Brindisi di fine anno con VinoNuovo

Fatti e parole di questi dodici mesi per un Te Deum collettivo
31 Dicembre 2019

Quest’ultimo post da “staccare” dal calendario 2019 di VinoNuovo recupera alcuni volti e alcuni nomi da richiamare al brindisi di fine anno. Molte altre parole (come un benvenuto o un addio) o altre gesti (come un abbraccio o una mano tesa) entreranno invece nel bilancio personale o/e familiare. E tutto va nel Te Deum collettivo.
Gennaio aveva preso il volo con i giovani diretti a Panama per la GMG, due mesi dopo planavano le riflessioni post sinodali con la  lettera Christus Vivit; uno “sguardo in avanti”  con qualche incertezza segnalata nei tre commenti di vinonuovo.
In  gennaio registriamo la fatica ecumenica, ma in febbraio arriva dal dialogo interreligioso il documento di Abu Dhabi (il titolo parla di “fratellanza umana”, ma tutti lo ricordano), pesante sia per le parole scelte che per le firme di cattolici e mussulmani.
Con un grazie “impegnativo” a Greta (e ai giovani come lei) si apre il mese di marzo in cui le donne sono protagoniste anche della prima delle cinque nostre viae crucis,  in particolare quelle perseguitate nel mondo.
Scoppiano in aprile all’improvviso a Parigi le fiamme che divorano le guglie di Notre Dame (nella foto) a lanciare  l’immagine 2019 più cliccata, ma su questo blog s’invita ad andare oltre l’emozione ricordando che “Ciò che viene da Dio ha un fine, ciò che viene dall’uomo ha una fine!”.
Maggio segna al voto europeo la vittoria di Salvini e qui si esprime preoccupazione “per i cattolici che si sono lasciati afferrare dal rancore e si sono prostrati ai suoi piedi”, ma anche per la (carente) formazione dei cattolici alla politica e le spaccature (politiche) dentro le comunità cristiane.
Fra i personaggi che ci hanno lasciato nel 2019, a giugno ricordiamo la badessa Anna Maria Canopi, voce dal silenzio del monastero dell’isola di San Giulio;  a luglio vinonuovo saluta Andrea Camilleri, mettendo in evidenza la sua cura delle relazioni.
Nel mese di agosto le scosse del sistema politico italiano interrogano anche lo stile (e le parole) della politica, mentre l’Assunta rilancia riflessioni mariane nel ricordo di don Tonino Bello.
Fin dalla vigilia a fine settembre ci chiediamo perché “fa tanta paura il Sinodo sull’Amazzonia?”; ne accompagniamo gli sviluppi non ancora (speriamo) esauriti, anche se in ottobre il mese  straordinario di ottobre ci fa evidenziare alcune “confusioni missionarie”.
Novembre con la Giornata mondiale orienta anche i nostri commenti sull’opzione dei poveri, sempre alla ricerca di autenticità evangelica.
A dicembre, infine, l’Admirabile signum indicato da Greccio ci riconduce alla Betlemme in miniatura, tema “nostro” del primo mese 2019; fra i tanti presepi appare anche quello “coatto” di una rubrica fantaecclesiale evidentemente non troppo “fanta”. Tra gli appuntamenti fissi di questo blog collettivo  quest’anno anche le domande sul Vangelo della domenica, i confronti con la letteratura, le robe di Robe, gli spazi aperti ai giovani, per non dire di snodi ricorrenti come il silenzio, il celibato dei preti, la devozione popolare e la questione femminile.
Forse l’effervescenza di queste “bollicine” di vinonuovo 2019 viene a galla già dall’indice dei temi mensili, tutti a confronto pure incrociato: le omelie, la penitenza quaresimale, la preparazione al matrimonio, i luoghi dello Spirito, il “green” e la Chiesa, tra “progetto culturale e realtà”…. Un’ abbondanza di cui ringraziare in modo collettivo o (forse) già comunitario. E aprirsi così al 2020, che sarà il decimo giro per i dodici mesi con Vinonuovo.

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