica e manichea a separare il bene dal male, come se si potesse purificare la memoria collettiva, semplicemente cancellando ciò che è brutto, sgradevole, orrendo.
Forse arriviamo alla festa del Corpus Domini con una diversa consapevolezza, a causa della pandemia. E sappiamo che l'Eucarestia non rende vuota la nostra attesa del Risorto, così diversa da quella inutile del Giovanni Drogo di Dino Buzzati
Nel tempo post Covidico potrebbe essere utile una revisione profonda di alcune strutture verticali che orientano i modelli di comunicazione ecclesiali.
Un dialogo in famiglia, un canto "vintage", parole da prendere sul serio
In questa festa di Pentecoste, che chiude un tempo unico, anche a livello civile, sappiamo renderci disponibili a uno sguardo nuovo per sogni nuovi, come accade al protagonista di "Cattedrale" di Raymond Carver?
La fede e la scienza sono cose ben diverse dal delirio di onnipotenza e dal fideismo paranormale.
Se è vero che siamo un'unica famiglia umana, speriamo davvero di non tornare alle vecchie abitudini: forse abbiamo trovato l'occasione per cambiare i nostri comportamenti
Tommaso è il discepolo che lascia spazio alle domande, che si mette in ricerca, che, per dirla con Pierluigi Cappello, non riempie le sue inquietudini ma fa parlare ciò che manca.
Vino Nuovo cambia volto per rimettersi in gioco in questo tempo che ci sfida tutti
Esistono canzoni che possono un minimo lenire i tempi del COVID-19?
Ha senso fare Pasqua oggi, in un modo smarrito e sofferente? Sì, oggi più che mai, ha senso festeggiare la Pasqua, perché abbiamo provato la paura e l’incertezza dei discepoli e ora vogliamo anche sentire il loro stupore e la loro gioia, vogliamo gustare ancora la vita che rinasce, come cantava la poetessa Antonia Pozzi.
Esistono canzoni che possono un minimo lenire i tempi del COVID-19?
In questo tempo di contagio e quarantena possiamo vivere la Passione sentendoci interpellati e coinvolti, oppure da spettatori passivi, tenendo uno sguardo sulla vita dall'alto di una finestra, come si augurava Fernando Pessoa
Esistono canzoni che possono un minimo lenire i tempi del COVID-19?
Dobbiamo avere il coraggio di sentirci parte del dolore del mondo per poter scorgere una speranza, come ci chiama a fare il Vangelo di questa domenica, in eco con un bellissimo testo di Umberto Saba, "La capra".
Questo primo Dantedì è indetto il 25 marzo, giorno dell'Annunciazione: Dante sarebbe contento di vedersi dedicato un giorno mariano?
Il vangelo del 'cieco nato' spezza il legame tra peccato e punizione, smentendo un Dio costruito secondo i nostri pensieri e così simile a noi; di questo cantava anche Mario Luzi.
Il dramma del contagio che ci rinchiude in casa, paradossalmente, ci porta a una progressiva coscienza di “comune destino” di una specie che si salverà insieme, se riscoprirà certe leggi.
In una Domenica ovunque senza Messa, il Vangelo ci rassicura: possiamo incontrare il Cristo in ogni luogo, perché ciò che conta non è lo spazio, ma il desiderio di vita vera, come ci ricorda anche una poesia di Edgar Lee Masters.
Siamo chiamati a superare la tentazione di vivere appartati, immergendoci nella vita, perchè l'immobile è sterile, come diceva Calvino ne "Le città invisibili".
In questa domenica per molti senza Eucarestia, il Vangelo ci educa alla fortezza e all’umiltà, come cantava anche la poetessa Antonia Pozzi nell’aprile del 1933.
come tutte le cose umane, anche questa finirà e torneremo alla nostra quotidianità fintamente garantita e lecita. E dopo? Dopo non avremo imparato nulla?
Quando ho letto il titolo della canzone “Fai rumore”, la mia mente è andata subito a quel “Fate chiasso!” che Papa Francesco lanciò ai giovani nel 2013, durante la GMG di Rio de Janeiro...
Curioso: un comico proclama la Bibbia dal palco di Sanremo, i "laici" ne sono piacevolmente stupiti e i "religiosi" invece storcono il naso... Ma quando impareremo che la Parola non è un possesso di pochi iniziati?
C'è un arte dell'affidamento e del lasciar andare che dovremmo tornare a coltivare in una società che pretende il controllo su tutto. Affidarsi e fidarsi, come ci insegna il vecchio Simeone del Vangelo di oggi e come cantano alcuni versi di Giorgio Caproni.
Erano secoli che non si assisteva ad un Chiesa così “sconvolta” al suo interno, secoli di impossibile dissenso e di stucchevole ripetizione della parola unica che discendeva dall’alto di oltre Tevere.
Secondo il Vangelo, i Magi non fanno che una sosta davanti al Bambino, per poi ritornare al loro ordinario. Così faremo anche noi, cercando di vivere il nostro quotidiano per 'un'altra strada', senza perderci d'animo, come canta una bella poesia di Wisława Szymborska.
All'inizio di un nuovo anno e di un nuovo decennio, abbiamo bisogno della benedizione di Dio, come accadde a frate Leone, che in un momento di fatica chiese una benedizione a Francesco.
Buon Natale a te, perché è qui, nel tuo luogo, nel tuo tempo, nella tua vita che la parola può compiersi. Oggi, non domani, non ieri.
Giuseppe ci dice che disinnescare i conflitti, non alimentare rabbia e frustrazione sono vie per incontrare il Dio-con-noi, come accade anche a Jack, personaggio di un celebre romanzo di Ken Follet
Dare fiducia alla vita, scrutare la realtà che scorre e supera le nostre aspettative: è l'invito del Vangelo di oggi, che risuona accanto a una poesia di Rainer Maria Rilke.
Cos'è l'amore, che caratteristiche ha, che cosa comporta? Domande antichissime, a cui cerca di rispondere Marc Vaillot nel libretto "Amare è... Piccolo libro del vero amore".
Cosa dice oggi a noi, uomini del ventunesimo secolo, la festa dell'Immacolata? Ci aiuta nel rispondere una poesia di Franco Arminio.
Forse il nostro compito è quello di provare a cucire e ricucire con pazienza, lasciando lo strappo allo Spirito, secondo il Vangelo di oggi, messo in dialogo con un testo della poetessa Antonella Anedda.
Essere ambientalisti non è solo un vezzo alla moda, ma ha a che fare con il cuore del Vangelo. Una consapevolezza da far crescere.
Dante sembra voler invitare a questo pranzo di nozze proprio gli invidiosi e gli avari, perché osservino la carità e la temperanza di Maria e, con occhi nuovi e bocca nuova, sappiano vedere e gustare quell'acqua trasformata in vino da Gesù
Nel tempo del frammento, del caos, della difficoltà a trovare un significato agli eventi della storia, comunitaria e spesso anche personale, la dinamica eucaristica ci abbraccia e ci nutre nello Spirito del Risorto, rendendoci parte di un tempo sensato, nel quale ciascuno di noi ha un posto
Il Vangelo delle beatitudini della festa dei santi letto con un pezzo del rapper romano Tarek Jurcich (in arte ‘Rancore’).
Il ponte, opera d'uomo, ha spesso affascinato i poeti che l'hanno volentieri eretto a metafora, dandogli valenze simboliche ed esistenziali.
«Ma perché Gesù aveva ancora le ferite dopo che è risorto? Non poteva "rifarsi tutto"?!»
Il popolo di Dio e le persone di buona volontà tra il sogno sociale, culturale, ecologico, e ecclesiale di Papa Francesco e 'i nuovi cammini per la sinodalità ecclesiale'...
Esiste un mondo da "abitare" come casa nostra come diceva Heidegger (e anche papa Bergoglio), ma se i genitori non riescono ad abitare neanche la propria casa o il proprio quartiere come che si fa?
Uno sguardo delicato e profondo sulla vita di Maria nell’ultima opera di Mariapia Veladiano, «Lei». Una donna diventata nella tradizione e nella riflessione cristiana un nome “collettivo” e che ora l’autrice ci invita a riscoprire
Nel Canto XI del Purgatorio la versione del Poeta sulla questione riaperta da papa Francesco: una supplica al Padre che non misuri la pochezza e la fragilità degli uomini, disarmati di fronte alle tentazioni del maligno
Già 700 anni fa Dante ha incastonato nel suo Poema il dogma dell'Assunzione, facendosi parte di quella schiera di fedeli che ha voluto proclamare questa fede concorde
Non si tratta di sostituire le cattive notizie con quelle buone, ma di raccontare le notizie in una prospettiva che aiuti a intravvedere anche le vie di uscita, le possibili soluzioni
Sulle parole di Papa Francesco all'associazione. E sulla sfida di essere «anima del mondo», che era già il cuore della «scelta religiosa»
In fondo anche il film del momento, che riporta in vita in forma nuova uno dei più bei capolavori Disney, si può leggere anche con uno sguardo teologico.
Grazie a Fiorella Mannoia per aver scelto di sfoggiare sul palco dell'Ariston una parola ignota ai ragazzi di oggi. E che invece ha ancora molto da dire a tutti
Il ruolo fondamentale che riveste l'evento dell'incarnazione nell'opera dantesca.