Più cattolici del papa!

Che simpatici i detrattori di papa Francesco, che sfruttano la morte di Scalfari per attaccarlo ancora una volta, persino accusandolo di non averlo convertito.
22 Luglio 2022

Che i detrattori di papa Francesco siano sempre in agguato, pronti in ogni occasione ad attaccarlo o denigrarlo, lo si è visto anche per la morte di Eugenio Scalfari. Nel giro di pochi giorni la notizia è stata adeguatamente maneggiata da firme esperte e siti militanti al fine di sfruttare i dialoghi tra i due, ufficiali e non ufficiali, nell’ennesimo colpo inferto al pontefice. Attenzione, è bene dire che detrattori, firme esperte, siti militanti si definiscono tutti cattolici romani, anzi potremmo etichettarli persino “più cattolici del papa” alla luce di ciò che scrivono, del loro modo arzigogolato di citare le Scritture e la dottrina, piegando tutto ai propri fini.

Nel farlo naturalmente dimenticano lo Spirito Santo nel conclave, che l’elezione di papa Francesco non è stata diversa rispetto a quella Benedetto XVI e San Giovanni Paolo II, i quali in questi sommi trattati ostili sono portati come esempi di un papato integerrimo. Del resto a che serve lo Spirito Santo visto che hanno deciso di sostituirsi loro alla terza persona della Santissima Trinità? Essere come Dio gli piacerebbe, ma sarebbe una caduta di stile evidente; fare la parte di Gesù è troppo impegnativa anche per loro, poiché ha fatto e detto cose che, se potessero, giudicherebbero farisaicamente; resta lo Spirito Santo che soffiando quando e dove vuole, pensano di poter manipolare a proprio vantaggio, quindi va bene per l’elezione di alcuni papi e non va bene per un altro, boh!

Gli stessi chiamano continuamente in causa Benedetto XVI, come se non potesse esprimersi più, come se non si sia sempre espresso con massima libertà, trattandolo come quei poveri nonni gestiti con la scusa di prendersene cura al fine di strappargli pensione ed eredità. Che poi, se sono così devoti a Benedetto XVI che è obbediente a Francesco, dovrebbero ispirarsi a lui e, anche solo per devozione, tacere del superfluo!

Inoltre, scrivendo articoli che vorrebbero concorrere – se esistesse – al “Premio Dottore della Chiesa dell’anno”, ritengono di ergersi a Dante Alighieri, fallendo miseramente, visto che quelli erano completamente altri tempi, che nessun papa posto dal Sommo Poeta all’Inferno può essere minimamente accostato all’attuale, e che la “Divina Commedia” ha tutt’altro scopo. Ritornando alla morte di Scalfari, mi ha colpito una riflessione in cui “l’autore ispirato”, tra le tante cose, rimproverava papa Francesco persino per non aver convertito il giornalista, per non avergli aperto le porte del Paradiso, per non aver fatto di tutto per salvarlo. Mi sembra un po’ come la favola del lupo e dell’agnello, secondo la quale comunque l’agnello ne uscirebbe divorato, perché sarebbe sempre in torto per qualcosa.

Ora, a proposito di letteratura, basterebbe leggere un po’ di più, essere meno autoreferenziali o almeno avere qualche ricordo scolastico per ritrovare nel “Cinque maggio” di Alessandro Manzoni la risposta al rimprovero suddetto: non spetta a noi (neanche al papa!) aprire le porte del Paradiso a qualcuno, la fede è un dono di Dio, la salvezza è per opera di Cristo; al massimo – come Manzoni – possiamo immaginare la mano della Provvidenza sul Napoleone di turno nell’ultimo momento della vita. Detto questo, non è che un papa non possa sbagliare ex cathedra e che si debba essere per forza tutti d’accordo, ma “perseverare” nella critica ostile cercando di metterlo in cattiva luce è “diabolico”, non è ricerca della verità, né tantomeno esercizio responsabile della propria libertà di espressione!

Infine, chiamo in causa San Giovanni Bosco, su cui credo non ci possa essere nulla da dire (Assist per i detrattori: Jorge Bergoglio ha studiato pure dai salesiani!), che questo affermava non molto tempo fa (le affermazioni in tale senso del Santo dei Giovani sono molte di più!):

Siccome è un cattivo figlio colui che censura la condotta di suo padre, così è un cattivo cristiano colui che censura il Papa, che è il padre dei cristiani che sono in tutto il mondo. Memorie Biografiche IV 55

Quando un autore scrive poco bene del papa, sappiate che il suo non è libro da leggersi. MB VII,220.

Ricordatevi che dobbiamo stringerci intorno a lui, e che la nostra salvezza sta solo col Papa e nel Papa. MB V,577

Noi dobbiamo professare al capo Supremo della Chiesa la più profonda gratitudine e la più rispettosa venerazione. MB XV,426

 

5 risposte a “Più cattolici del papa!”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    E’ da Papà Francesco provare tanto rispetto verso la persona del prossimo: è il giornalista Scalfari, l’ha meritato, è rimasto coerente con se stesso, non si è avvalso del privilegio concessogli per apparire più di quello che si giudicava di sentirsi, neppure avvalendosi di quel bel desiderio di cercare Dio? . Se tanti lo desiderassero in tutte le esternazioni che si rendono manifeste per far vedere di essere cristiani! Una prova di quanto la Fede sia “dono” , di quanto la Fede sia sostegno, di quanto la Fede sia necessaria come l’aria per respirare, a dare tranquillità, serenità al vivere quotidiano della persona umana

  2. Gian Piero Del Bono ha detto:

    Le numerose interviste di Scalfari a papa Francesco, pubblicate su la Repubblica , sono famose per aver provocato scandali internazionali, come nel 2018, quando il giornalista ateo cita Francesco dicendo che “l’inferno non esiste” e che le anime peccatrici vengono annientate.

    in seguito il Vaticano ha rilasciato una dichiarazione in cui contestava la trascrizione di Scalfari. Scalfari non registrava né prendeva appunti sui colloqui con il papa.
    Secondo Scalfari, papa Francesco gli avrebbe affermato in diverse occasioni precedenti che i peccatori impenitenti sarebbero stati annientati

    , è comunque altamente credibile che Francesco abbia detto davvero queste cose a Scalfari, visto che ha riferito non una ma quattro volte di seguito senza che il papa senta il bisogno di chiarire nulla, in ogni successivo incontro con suo amico”, ha commentato nel 2018 i giornalista vaticano Sandro Magister.

  3. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Da oggi conserverò nel cuore l’amabile e prezioso ricordo delle conversazioni avute con Eugenio….Prego per lui e affidò la sua anima a Dio, per l’eternita””.La Repubblica @Amico laico mi mancherà parlare con te”. Come lettrice era semplicemente affascinante ascoltarlo quando era tra gli ospiti intervistati, ogni suo pensiero era intellettualmente profondo, ricco di una cultura che elargiva con generosità , finezza espressiva , onestà e attenzione alla verità. La mia impressione è che manifestava una quasi ansia e incontentabilità intellettuale mosso dal desiderio di sempre più trovare risposte, come di una insaziabile sete. Solo Dio può aver letto nel suo cuore, l’amicizia del Santo Padre certamente gli ha dato conforto anche proprio Rispettando la libertà di un uomo che inconsapevolmente forse mirava a quella risposta che solo Dio poteva appagare .

  4. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    di Eugenio Scalfari:”A me da grandissimo ristoro aver capito-o meglio essermi convinto, che la vera e potentissima molla che ci fa vivere e operare risiede nel sentimento della morte…Noi non sapremmo vivere in braccio alla disperazione, avendo l’annientamento del creato come ultima visione.La nostra mente non saprebbe. Perciò la nostra mente non si rassegna e combatte e continuerà interrogar si producendo, in virtù della morte, conoscenza e vita. ….Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle; perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui?1Cz 2,- Papà Francesco:” I nostri colloqui erano piacevoli e intensi, confronto sereno delle rispettive opinioni e della condivisione dei ns.pensieri e idee…di fede e laicità,dei grandi orizzonti dell’umanità,

  5. BUTTIGLIONE PIETRO ha detto:

    No.
    Qui non si tratta né di Papa né di obbedienza al Papa.
    Caro Marco, qui è messo in discussione Dio stesso. Al quale costoro vorrebbero sostituirsi ( dicesi “idolatria”, il più grave dei peccati!!) per decretare, LORO, la NON salvezza di un Uomo!! E addirittura addebitarne la responsabilità a chi solo cercato di entrare in contatto/relazione con lui.
    PS. Come fece JPII….

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