L'emergenza ha svuotato le chiese, ma ha sviluppato la creatività liturgico-pastorale. Con soluzioni che non dovranno essere dimenticate non appena terminato il contagio.
Vorrei semplicemente riproporre alla lettura di tutti questo testo di Fr. Carlo Carretto perchè mi pare particolarmente attuale vista la situazione ecclesiale che stiamo attraversando
Sono cresciuto alla scuola del cardinal Martini (di cui oggi ricorre il 40esimo di ingresso in diocesi di Milano) e così la Parola è diventata, insieme al silenzio, parte fondamentale del mio camminare cristiano.
Nel cambiamento d'epoca in cui siamo immersi, la sfida per la catechesi di Iniziazione cristiana (e non solo) è continuare a cercare, per approssimazioni successive, di raccontare il Vangelo nel modo più affascinante possibile a chi incrocia le nostre strade.
Cambiano le famiglie e i contesti, cambiano i bambini, aumentano le fatiche della catechista che si chiede: qual è la strada migliore per accompagnare i bambini nella fede?
Fatti e parole di questi dodici mesi per un Te Deum collettivo
Cosa succede se provi a portare alla messa di Natale un bambino di un anno e mezzo? Succede che a metà messa devi uscire a causa delle sue urla! Ma forse dovrebbe uscire anche l'annuncio del Natale...
A Roma, sabato 7 dicembre, il primo incontro pubblico della “Rete sulla via del silenzio”
Si può parlare di santità, a catechismo, come orizzonte possibile anche per la vita quotidiana di un bambino di nove anni. Senza lasciarsi intrappolare dal “problema Halloween”.
Chi ascolta il vicino nelle sale di aspetto, chi offre ospitalità agli amici, chi anima le serate quando la conversazione in famiglia langue, chi fa da tramite tra condomini che non si parlano: non sono questi i tanti ministeri complicati che si esercitano tra casa e lavoro?
Negli anni ho visto 'cestinare' numerosi percorsi di pastorale giovanile in nome di un sentimentalismo che in realtà non credo corrisponda al “cuore” di cui parlano il Papa e il suo Vicario: perché sembra sempre che la Chiesa, confondendo intellettualismo con intelligenza, tema le persone competenti?
Bisogna conoscere il cuore degli uomini - diceva Paolo VI - per annunciare il cuore di Dio
Un invito a parlare ai genitori, una situazione poco favorevole e una storia che, in forme sempre diverse, si ripete. Troppo spesso.
Nel marasma di parole che affollano la quotidianità, rischia di rimanere sepolta anche la Parola di Dio. Provocare la riflessione, suscitare domande è una sfida a più dimensioni, che in diverso modo, come Chiesa, stiamo imparando ad affrontare.
In un tempo in cui i sacerdoti vanno diminuendo e in cui da decenni si parla di «corresponsabilità» dei laici, quale passaggio simbolico ma reale sarebbe distribuire le chiavi della chiesa a un numero maggiore di fedeli?
Lo steccato è sempre aperto come a dire che quello spazio sacro fra le conifere è lì, disponibile per tutti. Anche per chi è in ricerca o viene da altre fedi.
esiste uno spazio per dirsi le cose come vanno e come stanno? Potrebbe essere lo spazio della parresia, del parlarsi con il cuore in mano, con il fuoco della passione
Sarebbe utilissimo rivedere l'approccio ai giovani, tenendo presente che l' educazione all'affettività è un dato importantissimo del percorso di maturazione umana e spirituale dei pochi giovani che dopo gli anni del catechismo restano nell'ambiente ecclesiale
Cattolici, musulmani e ortodossi, in famiglia. Sapori, suoni e colori diversi, anche sulla pelle. Il gusto di stare insieme.
Mi sono sentita parte di qualcosa di bello: ho intuito l'azione ancora presente di una fede semplice, e viva
Vorrei mettere tutti i nostri bambini nel presepe vicino a Gesù, con l'augurio e la preghiera che crescano insieme. Sarà un'esperienza gioiosa, ogni tanto costerà fatica, ma se diventeranno amici fin da piccoli, Gesù non mancherà di farsi trovare.
Metti un gruppo di catechisti a lavorare sulle Beatitudini. E a chiedersi quale sia davvero il «risultato» del proprio lavoro
Mi sono allontanata rimasticando questa immagine: il povero sul lato sinistro della soglia che fa la carità alla povera sul lato destro
Persino nelle comunità più "aperte", dove si pratica l'accoglienza e si stimola il dialogo, si fatica ad accettare di discutere degli abusi sessuali del clero. Eppure è un tema che colpisce nel profondo il corpo della Chiesa
In Australia la diocesi con la minore incidenza di abusi è quella di Adelaide, è all'avanguardia nella nomina di donne - laiche e religiose - come vicarie episcopali e quindi con autorità anche sopra i sacerdoti. Sarà un caso?
Imparare a pensare al sacerdote come pienamente uomo, perché nel nostro modo di pensare ai preti spesso li trattiamo come se fossero altro da noi. Cadute comprese.
Il paragrafo più attuale dell'Humanae Vitae è il 7,in cui si parla delle caratteristiche dell'amore coniugale: pienamente umano, atto di volontà, una forma di amicizia, basato sul dono, fedele. E anche fecondo. Il resto non è così essenziale.
Ai sacerdoti serve più fiducia nei loro fedeli, ai laici più coraggio di assumersi responsabilità. A tutti servirebbero comunità che sappiano pregare ed essere accoglienti per davvero
Com'è andata? Che cosa mettere in cantiere? Il confronto come buona occasione per approfondire la prospettiva di papa Francesco che chiede di valorizzare i processi, senza eccessiva preoccupazione per i risultati immediati
Su alcuni spunti emersi dalla fase di ascolto nelle parrocchie lanciata dal papa Francesco e presentata durante il recente convegno diocesano
Io colgo fermento, maggior propensione a dire e a dirsi, voci ancora timide, tentativi accennati... È come se soffiasse un leggero vento di primavera, che scompiglia i capelli: e mi mette allegria.
Accompagnare i mutamenti cercando risposte adeguate: questo dovrebbe segnare il dibattito intraecclesiale oggi. Però mi spaventano i silenzi di chi aspetta e tace, non contribuendo al cambiamento.
Alla scoperta di un percorso che mostra come chi ha il coraggio di approfondire bene sia la teologia che la psicologia, non corre il rischio di contaminazioni pericolose
Credo, non credo, forse credo: emergono tutte le posizioni, e tutte si confrontano con franchezza, in un clima di ascolto ben oltre il tempo massimo
«Entro in chiesa col secondo gruppetto e c'è Igor, che come sempre non sta fermo un momento: lo guardo e lui, con gli occhi spalancati, mi consegna una domanda»
Cosa c'è di davvero interessante e nuovo nel gesto di Papa Francesco? Che il matrimonio non è una conquista, ma un dono che ti raggiunge in un modo inaspettato e rende eterno il desiderio della tua fragile umanità.
Può un luogo, di per sé, agganciare il fondo di una persona? Per quali vie? E ancora, che cosa è realmente quel nostro "fondo", quella assoluta profondità interiore, quella pietra viva che tutti abbiamo?
La lettera con cui una mamma e un papà spiegano a loro figlio il motivo per cui hanno scelto di battezzarlo da bambino.
Rileggendo il discorso del Papa al FIAC, in occasione dei 150 anni dell'Azione Cattolica, per lasciarsi provocare fino in fondo dalla dirompenza delle parole di Francesco.
Qualche riflessione su quello che accade nelle nostre parrocchie a partire da una vignetta che elenca i sintomi di un ambiente lavorativo tossico.
In un incontro promosso dall’Azione Cattolica di Milano si è provato a rispondere a questa domanda, nella consapevolezza che non esistono ricette preconfezionate, ma che è ancora possibile educare un adolescente alla fede.
Permettici di tornare ad inginocchiarci per renderti grazie, perché oggi tu ci hai messo in ginocchio oltre ogni nostro volere