Un corpo che si mette in gioco

«Toccatemi e guardate: un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho»
15 Aprile 2018

III domenica di Pasqua: Lc 24,35-48

COSTANTE UOMO (Fausto Melotti, 1936, Milano, Fondazione Fausto Melotti)

 

Chissà che lo scultore, prima di scavare quella mano, guardando il suo uomo ridotto all’essenziale, non abbia pensato: «Quanto somiglia a un manichino!». E magari si sia posto la domanda: «Riuscirà un simbolo, semplificato al massimo, a dire qualcosa di sé, del proprio significato?».

Chissà che non sia stato quello il momento in cui l’artista ha intuito il limite della metafisica: il non tenere in nessun conto la storia. E si sia deciso a imprimere sulla scultura una sorta di marchiatura a fuoco, non a forma di ferita ma di gesto d’amore ricevuto. Se l’uomo – si sarà detto Melotti – resta capace di conservare, oltre alla vita avuta in dono, il calore di un incontro, può perdere la freddezza del manichino ed è persino in grado di accendere al bene qualcuno.

È ovvio come tutto ciò sia solo nei nostri sogni. Però potrebbe essere verosimile, in un artista che nei primi anni ’30 aveva realizzato non pochi episodi evangelici: in particolare una Cena in Emmaus e un’originalissima Pietà, in cui la Vergine – anziché deporre il corpo morto del figlio – sembra volerlo innalzare, prefigurandolo risorto.

Con questo corpo – e col nostro corpo – abbiamo a che fare oggi. Invece di confinarli nelle immagini, consideriamo come i corpi possano essere messi a disposizione. In vista di azioni da compiere per gli altri e assieme agli altri. A Emmaus, il corpo del Signore ha saputo farsi compagno di strada; ha spiegato con sapienza le Scritture, aprendo gli occhi agli sfiduciati; ha benedetto e condiviso il pane. E, anche dopo Emmaus, non smette di spezzarsi e di donarsi, continuando a insegnare e a dire che l’amore è più forte della morte.

Ricordare di avere una carezza tatuata sul corpo, vuol dire, ad esempio, lasciarci interpellare da chi – come Gesù – ci chiede qualcosa da mangiare…

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I commenti devono essere compresi tra i 60 e i 1000 caratteri. I commenti sono sottoposti a moderazione da parte della redazione che si riserva la facoltà di non pubblicare o rimuovere commenti che utilizzano un linguaggio offensivo, denigratorio o che sono assimilabili a SPAM.

Ho letto la privacy policy e accetto il trattamento dei miei dati personali (GDPR n. 679/2016)