La speranza che cerchi

Storie di santi e straordinarie vite comuni, per ritrovare la luce sulla strada nel nuovo libro di Don Francesco Cristofaro
10 Febbraio 2023

La forza della preghiera, il valore della gratitudine, la forza del sorriso e dell’amore sono i grandi temi del nuovo libro di Don Francesco Cristofaro, sacerdote della diocesi di Catanzaro, che ha come titolo “La speranza che cerchi”, edito da BUR Rizzoli.

Nell’Introduzione scrive: «Ho iniziato a scrivere questo libro tenendo in mano una foglia caduta da poco nel grande prato vicino a casa mia. Non era più verde, ma di color marrone. Non c’era più vita in essa, ma rughe e aridità. Tutta accartocciata su sé stessa, aveva smesso di sperare. Aveva smesso di vivere, ma qualcosa ancora circolava nelle sue vene, un briciolo di luce. Anche noi uomini e donne siamo come le foglioline. Quando cadiamo nel baratro di una situazione non prevista e, tantomeno, non voluta, crediamo che tutto sia finito, tutto ci sembra difficile, quasi impossibile. Ma non è così, lo dico anche per esperienza personale. Non siamo fatti per restare a terra, possiamo e dobbiamo rialzarci, trasformare le nostre ferite in solchi fecondi da cui spunteranno nuovi germogli».

Da qui iniziano le storie di speranza che intrecciano le vite di alcuni santi e beati (Padre Pio, Giuseppina Bakhita, Gabriele dell’Addolorata, Carlo Acutis) con quelle di “persone comuni” come Silvia Tassone, Angela Trevisan, Maria Assunta Frustagli e Giuseppe Armeli Moccia. Vicende celebri da un lato ed esistenze coraggiose dall’altro, insieme sono esempi di resilienza e fede, capaci di portare nei cuori gioia autentica per la vita e di accendere la scintilla della speranza.

Don Francesco Cristofaro ha scommesso pastoralmente sulla comunicazione social, particolarmente nel tempo difficile del lockdown, curando la comunità dei fedeli con un parlare semplice e diretto dei temi religiosi, ma anche con il racconto di vicende esemplari.

Allo stesso tempo e nel medesimo modo, nel libro traccia un percorso sulla ricchezza della speranza e su come alimentarla nel quotidiano: «Ricordo ancora la domanda che mi fu rivolta in una trasmissione televisiva qualche anno fa. Stavo raccontando la mia vita, parlando del valore della disabilità. Ricordo ancora l’atmosfera di silenzio che si era creata nello studio, tra il pubblico, gli autori e i cameraman. Percepivo la commozione e le lacrime negli occhi di molti. A un tratto, la conduttrice mi fissa dritto negli occhi e mi chiede: – Che cos’è per te la speranza? -. Sembrano domande scontate, ma non lo sono. Bisogna scendere nel proprio cuore, scavare dentro, non basta dare una semplice definizione. Cosa mi ha portato dalla disperazione di un tempo alla speranza di oggi? Risposi con grande serenità: – Per me la speranza è continuare a sorridere -. Non sono un illuso. So che nella vita ci sono tanti problemi e battaglie da combattere. Alla mia porta ogni giorno bussano anime che mi pongono dinanzi i loro drammi. Per me, per la mia esperienza, “continuare a sorridere” significa non mollare, crederci ancora, rimboccarsi le maniche, essere determinati, strappare la vita alla morte, vivere ogni momento come se fosse il più bello, l’unico».

Ad arricchire il testo vi sono diverse voci: la Prefazione di Eva Crosetta (conduttrice di “Sulla via di Damasco”), la Postfazione di Mons. Claudio Maniago (Arcivescovo di Catanzaro-Squillace), gli interventi del Cardinale Robert Sarah sulla speranza come segno dei tempi e quello di Padre Giulio Cerchietti (Officiale Congregazione dei Vescovi).

 

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