“Dare corpo” ai no vax

Perché proprio sul corpo non possiamo accettare che altri decidano per noi?
12 Agosto 2021

“Eh no! Nel mio corpo non ci mettono quello che gli pare!”. Dopo aver cercato di capire quale fila sarebbe andata più veloce, scelgo al seconda. Una sola persona davanti a me con poche cose nel carrello. Ma quando la cassiera prova a passare la card, non funziona: “Signora, mi dice che non è abilitata…” La cassiera cerca di dissimulare la sua irritazione. E la mia inizia a salire. E ovviamente penso che la fila migliore era l’altra. Cerco di distrarmi e alle mie spalle arriva fulminea quella frase. Mi giro e due donne si mettono in fila dietro me, mentre chiacchierano. “Ma non esiste che siamo obbligati a vaccinarsi. Già ci hanno imbottito di scemenze sulla pandemia e adesso anche dobbiamo infilarci in corpo della merda. Non esiste, sul mio corpo comando io.” Sorrido, dentro di me, e poi un lampo mi attraversa la mente: perché proprio sul corpo non possiamo accettare che altri decidano per noi?

Mentre finalmente cerco di porre sul nastro della cassa la mia spesa, mi arriva una possibile risposta: non ci resta altro che il corpo! Nel pensiero non dichiarato di alcuni forse abita questa idea di fondo. Avremmo lasciato, cioè, che la cultura corrodesse lentamente i nostri principi valoriali, razionali, relazionali, senza opporre resistenza, anzi immaginando che ogni passo nella direzione della destrutturazione fosse una emancipazione. Ma adesso ci accorgiamo che la linea ultima di resistenza è rimasta quella della nostra pelle fisica e qualcuno ha deciso che è ora di dire basta, che non possiamo essere ridotti a ingranaggi del sistema.

E per dichiarare concretamente questa opposizione, oltre a essere “no vax”, si può dipingere il proprio corpo come si vuole, agghindarlo al meglio con piercing, a volte si può usare qualche sostanza per potenziarne le performance fisiche o per permettersi esperienze sensoriali “off limits”. Oppure, al contrario  si può optare per una trascuratezza del proprio corpo, in nome di una maggiore importanza dello spirito, fino anche all’incuria, spesso accompagnato da un rapporto problematico col cibo.

In altre parole, l’essere “no vax” può essere solo l’ultima, per ora, di una serie di “reazioni” individuali motivate dalla percezione di una enorme influenza socio culturale, a cui ci si dovrebbe opporre, senza però rendersi conto che le forme con cui si da corpo a tale opposizione restano perfettamente dentro all’influenza della post modernità da cui si vorrebbe uscire.

Tutte queste forme di “relazione col corpo” hanno in comune l’idea che esso è un oggetto nelle nostre mani, di cui possiamo disporre come vogliamo e perciò nessuno, fuori di noi, può permettersi di decidere per noi. Questa stessa motivazione non è lontana da quella che spinge a pensare, e a fare, ciò che si vuole sull’inizio e sulla fine della vita, sull’uso delle terapie non scientifiche per curarsi o sulla definizione dell’appartenenza di genere. Al di là del fatto che in queste situazioni esistano davvero verità e dignità che vanno meglio tutelate e incrementate, se lo si fa partendo da questa idea, l’umano resta comunque amputato.

Corpo e persona stanno o cadono assieme. Tutte le volte che proviamo a separarle perdiamo il valore dell’una e dell’altro. Mi sono sempre chiesto: perché Gesù, nel momento di massima sintesi e consegna all’uomo della propria persona, abbia detto: “Questo è il mio corpo offerto per voi”? Poteva dire: amore, vita, messaggio, valore, spirito, anima… Invece ha detto corpo!

Perché proprio sul corpo non possiamo accettare che altri decidano per noi? Forse perché il corpo siamo noi? Ma allora le cose cambiano, perché il corpo stesso chiede e dichiara che non possiamo vivere chiusi nella nostra monade. L’ombelico resta lì a ricordarci sempre che non ci siamo dati la vita da soli e che se vogliamo vivere non possiamo pensare come se fossimo da soli al mondo. Il rispetto di noi come corpo persona spinge al rispetto degli altri come corpi persone che rendono possibile anche la nostra vita.

13 risposte a ““Dare corpo” ai no vax”

  1. BUTTIGLIONE PIETRO ha detto:

    Nn ho capito se msg è partito..
    Sintetizzo.
    Illuminismo=razionalismo=riduzionismo=meccanicismo
    Non ve ne accorgete ma ne siete affetti.
    La stessa CC, vedi VAT I.
    Oggi quasi tutti gli scienziati parlano di emergenza/ipotesi ergodica = un organismo è>> della somma dei componenti. A maggior ragione x l’Uomo, non definibile come somma di corpo + cervello+anima. Vederlo così equivale ad equipararlo ad una COSA.
    PS
    @ Paola scrive,:
    …ha solo cervello, o ha anche delle emozioni, dei sentimenti, dei pensieri, che nessuno vede e tocca
    __———–_
    Vede Paola, io sono contro la riduzione di Uomo a qualsiasi cosa..
    Le faccio notare che anche il mio animale domestico prova emozioni, nutre sentimenti, non elabora xchè non ha linguaggio ma il mio PC ….
    Visto dove porta il riduzionismo?🤬🤐

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Sono propensa a pensare che il corpo sia strumento di quello spirito che lo anima. Tutto quanto un essere umano realizza vivendo, serve del corpo per diventare “persona”, diversa da ogni altra, costruisce un se stesso ed è questa la differenza che ci distanzia dal resto del mondo animale, vegetale. Come giustificare altrimenti ciò che ci lega a un famigliare che non più in vita; lo ricordiamo benissimo in tutto quanto lui era come persona. E questo mi induce anche a credere a quella vita eterna che Cristo ha riscattato con il sacrificio della sua. Certo che il corpo e importante e sembianza di noi stessi e trovo giusto è consolante sentirsi se stessi così come ricordare le persone care. Del resto, per chi crede, ci è stato dato per averlo per sempre, come Cristo si è fatto vedere dai suoi, anche da trasfigurato. Sono soltanto ragionamenti, ma che fanno ben sperare anche al credere. Non mi pare esista Qualcuno che abbia dato risposte e certezze come Gesù di Nazareth!?

  3. BUTTIGLIONE PIETRO ha detto:

    Discussione da ombrellone, estiva? Forse. Se si tenesse conto del premio, inevaso, di 1.000.000 $ per chi dimostra l’esistenza dell’anima.
    A me basta evidenziare che una frase che inizii con:
    ” L’uomo è fatto di corpo e….”
    Mettetevi quello che volete ma x me finisce direttamente nel cestino.
    L’Uomo è Altro.

    • Paola Meneghello ha detto:

      Pietro, ma lei è solo il suo cervello, o ha anche delle emozioni, dei sentimenti, dei pensieri, che nessuno vede e tocca, ma che
      esistono come una sua mano, e che senz’altro dicono molto di lei, forse più del suo aspetto fisico, senza per questo volerlo mettere in secondo piano?

  4. Gian Piero Del Bono ha detto:

    Nell’Apocalisee di San Giovanni, che fa parte del Nuovo Testamento,per chi ci crede, e’profetizzato che l’umanita’ sara’ “marchiata” con un marchio fisico, e solo chi avrà: questo marchio, quello della Bestia ,potra’ vendere o comprare. Nell’inconscio collettivo la paura di appartenere per mezzo di un marchio fisico ad un padrone universale ,e’ancora presente , forse retaggio di antiche epoche, e talora riaffiora, questo terrore.Inutile razionalizzare e filosofeggiare intorno a paure ataviche.

    • gilberto borghi ha detto:

      Gian Piero, la sua modalità di interpretare la bibbia non tiene per nulla conto delle indicazioni del magistero su come si accosta e si può comprendere il testo sacro. Se seguo il suo metodo allora la paura di Dio è ancora più atavica e quindi non se ne dovrebbe filosofeggiare, mandando a quel paese duemila anni di teologia.
      La invito fraternamente e risolutamente a rendersi più competente. Basterebbe leggere e applicare i numeri 109 -119 del CCC

      • Gian Piero Del Bono ha detto:

        Infatti Gilberto Borghi , anche sulla paura di Dio non si dovrebbe razionalizzare troppo. Ne’ pretendere di lmoralugguarsi sopra “ alla luce dei pi6’ moderni studi filologi- critici “
        Lei crede che l’ animo umano sia mosso dai documenti piu’ recenti del Magistero su come interpretare la Bibbia? Lei crede che le piu’ istintive paure siano regolamentate da “ documenti di studiosi ? Ridicolo.
        Se e’ cosi’ , lei vive in una bolla di clericalismo o di cerebralismo .
        L’ animo umano e’ un abisso, dice la Bibbia e temo che nessun documento sfornato dai preti, anche i piu’ moderni, possa regolamentarlo . A proposito il segno della Bestia , il famoso marchio e’ fra i passi piu’ citati ancora oggi della Bibbia,anche nella cultura laica ed alternativa.

  5. Roberto Beretta ha detto:

    Difendere il corpo, difendere la vita, Paola, sono così diversi? Lo stesso ragionamento lo potrei fare (ma certo non lo faccio!) dicendo che chi è contro l’aborto difende i corpi, perché l’anima va comunque in cielo… credo che bisognerebbe partire dalla buona fede di chi chiede rispetto delle regole prr difendere comunque un bene, non solo personale

    • Paola Meneghello ha detto:

      Rispetto sempre e comunque, ci mancherebbe. Ma se siamo un corpo e un’anima, si difende la Vita, secondo me, quando si tiene conto di entrambi, che poi credo fosse anche il pensiero del post.
      Ma se il messaggio è che solo da una parte si tutela la vita, è bene considerare come la si tutela e a scapito di cosa , e questo vale sempre, non difendo i no vax, ma il guardare solo lì alla colpa, perché fino a prova contraria, se lo spirito che mi anima è sincero, e ciò che seguo è la mia coscienza, pure imperfetta, non difendo solo il corpo, ma anche la mia anima, la mia coscienza di persona.
      Certo poi, che quella coscienza si relaziona, ma la società è formata da individui, che se non si sentono pienamente rispettati , in corpo e anima, forse diventa ferita e mancante essa stessa.
      Per fare sintesi, non a caso, esistono le leggi, che legano il singolo e la collettività in diritti e doveri…mai solo uno, mai solo l’altro. .

      • gilberto borghi ha detto:

        Purtroppo no, Paola, il pensiero del post non è che accanto al corpo esista anche l’animq, ma che l’anima è il modo con cui io vivo l’essere corpo. Lei continua a pensare che possa esistere uno senza l’altro e perciò reclama una maggiore attenzione all’anima. Ma è proprio questo modo di pensare che involontariamente ha posto le basi affinchè oggi sia possibile considerare il corpo come un oggetto su cui la volontà può fare tutto. Per uscirne non serve aggiungere l’anima ad un corpo concepito cosi. Per uscire bisogno riconsiderare il corpo come me stesso e tornare a pensare che è il corpo a precedere la mia volontà non viceversa

      • Paola Meneghello ha detto:

        Ogni corpo è la propria anima, perché è animato, si dice anche Spirito incarnato.
        Ma poprio per questo, quel corpo ha bisogno di “sentirsi ” come coscienza, lo stesso sentire che porta a credere in una dimensione ulteriore, che esula dallo spazio tempo, che ci fa sentire l’Infinito in noi..
        E quel Soffio, secondo me, è il seme di Dio, altrimenti potrei chiamarla psiche. .

  6. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Vero, siamo arbitri, liberi di decidere e questo è stato concesso da Dio stesso. Nella Sacra Scrittura Dio interpella l’uomo, dialoga lo pone di fronte a se, come a Mose in un tu X Tu, segno che ha fatto della creatura effettivamente sua opera superiore, sua immagine e somiglianza. Oggi a distanza millenaria si constata che quel tu con Lui per moltissimi e cessato, siamo una umanità che avendo preso distanza da Dio ha dimostrato di voler essere dei padroni del proprio corpo inneggianti diritto a libertà senza saper ciò che è bene da ciò che è male per se stessi . Impermeabili a provare sincero dolore per la fame, lo stato di arretratezza in beni necessari, e sofferte malattie dei molti che vicini o distanti sono in sofferenza di fame, malattie, mancanza di condivisione del benecomune. Siamo corpo ma è l’anima che lo fa creatura viva, Angelo o demone. Questa è la realtà che ci sta davanti, fingere di non vederla sembra da stolti

  7. Paola Meneghello ha detto:

    Eppure il messaggio che è passato da quando c’è il virus, non solo da parte no vax, è proprio che siamo solo un corpo fisico, e che da preservare è solo quello.
    Ieri ho letto di Ricciardi che diceva che anche i bambini dell’asilo dovrebbero tenere la mascherina …per preservare il corpo, direi, ma del messaggio che passa all’anima di questi bimbi, fin da piccoli educati in difesa e ad aver paura del contatto con l’altro, ne vogliamo parlare?
    Più individualismo di questo chiudersi in difesa, dietro una maschera, distanziati, cosa c’è?
    Mi si dirà per il bene degli altri: ok, ma sempre del bene del corpo, parliamo, mai dell’ anima, anzi della Vita , che mai si difenderà violentandola o negandola, e mai, se siamo società come insieme di individui responsabili perché coscienti, violentando la coscienza del singolo uomo, credo, per quanto immatura possa essere.

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