Una nuova età?

Tra guerre, violenze e mistificazioni inaudite, mentre sembra tracollare un’intera civiltà, è forse tempo di voltare pagina
3 Maggio 2023

Il movimento culturale “Darsi Pace”, fondato dal filosofo e poeta Marco Guzzi nel 1999, e il movimento giovanile l’Indispensabile, nato nel 2018, rendono pubblica la Carta della Nuova Umanità (CNU): un appello alla mobilitazione dei cuori e delle coscienze, rivolto a tutto il popolo italiano in un momento storico di grave emergenza planetaria.

Questa convocazione nasce dalla fondata convinzione che sia possibile, proprio oggi, creare nuove aggregazioni intorno ad alcuni principi basilari, per rilanciare un progetto di civiltà coerente con la storia millenaria dei nostri popoli, superando le derive antiumane, e violente, che sembrano prevalere ogni giorno di più.

La Carta ha un carattere molto inclusivo, aperto a uomini e donne di ogni provenienza culturale e spirituale, ma comunque convinti della necessità di un ricominciamento di portata antropologica. Esso nasce dalla consapevolezza che il tempo delle mezze misure sia da tempo esaurito, e che per sventare catastrofi ben peggiori di quelle già in corso occorra oggi una forma di rivoluzione veramente nuova, non violenta, assolutamente libera, e quindi profondamente cristica, basata su un serissimo lavoro culturale, personale e spirituale, purificata da tutti i residui ideologici del Novecento.

La sintesi fenomenologica 2022 del CENSIS segnala che la società italiana è “priva di narrazioni alte, finalizzate e motivanti, senza più una teleologia rassicurante, la società non dispone di una profilassi adeguata per l’immunizzazione da ogni rischio… Più che una Italia sull’orlo di una crisi di nervi, segnata da diffuse espressioni di rabbia e da gravi tensioni sociali, per ora prevale una vaga mestizia, nella consapevolezza della finitezza soggettiva e dell’impotenza di fronte a quel che sta accadendo. Le grandi narrazioni di ascesa individuale non catturano più: le simbologie mobilitanti del turbo-consumismo sono destituite di vigore”.

Anche da questa consapevolezza, avvertita nel Corpo e nello Spirito, da sempre più persone nasce la convinzione e l’urgenza che oggi sia più che mai indispensabile avere la forza di un nuovo annuncio, di rilanciare la “grande narrazione” unificata e unificante di cui l’umanità tutta è erede e che per questo possa essere condiviso in maniera trasversale dal sempre più grande popolo degli sfruttati e degli esclusi.

La Carta della Nuova Umanità vuole avviare una trasformazione possibile, proprio perché parte da un lungo, entusiasmante e gioioso processo di liberazione prima personale e poi collettiva. Essa è stata presentata per la prima volta all’Università Pontificia Salesiana a Roma sabato 25 marzo, e poi a Torino il 13 aprile (Libertà è Rivoluzione), inaugurando così il tour “La Nuova Età”, che la porterà in tutta Italia: a Milano il 6 maggio (Pace è rivoluzione), a Verona il 21 maggio (Fede è rivoluzione), a Napoli il 3 giugno (Democrazia è rivoluzione), a Firenze il 24 giugno (La pratica interiore è rivoluzione).

Non deve passare inosservato un dettaglio che, in quest’epoca di Big Data e AI (intelligenze artificiali), segna quasi un unicum: per firmare la carta non è richiesto alcun dato personale che potesse portare a rintracciare il firmatario, in alcun modo. Per capirci, non serve dare e-mail o telefono, o indirizzo. Basta mettere nome e cognome. L’umanità nascente si pone in maniera nuova anche nella forma; anche lì tenta di segnare una semplice ma significativa discontinuità.

Firmare vuol dire, senza secondi fini da parte di nessuno, testimoniare l’accordo ideale con quanto è scritto nella carta, equivale a dire sì, condivido tutto questo, condivido la necessità di un rinnovamento, non voglio più essere complice della perpetrazione di un mondo statico, ci sono anche io, per favore contatemi. Dunque, proprio contarsi rappresenta il primo, umilissimo passo, di questo inizio di rinnovamento. Un rinnovamento che procede in modo molto realistico, senza grandi promesse, senza sconvolgimenti violenti, senza roboanti proclami: cristicamente.

 

 

 

 

 

12 risposte a “Una nuova età?”

  1. Silvia Tazzari ha detto:

    A che ora ci sarà il convegno a firenze e dove si terrà ? Grazie

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Questa CArta della Nuova Umanità trova già un cittadino formato in quanto desidera essere interpellato quando alla sua persona venisse richiesto di servire una causa considerata bene-comune, e suppone il diritto a non aderire allo scopo.se questo osta ai valori che intende conformare la sua vita. Per questo anche una minoranza ha il diritto di Parola e questa essere conosciuta da tutto il Consesso che decide, se è un bene comune. per questo oggi Papà Francesco, ha da voce alla Parola del suo Maestro e Signore, il in quanto come via percorre quella delle leggi divine che tutelano il bene umano; e il cittadino fedele guarda a Lui come avvocato per la causa di un cessare il fuoco delle armi per richiamare al rispetto di quelle vite umane che non meritano essere considerate meno di chi comanda e per questo a non essere sacrificate per una causa che si può risolvere in migliore disposizione di spirito e consenso.

  3. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Perciò se una Sindone non riconosciuta ufficialmente ma ritenuta sua icona per i segni che la fanno somigliante alla figura del Nazareno descritte nelle s.Scritture, chi cerca Dio, attira visitatori, risponde a quel desiderio umano di rivolgerci a Qualcuno che sia superiore tra gli uomini, a un Dio. Tra le news odierne c’è che il Pr.Putin consente al desiderio del Pope di esporre un capolavoro “La TrinitaL di Andrei Rublov del 1400 conservata gelosamente nella Gall.di Stato Tret’jakov, e venga esposta X1 anno nella cattedrale del Redentore di Mosca. alla venerazione dei fedeli e non., e poi essere trasf.nella catt.della Trinità del Monastero di S.Sergio.Una amore per le icone, una Tradizione incarnata i quel Paese? Eppure viene a leggersi come un segno di speranza, non e un rifiuto. Se esiste la possibilità del credere che un Dio esiste, ecco una finestra che si apre. Una si è chiusa ma può essere se ne apra una più ampia!?

  4. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Ed e’di vita e per la vita che come Cristiano siamo interrogati a dare risposte di Verità. Non uccidere rimane fondamentale anche per raggiungere obiettivi come la libertà. A ogni uomo va riconosciuto il diritto-dovere di esprimere se stesso facendo appello all’intelligenza e ai sentimenti del cuore che insieme sono dignità della persona umana. Un uomo morto non è più voce, neppure risponde a verità la sua morte perché magari non desiderava morire, magari gli è costato uccidere in obbedienza a ideali di altri. Esiste una Legge morale universale che tende a legittimare il diritto alla vita per aderire alla comune ricerca di equa libertà nella condivisione del bene comune. La morte significa sconfitta se alla partoriente muore il nascituro, l’esistenza della ricerca in medicina e salvezza di vite umane. Si spende denaro per scopi di morte e manca ad avere ospedali dove si salvano vite! Anche da senza un Dio ciò è inumano

  5. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    E così abbiamo sentito e visto il Presidente dell’Ucraina in un talk e le risposte a la stampa non lasciano intendere se non che vedremo un rilancio di azione bellica, ultimo?, .Sembrava provato, forse meno spavaldo e più conscio di trovarsi obbligato a percorrere la strada intrapresa incoraggiato da tutti quei Paesi palesi amici, fornitori di armi e mezzi a vincere quell’invasore suo diventato il nemico da abbattere per tutti. Dalle sue risposte e’ sembrato, inaspettatamente, aver quasi informato, dicendo che il Pr.Putin non voleva certo morire e che la Pace da alcuni invocata, impossibile pensarla prima della Vittoria. Ha ricevuto molta solidarietà, concrete promesse di aiuti, amicizia per ideali condivisi. da tutti sostegno a proseguire, Ma al comune cittadino e parso che a nessuno in realtà interessasse altro sentimento, per quell’uomo, che nel ruolo di oggi non recitava una parte, ma aveva impegnata come i soldati al fronte, la vita.

  6. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Però Lui spiegava il perché delle sue affermazioni, contava sulla capacità di essere capito con esempi quali le Parabole, solo in un caso è sembrato “irato” rovesciando i banchi dei cambiavalute, ritenendo una offesa al Padre fare commercio proprio davanti al Tempio anziché accedervi per pregare. Si comprende quanto da Figlio conoscesse il bene che invece il Padre nutriva per l’uomo. Oggi si parla soltanto di “diritti” di doveri in nome di libertà si è fatto cross out sulla parola, implica insegnare, ragionare, esempio. In politica poi” l’io voglio” risuona con tale arroganza di supposta conoscenza e scienza! Da non accorgersi invece di essere sempre meno convincenti. Si fa una guerra su tutto per avere ragione su tutti

  7. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Giovanni Paolo II ha creato la “mobilitazione” era per così dire, sempre col piede sull’ acceleratore per una Chiesa impavida, pronto a battersi con fantasia, è sembrato dire a Cristo “manda me”. Il Vangelo la sua arma bianca, intemerato nel far uso della Parola di fronte a quelli che la offendevano, da Cristo e dalla Madre attingeva quel coraggio di essere Capo di una Chiesa pronta. Oggi è ancora quel tempo per condurre il popolodi Dio ad affermare perché la sua Scuola e cosa buona per ogni uomo, scuola di vita che sa andare oltre quel limite naturale, che lo fanno misero, senza speranza, senza futuro. “In quel giorno avverrà che la radice di Jesse sarà vessillo per i popoli(Isaia.11) E Lui ha avvertito che “se il mondo vi odia sappiate che prima hanno odiato me. Nel mondo avrete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo”….Ed e’ da questa certezza di essere costruttori di pace e futuro, testimoni della Sua Verità

  8. FABIO FALCONE ha detto:

    Condivido le osservazioni, Francesco, e le faccio mie. Interessante particolarmente il richiamo del CENSIS alla “mancanza di narrazioni alte”; quello che vedo è un diffuso nervosismo e una rabbia crescente e molto pericolosa. Il rischio è una perenne guerra tutti contro tutti, al momento strisciante, ma pronta a esplodere. È necessario incanalare il malessere, ridare speranza e coltivare ciò che io chiamo “la brace sotto la cenere”. Qualcuno vuole farci credere che ci sia solo schifezza, attorno a noi. Noi invece insistiamo, ribattiamo, attendiamo, lavoriamo e diffondiamo speranza. Grazie anche per tutto il lavoro che tu, e tutti quelli del blog e i supporter della CNU, state facendo.

    • Francesco Fabrini ha detto:

      Grazie Fabio,
      già Giovanni Paolo II aveva individuato la necessità anche per la chiesa cattolica di rilanciare in maniera nuova e inedita la “grande narrazione” evangelica, arrivando a coniare il termine “nuova evangelizzazione”.

      La convocazione contenuta nella carta della nuova Umanità è in linea anche con questa coraggiosa prospettiva che coinvolge integramente la vita e la visione di futuro nelluomo e delluomo, che adesso ha assunto i caratteri di una vera e propria urgenza di sopravvivenza.

      Con il coraggio che nasce anche dalla assenza di alternative vitali, questo appello speriamo riesca a raccogliere quanti avvertano questa consapevolezza apocalittica, vale a dire rivelativa.

  9. Alessandro Giumelli ha detto:

    Buttarsi con queste basi e questi ideali nella politica italiana e’ un’azione stoica e pericolosa. In un sistema ormai corrotto e asservito ai poteri forti extranazionali e totalitari.
    Tutta la mia stima e la mia piena disponibilita’ per aiutarvi sul territorio.
    Grazie Marco e grazie Ragazzi!!!

  10. Nicoletta Bombimi ha detto:

    Grazie, sono felice di firmare e lasciare il mio nome. Sono convinta che sia il momento di prendere coscienza per fare una svolta ad una nuova umanità, consapevole, critica e pacifica.

  11. Nicoletta Bombimi ha detto:

    Grazie, penso sia necessario diffondere maggiore consapevolezza sul senso del vivere una nuova umanità.

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