La conversione è il “sì” totale di chi consegna la propria esistenza al Vangelo, rispondendo liberamente a Cristo
Dio è gioia e vuole la nostra gioia. Non ci comanda niente che non sia a favore della nostra felicità.
La semplicità è sinonimo di schiettezza e indice di unità interiore.
Un’escursione in una valle dalla storia dolorosa per conflitti tra cristiani e i segni di speranza e unità quotidiana che oggi ci sono
Nei giorni in cui Suor Jeannine Gramick ci racconta della lettera di Papa Francesco per i suoi 50 anni di ministero LGBT è importante segnalare il libro di Antonio De Caro "La violenza non appartiene a Dio"
Nel volume “Il velo del silenzio”, Salvatore Cernuzio, giornalista di Radio Vaticana /Vaticannews, ha raccolto undici testimonianze anonime di religiose, o ex-religiose, vittime di abusi di potere e di coscienza e spesso costrette ad abbandonare il velo o la propria comunità
Quale posto hanno le persone con disabilità nella Chiesa, soprattutto in questo tempo sinodale? Le parole del Papa vogliono ricordarcelo...
La creatività e la fedeltà allo Spirito Santo cosa ci può suggerire per costruire una forma di gestione del potere ecclesiale adeguata al modo con cui oggi i vangeli possono essere accolti?
A parte alcune meritorie iniziative locali, ‘il cammino sinodale’ stenta a giungere nel quotidiano delle comunità cristiane italiane: bisogna pensare altro, per non perdere l’occasione.
La storia di Anna Negri Valvo, nell’oblazione di vita secondo l’amore.
Ricordati che tu per Dio sei il numero uno. Ogni persona lo sia per te.
Ognuno di noi ha bisogno dell’altro e anche la debolezza, se vissuta insieme, può diventare una forza che migliora il mondo...
È la debolezza di Dio, quando Dio perdona, dimentica.
Un respiro d'attualità accomuna le 72 storie raccolte da Luigi Accattoli e Ciro Fusco nel loro prezioso libro
Affinché possa instaurarsi un sistema di questo tipo è necessario che, sia i delinquenti che i conniventi, condividano l’impostazione di base del rapporto tra fede, equilibrio personale e sessualità
Per gentile concessione dell'autore, pubblichiamo dal libro "Bose. La traccia del vangelo" un estratto molto utile per questo tempo sinodale
Alla base dell’umiltà c’è la conoscenza di se stessi. Non c’è vera maturità umana che noi possiamo raggiungere se non abbiamo raggiunto la conoscenza di noi stessi
Buone storie di vicinanza e accoglienza nel tempo della pandemia...
Sono convinto che il sinodo dovrebbe porsi la domanda se e quanto esistano davvero delle comunità cristiane.
Il terrificante rapporto sugli abusi sessuali del clero d'Oltralpe non si può risolvere con la solita logica delle «mele marce»: c'è qualcosa che va cambiato nei nostri modi di essere Chiesa.
Tutto dipende dal se, come, quando, e perché si può fare una proposta di fede. Perciò scordiamoci ricette buone per tutti.
Dialogando con i gesuiti slovacchi, Francesco ha parlato della tentazione e dell'ideologia del "tornare indietro". Dobbiamo forse ammettere che è una tentazione che vivono il singolo fedele, le comunità, la Chiesa tutta...
Credo sarebbe il primo tema di cui il sinodo dovrebbe occuparsi, con gravissima urgenza, fino a ripensare daccapo la loro formazione, soprattutto umana.
Dio ha fede nell’uomo. Non crede in noi a tratti o soltanto se diamo buona prova di noi stessi, ma ha una fiducia ininterrotta e incondizionata
Nella serie “The Big Bang Theory” uno dei protagonisti, Sheldon Cooper, occupa sempre un proprio posto fisso sul divano di casa, e nessuno può sedersi lì: che sia anche una tendenza nelle nostre parrocchie?
Viene spontaneo paragonare la nostra vita claustrale alla loro vita.
C’è un disagio crescente, anche se non manifesto, non solo tra i laici ma anche tra i sacerdoti che vivono con dedizione la parrocchia, di cui vedono tutti i limiti; ma non sembra che essi trovino ascolto reale tra i vescovi.
La graduale scomparsa dei "campiscuola" parrocchiali sembra essere legata, in certi contesti ecclesiali, alla difficoltà di conciliare cattolicesimo e libertà...
Il sinodo deve nascere dal basso. Una parola per nulla praticata nella Chiesa.
La vacanza è il tempo per ricaricarci e per mettere ordine nella nostra vita, spesso troppo caotica
Ancora oggi moltissimi chiedono il funerale religioso: accompagnare il momento del lutto, pensando a ‘catechisti del congedo’, a cui affidare anche dei momenti liturgici, potrebbe valorizzare carismi e ministeri, aiutando a ripensare la parrocchia oltre la figura del sacerdote.
La vocazione e missione dei cristiani non è altro che questa: essere semplicemente, unicamente e profondamente innamorati di dio. Il resto viene da sé.
Nel giorno del "Compleanno di San Giovanni Bosco" visitiamo Valdocco, dove è nato il primo Oratorio, dove Maria Ausiliatrice "ha fatto tutto", in cui i Salesiani continuano ad accogliere.
Chiara d’Assisi fu la prima donna, nella storia della Chiesa, che scrisse una Regola o “Forma di vita” per delle donne.
Perché la Chiesa italiana su alcune questioni interviene, anche con forza, mentre su altre sembra trincerarsi dietro l'ennesimo «non possiamo»?
Il modello di formazione dei futuri preti è diretta conseguenza del modello di Chiesa che abbiamo in testa
Non rinunciamo alla nostra “fortezza” e non confondiamola con altri atteggiamenti che non ci si addicono
La necessità di abolire i seminari e di trovare altre vie per la formazione dei preti nasce dal cambiamento epocale in cui siamo e dalla necessità di una nuova evangelizzazione
Chi non sa amare, non sa neppure ringraziare. Chi non si apre per accogliere i fratelli, non sarà mai capace di riconoscere ciò che sono e ciò che fanno.
In occasione della festa della Patrona di Palermo Santa Rosalia, l’Arcivescovo Corrado Lorefice ci ha invitato a “salire in alto” per celebrare con l’altro, spesso sofferente, il “sacramento dell’amicizia” e rinnovare la società a partire da relazioni sempre più umane.
Su una bella esperienza sinodale, vissuta durante la settimana residenziale di aggiornamento per i ministri ordinati della diocesi di Vicenza
Affiniamo il nostro udito interiore per imparare a riconoscere le visite dello Spirito Santo
È tempo che i laici rivedano le tante aspettative di cui spesso rivestono la figura del prete, per un più equilibrato, umano e armonico vivere cristiano.
Anche la celebrazione delle cresime per adulti può essere l'occasione di fare esperienza di un senso di pienezza che costiuisce un assaggio dell'eternità
Allo stesso modo con cui si celebra, si crede e si vive.
Una sera, in un cortile di un grande palazzo, un parroco e sei fedeli, di diverse lingue e nazionalità, pregano il rosario... e si intravede la bellezza della fede di oggi
Nei giorni in cui anche Ursula von der Leyen cita don Milani è bene ricordare uno dei suoi frutti, l’esperienza di Francesco Gesualdi e del Centro Nuovo Modello di Sviluppo.
A quattro anni dal Giubileo del 2025 - e in vista di un processo sinodale italiano - facciamo tesoro di un’esperienza preziosa che ci pone una serie di domande.
Inizia oggi, per volontà del Papa, una 'maratona' di preghiera per la cessazione della pandemia, voluta da Papa Francesco.
In vista dell’estate e della ripresa a settembre, sarebbe bello che ogni comunità trovasse il modo di fare discernimento e compiere un passo concreto, per raccogliere quanto la pandemia ha rivelato riguardo alla vita delle nostre parrocchie, anche in vista di un Sinodo italiano.
Una domenica in parrocchia o un rosario per sottolineare il ritorno alla vita comune meno condizionata. Alcune ideuzze
A quasi trent'anni dalla morte di don Tonino Bello, è ancora significativo ascoltare la voce di chi lo ha visto e ascoltato da vicino
Sant’Agostino intrepreta il “campo” dove si trova il tesoro nascosto, come il nostro cuore.
La Via Crucis dei bambini ha suscitato commenti di tono diverso, alcuni piuttosto critici. Eppure Francesco ha mostrato come sia possibile mettersi in ascolto dei piccoli, facendone i nostri maestri. Con un'appendice sulla questione del catechismo e della trasmissione della fede.
Un lutto, la tristezza, la fede, la vicinanza di qualcuno, i bambini che salutano il nonno, la morte come parte della vita.
Nel 41° anniversario dell’assassinio dell’arcivescovo di San Salvador Oscar Romero e nel 38° di quello della presidente della Commissione per i diritti umani Marianella Garcìa Villas è ancora giusto ricordare il sacrificio della loro vita per il proprio popolo.