Tentati dal deserto…

Lo “snowado” del Texas, il caso del centro di Saint-Merry, la carne di Cristo in Origene, i 90 anni del cardinal Ruini: questi i fatti di cronaca che, riletti alla luce delle Scritture, ci interrogano sulle tentazioni vissute nei nostri deserti.
22 Febbraio 2021

In un tempo di crisi e frammentazione, difficile da analizzare e per ora impossibile da sintetizzare, la lectio personale delle scritture domenicali, alla luce della cronaca quotidiana, fa risuonare in noi più domande che risposte. Pensiamo perciò sia utile proporvi, con le parole del poeta Rilke, di sostare un attimo in compagnia di queste domande soltanto: «vorrei pregarla di avere pazienza verso tutto ciò che è irrisolto nel suo cuore, e di sforzarsi di provare amore per le domande in sé, come se fossero delle stanze chiuse a chiave, o dei libri scritti in una lingua straniera. Non si affanni, dunque, per ottenere risposte che ancora non possono esserle date, perché non sarebbe in grado di viverle. Ciò che conta è vivere ogni cosa. Viva le Sue domande, adesso. Forse così, un giorno lontano – a poco a poco, senza accorgersene – vivrà già dentro la risposta» (Lettera a un giovane poeta, IV).

 

In Texas una terribile tempesta di neve ha creato un blackout totale lasciando al gelo qualche milione di persone, alcune delle quali sono morte per assideramento, inalazione di monossido di carbonio, malfunzionamento delle apparecchiature salvavita, incidenti vari. Ciò è stato determinato dal fatto che in questo stato la rete elettrica è “autarchica” ed è stata bloccata dallo “snowado” (sembra anche a causa della mancanza di manutenzione degli impianti, conseguenza di un sistema di tariffe al ribasso). I repubblicani hanno accusato «le politiche socialiste del Green New Deal». Ocasio Cortez ha risposto che “il fallimento delle infrastrutture del Texas dipende proprio dal non aver perseguito l’agenda del Green New Deal”. Resta il fatto che “i cambiamenti climatici sono già una realtà e noi non siamo pronti” (Jen Psaki). È vero che Dio ha promesso a Noè che non distruggerà più l’uomo con un diluvio (Genesi 9,11) – o (speriamo) con eventi naturali analoghi – ma, almeno per prudenza, non hanno ragione i rappresentanti  dell’«Associazione Laudato si’» ad appellarsi al neopresidente del consiglio Mario Draghi affinché proceda a quella “conversione ecologica” di cui parla Papa Francesco, prima che “la crisi climatica raggiunga il punto di irreversibilità, con il suo corredo di crisi ambientale, pandemica e sociale”, non avendo paura di “toccare l’impianto economico e finanziario che alimenta la crisi climatica”?

 

L’arcivescovo di Parigi ha chiuso il centro Saint-Merry, esperienza pastorale aperta alle persone ai margini della Chiesa (artisti, migranti, omosessuali, divorziati risposati, ecc.) e dove si sperimenta la corresponsabilità tra preti e laici. A quanto egli scrive, sarebbe “la seconda volta in meno di tre anni che il parroco è costretto a lasciare la sua missione brutalmente davanti alla violenza degli attacchi di cui è stato oggetto…I disaccordi possono esprimersi, ma non giustificano in nessun caso la cattiveria, l’assenza di carità e la volontà di distruggere che si sono manifestate in quei modi nei confronti dei vostri pastori”. Dall’altra parte si ritiene il provvedimento “infondato, eccessivo e brutale”, pur riconoscendo che “possiamo essere dispiaciuti per il fatto che ci sono stati dei comportamenti aggressivi da parte di alcuni”. Prima di prendere questa decisione, l’arcivescovo avrà chiesto al Signore «fammi conoscere le tue vie, / insegnami i tuoi sentieri / guidami nella tua verità e istruiscimi» (Salmo 24,4-5)? Ed i destinatari di tale decisione ricorderanno che «il Signore, / la via giusta addita ai peccatori / guida gli umili secondo giustizia, / insegna ai poveri le sue vie» (Salmo 24,7.9)?

 

Alla luce delle parole di Pietro sul Cristo che «fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito» e ora «asceso al cielo, sta alla destra di Dio, dove angeli, principati e potenze gli sono sottoposti» (1 Pt 3,18.22), come considerare le parole di Origene nella seconda omelia sul Salmo 15 (una delle 29 scoperte nel 2012): «Gesù è il primo a salire in cielo con il suo corpo, ancora segnato dalle ferite della Passione, (…) al punto che le potenze celesti si sono stupite non avendo mai visto uno spettacolo siffatto: una carne che ascende in cielo»?

 

Nell’intervista con Aldo Cazzullo (sul Corriere della Sera del 19 febbraio) per i 90 anni del cardinal Ruini, scopriamo che anche il noto porporato ha vissuto alcune forti tentazioni durante il suo sacerdozio (Marco 1,12-13). La prima riguarda la vita affettiva: «sono stato attratto fortemente da alcune donne, ma ho sempre cercato di resistere e, pur soffrendo, ci sono riuscito, con l’aiuto decisivo del Signore». La seconda tocca un punto fondamentale della fede, se non lo stesso Dio: «Non possiamo immaginare l’Aldilà, perché non ne abbiamo esperienza e più radicalmente perché l’Aldilà è Dio stesso…Per la fede, la resurrezione dei corpi è qualcosa di assolutamente reale, ma non di “fisico”…Su questa, come su altre verità della fede, ho sempre avuto delle tentazioni, dalle quali il Signore in questi ultimi mesi spero che mi stia liberando». Queste esperienze di tentazione, però, sembra che non gli abbiamo fatto cambiare idea circa la necessità, «nell’evangelizzazione» (Mc 1,15), di «prendere posizioni chiare, coraggiose e realistiche sui problemi che interessano alla gente» (come quella relativa al funerale di Welby), nonostante abbia riconosciuto in questa «direzione di marcia, (…) di aver avuto la mano troppo pesante con chi si opponeva» …

 

Una risposta a “Tentati dal deserto…”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    A me sembra che siamo più tentati a vedere prove di santità più negli altri che pensare o credere di poterle nel realizzare in proprio. Credere come secondo Gesù Cristo sembra impossibile da realizzare, a nostro giudizio, forse si ha una idea di essere impraticabile alle possibilità umane, considerando le nostre forze limitate, Mentre Cristo e’di moltissimo più alto, legge più in profondità quanto ci è costato o trascurato.vivere a seguirlo. Questo dovrebbe incoraggiarci alla fiducia, anche per una Fede altilenante, normale, umana, che come luce di candela ora manda sprazzi alti o è mobile a seconda dell’aria che spira. Credo che più che misurare esempi sia saggio andare avanti cercando nel quotidiano come mantenerci possibilmente costanti ad agire secondo quella Parola.,se per Cristo basta anche un bicchier d’acqua dato a chi ne ha bisogno

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