Il Parkinson del vescovo ex cathedra

Il videomessaggio di mons. Karl Golser a Bolzano che annuncia la sua malattia riesce a raccontare la dignità più di tanti proclami
19 Novembre 2010

“Soffro di una sindrome rara e atipica di Parkinson che porta a difficoltà nel parlare e nei movimenti. Ho già iniziato le terapie sotto controllo medico”. La diagnosi, attesa con trepidazione dai fedeli altoatesini che lo vedevano da tempo indebolito, mons. Karl Golser ha voluto darla in un videomessaggio con la sua stessa voce, visibilmente più incerta rispetto a quella stentorea di appena un anno e mezzo fa, quando cominciò il suo promettente episcopato a Bolzano-Bressanone nella scia di mons. Egger.
Ma in questa scelta di “metterci la faccia”, anche se pallida, per affidare l’annuncio della sua malattia a poche frasi essenziali ed affettuose, Karl Golser offre un contributo forte ed esemplare alla “controreazione” ai lunghi elenchi “eutanasici” telediscussi in questi stessi giorni dopo la trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano.
Ovvero, dimostra che un cristiano non solo “esalta” o “proclama” il valore intangibile della dignità della vita pure nella fragilità, ma lo testimonia direttamente (il vescovo si è espresso in prima persona, guardando negli occhi i suoi ascoltatori) impegnandosi a tenerlo alto finché gli sarà possibile: “Continuerò il mio servizio come Vescovo con gioia e responsabilità”, assicura Golser, promettendo da malato docile di “ridurre gli impegni” e invitando i suoi operatori “a proseguire la collaborazione”.
Insomma, questo Parkinson manifestatosi a sorpresa con alcuni malori estivi, diagnosticato a Merano e Innsbruck ed ora partecipato urbi et orbi nella rete, vuole affrontarlo con affidamento al Padre e richiesta di preghiera: “Da parte mia includo tutte le persone della nostra Diocesi nella mia preghiera, soprattutto i malati e i sofferenti”, tiene a precisare in conclusione il teologo moralista, esperto nei temi ambientali ma anche della dignità umana. Non ha parlato ex cathedra, ma ha scelto di sedersi al suo banco di lavoro, quella scrivania di Curia sulla quale appaiono nel video anche la Bibbia e una statuetta del beato ladino Freinademetz.
Con questo video messaggio, meritevole – perchè no? – di molte visualizzazioni su you tube, ha rispettato la promessa del suo vicario generale Matzneller.  Esattamente un mese fa, egli aveva garantito sulle condizioni di salute del pastore quella “massima trasparenza” che la Chiesa di Bolzano-Bressanone ha assicurato in modo coraggioso nella gestione degli abusi sessuali con segnalazioni raccolte all’indirizzo www.ecclesiabz.com. In questo stesso sito diocesano da ieri possiamo incontrare il volto paterno e sofferente di Golser (guida etica, fra l’altro, per molti operatori della comunicazione sociale) pronto a continuare il suo magistero episcopale dalla cattedra di una malattia progressivamente invalidante

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