“Letter to you”: la preghiera di Springsteen

Questa preghiera di Springsteen ci regala cinque minuti di poetica spirituale, in cui si canta la forza dei legàmi, la profondità della vera amicizia e fratellanza, l’importanza del condividere con chi ami.
17 Ottobre 2020

Se c’è uno che non perde tempo è il Boss. Anzi, io credo che il tempo faccia proprio fatica a stargli dietro.

Il 10 settembre è stato pubblicato il suo ultimo singolo, “Letter to you” il primo estratto dal suo ventesimo album. A 71 anni compiuti, Springsteen ha ancora moltissimo da dire e da insegnarci, anche spiritualmente.

Sappiamo quanto lui sappia toccare bene le corde, tutte le corde, non solo quelle della sua chitarra, ma quelle profonde dell’anima, in primo luogo le sue, poi quelle di chi sa mettersi in ascolto.

Mi siedo… ecco, parte una meravigliosa ballata, un rock caldo, di quelli che ti costringono a fermarti e a chiudere gli occhi. La sua voce è sempre una carezza ruvida, da brivido.

Nel video c’è una stanza, la sua casa nel New Jersey, dove lui insieme alla E Street Band stanno registrando in un reale clima di amicizia, di collaborazione e nella bellezza del ritrovarsi. Si respira allegria, quella energia unica che il braccio del Boss sa accendere e trasmettere con forza sulla sua chitarra. Ho letto che, fuori da ogni schema, questo brano è stato registrato in soli cinque giorni, completamente “live”. E’ musica che sa di genuino, vero, autentico.

Si alternano poi riprese aeree, nella natura, fuori dal suono, dal rumore: un uomo solo sta camminando su una traccia di strada innevata.

E’ la parte introspettiva, il cammino, il discernimento.

Springsteen è maestro nel leggere la condizione umana e moltissime sue canzoni contengono una nitida spiritualità.

Ne scaturisce così una lettera, ciò che vuol raccontare, dopo aver scavato nella sua anima – dug deep in my soul –  che solo dal silenzio di quei passi viene fuori.

Mi sono inginocchiato, ho inchinato la testa “got down on my knees… bowed my head” – scrive Springsteen. E solo così, nell’umiltà del sapersi leggere, ha visto la verità su di sé …“and signed my name true”.

Paure, dubbi, difficoltà vengono raccolte in questa sua missiva. Felicità e dolore confessati e consegnati con una intensità emotiva incredibile.

La traccia ci regala 5 minuti di poetica spirituale, un esempio vissuto, dove si suona e si canta la forza dei legàmi, la profondità della vera amicizia e fratellanza, l’importanza del condividere con chi ami. Nel video ogni tanto compare la moglie, Patti Scialfa, che affianca il lavoro, con sguardo competente ma soprattutto con una vicinanza affettiva che sa di “casa”. La Band intorno a loro è compatta, visibile è l’armonia, i suoni giungono perfettamente abbracciati, ma ogni strumento singolo vien fuori con chiarezza e carattere. Ognuno ha il suo posto, ma Springsteen li unisce, li incoraggia e batte il tempo.

Una mano intanto scrive su un blocco… è la lettera per te.

Ognuno può ascoltarla aiutandosi a guardarsi dentro, ritrovando sé stesso o ritrovando legàmi cari.  …o pensandola anche come meravigliosa preghiera… a letter to YOU.

 

2 risposte a ““Letter to you”: la preghiera di Springsteen”

  1. Francesca Vittoria Vicentini ha detto:

    Ieri Papà Francesco e nUmerosi Capi di Chiese diverse si sono incontrati per una preghiera a una sola voce impetrando da Dio la Pace, che più non si ricorra alle armi, e anche a liberarci da questa che è una pestilenza che imperversa tra tutti gli uomini.Prima di questa ci si lamentava di solitudine che in libertà minacciava vivere da uomini il cui DNA e vivere in contatto di : amicizia, solidarietà piuttosto che farsi nemici ,per quella cupidigia o fame di togliere all’altro qualcosa di più per se. Con il rischio di guerre. Alle Chiese quel compito di farsi interpreti dei problemi che ci affliggono, pregando il Dio di Tutti Questo virus che obbliga a stare lontano gli uni dagli altri sembra quasi metterci da “obbligati ” Chissà che tutti insieme muoviamo la Misericordia divina a liberarci da questo malanno?!

  2. Claudio De Ponti ha detto:

    Questa breve analisi è un esempio virtuoso di inculturazione della fede. Complimenti, il rischio di Vino Nuovo è quello di ridursi a un circolo autoreferenziale da sagrestia. Questo articolo è una ventata di freschezza, da Chiesa in uscita…

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