"Vangeli festivi nell'arte" è il libro che propone di leggere il vangelo di ogni domenica attraverso un'opera. Per decentrare il nostro punto di vista
Proviamo a stare sulle domande scomode del nostro tempo, ritrovando le ragioni di una fedeltà alla terra e all’umanità, secondo l’esempio del Dio-con-noi
«La vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele». Dio è sempre con noi
Riscoprire in tempo di Avvento un luogo (forse) un po’ accantonato nella nostra relazione col Signore...
Gioite perché il regno di Dio è più vicino ora di quando diventaste credenti
“Mi chiamasti, diffondesti la tua fragranza, e respirai, mi toccasti, e anelo verso di te” (S. Agostino). Una lectio sulla bellezza, a partire da Maria.
Il richiamo del figlio di Adamo alla conversione, affinché ogni uomo e popolo si aprano alla nuova vita in Cristo
«Come furono i giorni di Noè»: l’attesa come tempo generativo e tempo quotidiano
La regalità di Cristo: i re della terra chiedono di sacrificarsi, il re generoso si sacrifica per la salvezza
La speranza del bene, nella fiducia dell’amore del Padre.
La provvisorietà di quanto si realizza sulla scena del mondo. La rinuncia a imporre sempre la propria cifra. Interrogativi e pensieri in libertà, suscitati da un dettaglio del Giudizio Universale di Giotto
La Parola di oggi ci ricorda che il nostro Dio è un 'Dio di vita'
«L’amore vince tutto, anche noi cediamo all’amore» (Bucoliche X, 69): Zaccheo e l'amore che vince
La giustizia come giustificazione e misericordia
Custodire la fede, sapendo che si può anche esaurire, e annodare fede e giustizia: sono questi i due inviti che oggi sentiamo dalla Parola — che ci portano anche a Jan Patočka e Simone Weil.
Da umanissimi desideri al gratuito: forse è questo che dà gusto alla vita e ottiene salvezza.
"Mica spero che ci metta lui a tavola, ma almeno tener conto della fatica che facciamo tutti i giorni…"
Di briciole, pur da un banchetto così lauto e quotidiano, non ne cadono, neanche accidentalmente.
L’amministratore disonesto è un figlio delle tenebre, certo, ma in questa sua capacità è un esempio per i figli della luce
Manca una diffusa consuetudine con la Parola di Dio nella vita delle comunità. Un’urgenza che anche il Sinodo ha rilevato
Proviamo a usare tre aggettivi come filtro per leggere la Parola di oggi e vedere la straordinaria misericordia di Dio all'opera.
Chiediamoci dunque oggi se quell’uomo della torre o quel re possiamo essere anche noi, quando entriamo nell’ascolto profondo del nostro corpo, che ci mette in un contatto pieno di noi stessi e della realtà circostante.
E’ un disorientamento totale, una sorta di ribaltamento di scenografia spesso difficile da reggere, ma il Signore stesso non ci lascia soli.
Gli occhi esprimono quello che abbiamo nel cuore. Nella Scrittura troviamo un singolare legame tra cuore e volto.
Piccole tracce, piccole possibilità… criticabili, migliorabili, completabili… ma insomma da qualche parte dovremo pure iniziare.
Questa è l’ottica angusta dell’uomo di sempre, che per essere trasformata ha bisogno di passare per la porta stretta della rinuncia al proprio punto di vista.
Per continuare la riflessione sulla Messa: qualche proposta...
Proviamo a scendere nel concreto e ragionare (assieme magari!) ad alta voce su ipotesi possibili per la celebrazione eucaristica.
La Messa oggi, la comunità, la preghiera, lo stupore, la resurrezione di Cristo: l'intervento di un sacerdote su una questione attuale
Thomas Merton parla di “uomini ardenti”, definendo così tutti coloro che hanno sperimentato il dono di essere condotti nella profonda solitudine di seguire Gesù fino in fondo
Dobbiamo riconoscere che ci sono almeno tre elementi, che diamo per scontati, rispetto alla messa, ma che scontati non sono più
Dopo il tormentone estivo della celebrazione in acqua e a partire dalla Lettera "Desiderio Desideravi" come saranno le nostre ordinarie celebrazioni?
L' attesa dipende fondamentalmente da dove si trova il tesoro di chi sta aspettando.
Nulla, nella fede cristiana, si dà senza che sia incarnato, cioè senza che sia vissuto realmente da quella comunità, in quel momento, in quelle condizioni.
Dio ci invita a riposizionare il tempo personale nel tempo della storia universale, a contare i propri giorni per avere un cuore saggio.
Questo episodio diventa importante per riflettere sul senso e il valore delle celebrazioni ecclesiali.
Oggi si apre uno scenario, direi quasi da capogiro, su qualunque esperienza negativa o ferita che possiamo vivere riguardo al nostro rapporto col paterno
Nel gioco di capire quali sguardi abbiano i vari personaggi, leggendo tra bisogno e desiderio.
Quante volte ci capita di provare la dolcezza del “fare misericordia”?
S. Agostino, forse dopo anni di riflessione, arriva ad una conclusione che gli (e ci) semplifica la vita: “Ama e fa’ ciò che vuoi!”
Riusciamo ad averla questa umiltà di interscambiare i ruoli? Forse solo così non ci impadroniremo del ruolo di “inviati”.
Superare i veti incrociati, aprirsi con fatica e mettersi nella sequela radicale del Nazareno
Tra 'Corpus Domini' e festa del 'Sacro Cuore': cosa dicono a noi, oggi, queste feste?
Non solo siamo ciò che mangiamo, ma come mangiamo rivela come siamo, anche sul piano spirituale.
Il mistero trinitario ricorda che la fede, come l’amore, non è fissità, ma ricerca continua. E persino 'gioco'.
La festa della Pentecoste ci ricorda che la missione della Chiesa è annunciare l'Amore. E che lo Spirito ce ne rende capaci
Gli apostoli alla Resurrezione non avevano assistito, all'ascensione sì. Ora sono pronti per la missione
In uno dei discorsi dell'addio, dopo l'ultima Cena, Gesù fa tre doni agli apostoli, per vincere la paura
Ci impegna e fonda la nostra identità, come persone e come comunità di credenti
Perché il processo di creazione delle tradizioni dei riti celebrativi deve essere considerato chiuso?
"Le pecore ascoltano la mia voce e io le conosco". Si basa su questo reciproco legame una fede che può rassicurare e consolare
Il racconto della seconda pesca miracolosa ci ricorda che Gesù non cerca, per guidare il gregge, un uomo perfetto, ma un uomo che sappia amare
Suggestioni dal brano di Giovanni, in cui l'apostolo incredulo non è poi così incredulo
A partire dal Vangelo e da alcune suggestioni di Ermes Ronchi, una narrazione pasquale
In un tempo nuovamente critico comincia oggi il triduo pasquale, nella speranza che possa insegnarci ancora una volta a compiere slanci imprevedibili e fuori da ogni calcolo...
Un passaggio del racconto della Passione per aprire lo sguardo alla speranza, anche nei giorni più difficili