Le domande di chi viene corretto

La questione ecologica, Matteo Salvini e il Covid 19, i profughi eritrei e la tragedia di Crotone, il Forum Ambrosetti, la pedofilia nella Chiesa, i cattolici repubblicani e democratici: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture, a loro volta illuminate da essi.
6 Settembre 2020

In un tempo di crisi e frammentazione, difficile da analizzare e per ora impossibile da sintetizzare, la lectio personale delle scritture domenicali, alla luce della cronaca quotidiana, fa risuonare in noi più domande che risposte. Pensiamo perciò sia utile proporvi, con le parole del poeta Rilke, di sostare un attimo in compagnia di queste domande soltanto: «vorrei pregarla di avere pazienza verso tutto ciò che è irrisolto nel suo cuore, e di sforzarsi di provare amore per le domande in sé, come se fossero delle stanze chiuse a chiave, o dei libri scritti in una lingua straniera. Non si affanni, dunque, per ottenere risposte che ancora non possono esserle date, perché non sarebbe in grado di viverle. Ciò che conta è vivere ogni cosa. Viva le Sue domande, adesso. Forse così, un giorno lontano – a poco a poco, senza accorgersene – vivrà già dentro la risposta» (Lettera a un giovane poeta, IV).

 

1^ LETTURA – Mi fu rivolta questa parola del Signore: «O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato» (Ez 33,1.7-9).

GILBERTO: «Nel corso della campagna elettorale in atto Salvini è stato ripreso da un’oncologa, la dottoressa Lucia Tanganelli, perché non indossava la mascherina in giro per il mercato di Forte dei Marmi, in una evidente condizione di assembramento. Di rimando Salvini le ha detto: “Si autoassembri lei!”. Non ci viene raccontato cosa abbia fatto la dottoressa a questo punto. Potremmo, però, ricordarci che la parola correggere significa “reggere insieme”, portare assieme la fatica dell’errore?».

SERGIO: «Il 1° settembre i cattolici hanno celebrato la giornata per la custodia del creato (GN 2,15). In quei giorni l’autostrada del Brennero è stata chiusa per l’esondazione dell’Adige, una violenta tromba d’aria ha colpito Verona, delle piogge eccezionali hanno provocato allagamenti e vittime in Toscana (come Jannat e Malak nel campeggio di Marina di Massa), un incendio ha devastato la riserva dello Zingaro. Perciò le sentinelle dell’ambiente, in nome di Dio o della Natura, continuano ad avvertirci del fatto che la creazione soffre (Rm 8,22) e che questi fenomeni naturali e le loro conseguenze mortali sono imputabili anche alla condotta (dolosa o colposa) degli esseri umani. Come credenti, facciamo il possibile per eseguire la volontà di Dio e convertire la nostra condotta anche in ambito ecologico?»

 

SALMO – Venite, cantiamo al Signore, / acclamiamo la roccia della nostra salvezza. / Accostiamoci a lui per rendergli grazie, / a lui acclamiamo con canti di gioia. / Entrate: prostràti, adoriamo, / in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. / È lui il nostro Dio / e noi il popolo del suo pascolo, / il gregge che egli conduce. / Se ascoltaste oggi la sua voce! / «Non indurite il cuore come a Merìba, / come nel giorno di Massa nel deserto, / dove mi tentarono i vostri padri: / mi misero alla prova / pur avendo visto le mie opere (94).

SERGIO: «Cinque eritrei respinti in Libia nel luglio del 2009 ora possono rientrare in Italia grazie alla sentenza emessa dal tribunale civile di Roma il 28 novembre 2019. Questo provvedimento ha riconosciuto la negazione del diritto a «presentare la domanda di protezione internazionale», oltre al risarcimento dei danni materiali. Esultano di gioia l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, Amnesty International e la Conferenza episcopale italiana. Per chi all’epoca respinse i profughi (e per chi ancora oggi vorrebbe respingerli), non bisogna ripetere il verso del salmo che supplica l’uomo di non indurire il proprio cuore e di ascoltare la voce di Dio?».

GILBERTO: «Sul sito WHO Coronavirus Disease è possibile vedere come le curve assolute e tendenziali della pandemia non accennino per nulla a scendere, a livello mondiale. Francesco, nella sua preghiera per la fine della pandemia diceva: “Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato”. Continuiamo ad indurire il cuore, come se la vita debba proseguire senza alcun cambiamento?».

 

2^ LETTURA – Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità (Rm 13,8-10).

GILBERTO: «Al forum Ambrosetti, incontro internazionale annuale del ghota dell’economia e della finanza, vige la Chatham House Rule: in base a tale regola, i partecipanti possono liberamente divulgare le informazioni ricevute senza rivelare l’identità né l’eventuale affiliazione di chi le ha fornite, né degli altri partecipanti. È questo il modo con cui possiamo non essere debitori alla legge, se abbiamo fatto tutto quello che potevamo con amore?».

SERGIO: «Davanti alla spiaggia di Praialonga, sulla costa ionica della Calabria, tra Catanzaro e Isola Capo Rizzuto, una barca con 21 profughi somali e dello Sri Lanka è esplosa, mentre un’imbarcazione della Guardia di Finanza la stava trainando a riva per trasferire i migranti nel centro di accoglienza di Sant’ Anna. Tre morti, un disperso e cinque feriti. Due militari (Antonio Frisella e Maurizio Giunta) sono finiti in ospedale con fratture alle gambe e ustioni mentre cercavano di recuperare i profughi dal mare. Per chi ha assistito alla scena sono eroi, mentre i militari pensano di aver fatto solo il loro dovere. In questo caso – come sembra evidente – hanno adempiuto pienamente alla Legge, amando chi in quel momento era il loro prossimo come o se non più di sé stessi? Oppure, come accusa Il Giornale (31/8), siamo di fronte a un caso di “estremismo dell’accoglienza”, di “presunta solidarietà buonista”, in cui la carità dei militari italiani o delle Ong (la Sea Watch 4, la nave di Banksy, la Louise Michel, la Mare Jonio di Mediterranea e la Open Arms), contrariamente a quanto scrive Paolo in Rm 13,10, fa del male al prossimo perché i trafficanti di profughi, sapendo dell’intervento umanitario, incrementano le partenze di barconi e quindi il numero dei morti affogati?».

 

VANGELO – In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Mt 18,15-20).

SERGIO: «Suor Deirdre “Dede” Byrne, presente alla convention repubblicana in abito nero e velo (perché da venti anni nella congregazione delle Piccole Operaie del Sacro Cuore di Gesù e Maria, dopo essere stata a lungo chirurgo colonnello dell’Esercito), sostiene Donald Trump come “il presidente più pro life che la nostra nazione abbia mai avuto” e la cui “fede nella santità della vita trascende la politica”, in quanto, nonostante si debbano aiutare ovunque i poveri e malati, “i più grandi emarginati sono i non nati”. Su questo, in base ai sondaggi, si ritrova in buona compagnia della maggioranza dei cattolici ‘bianchi’. Sister Simone Campbell, direttrice di Network e leader delle Nuns on the bus (suore sul bus), sostiene invece Joe Biden alla convention democratica (dove si è presentata vestita a fiori e cardigan azzurro, ma senza richiami al solito arcobaleno Lgbt), affermando che “l’aborto non è il nostro problema … la nostra agenda sono i problemi di giustizia economica, cui ci richiama spesso papa Francesco (…) Una visione che ponga fine al razzismo strutturale, al bigottismo e al sessismo così diffusi ora nella nostra nazione e nella nostra storia. Una visione che assicuri che le persone affamate siano sfamate, i bambini siano nutriti, gli immigrati siano i benvenuti”. Su ciò, in base ai sondaggi, trova il consenso della maggioranza degli ‘ispano’-cattolici. Nella Chiesa cattolica (statunitense e non), la destra dei ‘pro life’ e la sinistra della ‘giustizia sociale’ hanno mai provato a mettersi d’accordo per chiedere a Dio Padre di donare loro, in Cristo, una qualche forma di accordo? Che significa in tale contesto la frase “sia per te come il pagano e il pubblicano”: che verso i fratelli e le sorelle incorreggibili si faccia anatema o che ci si debba impegnare ancora di più, come avviene nei casi di prima evangelizzazione?».

GILBERTO: «Le linee guida del vaticano sulla pedofilia, che in questi giorni si iniziano ad attuare, prevedono di prendere in considerazione anche le denunce anonime, al contrario della prassi precedente. La prassi evangelica potrebbe davvero essere presa come direttorio operativo per capire come comportarsi in questi casi? Trattare come pagani e pubblicani, significa giudicare o ignorare, oppure significa evangelizzare e perdonare?».

 

7 risposte a “Le domande di chi viene corretto”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Se si fa nascere un bambino in Africa è chiaro che a farlo vivere occorre sfamarlo, renderlo in condizioni di provvedere al proprio necessario. Questo sembra essere il nodo da sciogliere, vincere l’egoismo e , che in ogni Paese sia riconosciuto il diritto a essere liberato dallo stato di bisogno godere di dignità e libertà,Questi sono beni irrinunciabili come la luce e il calore del sole e l’acqua cui dissetarsi. Il Vangelo suggerisce, per arrivare a questo, ildialogo non chiusura come mezzo per accordarsi, dando dell proprio granaio. non a volerlo depredare del proprio habitat profittando della sua poverta. .Si verifica invece odio razziale, la aspirazione a ricchezze senza limiti predispone certuni a contendersi il potere,a creare una moltitudine di schiavi, creando leggi opportune a questi scopi. Così genti vaganti il pianeta in cerca di un benestare gridano giustizia, pretendono verità .Queste aspirazioni Cristo e il suo Vangelo le ha portate, ma non tanto accolte

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    A proposito delle due Sorelle le quali hanno fatto una scelta, quale Presidente eleggere basandosi sulla richiesta che più Sembra evangelicamente la comunità condivide. Difficile smentire che ambedue le priorità sono raccomandazioni evangeliche. Così non mi sembra che dare priorità a questa invece che quella sia sufficiente a dare il proprio voto di preferenza ma che occorrano altri elementi come l’operato nei ruoli rivestiti dall’aspirante, con quanta sensibilità guardi alla popolazione ultima è così a definire di quanta fiducia riporre in quel Presidente. Cristo nei Vangeli ha sollevato temi come giustizia, cosa intende per pace, per il bene dell’uomo nel suo vivere la quotidianità, si ricava da questo mix che non un solo subject conta ma nella imperfezione che comunque esiste dove c’è più verità è intendimenti di bene collettivo, la terza via, sia da considerare .

  3. gilberto borghi ha detto:

    Guardi che é stato lei a dire che bisogna scegliere tra due Chiese: quella che vuole salvare un bimbo dall’aborto e quella che vuole salvare un migrante dalla morte.
    Poi davvero lei crede che al pari di un bene assoluto esista anche un male assoluto? Oppure si spieghi, perché un male assoluto é il dio del male… e fino a prova contraria il demonio non é il dio del male…

  4. Gian Piero Del Bono ha detto:

    Non semplifichiamo per favore.
    La scelta non e’fra la morte di un bambino e la morte di un migrante,due mali e neppure ovviamente fra Biden e Trump, due mali anch’essi, ma tra bene e male . La scelta e’fra mettere al primo posto i comandamenti di Dio ( non uccidere) e mettere al primo posto le necessita’ dell’ uomo . E”il solito “il fine giustifica i mezzi”o la teoria del “male minore”. L’aborto, si dice ,in certi casi e’un male minore , e cosi’tante altre cose. Diventa una morale a misura d’uomo. La scelta e’fra credere che esista un bene e un male assoluto, oppure che tutto possa essere cambiato a misura umana .E’la scelta fra relativismo e verita’.

  5. Roberto Beretta ha detto:

    “Bisogna scegliere” tra la morte di un bambino e la morte di un migrante??? E scegliere la vita di entrambi sarebbe “tenere il piede in due staffe”??? Ma per favore! La sfida del Vangelo è appunto salvare l’uomo SEMPRE. Questo è essere cristiani e su questo grazie a Dio la Chiesa è ancora una sola

  6. Gian Piero Del Bono ha detto:

    “ …. la destra dei ‘pro life’ e la sinistra della ‘giustizia sociale’ hanno mai provato a mettersi d’accordo per chiedere a Dio Padre di donare loro, in Cristo, una qualche forma di accordo?
    Difficile mettere d’ accordo chi e’ agli antipodi. E’ evidente che le due suore, a partire da come si vestono fino ai particolari al loro discorso,non appartengono alla stessa Chiesa, se non a parole ma non di fatto.
    Quando la divisione cosi’ netta e’ sui principi fondamentali , mettere al primo posto l’ uomo e i suoi diritti, compreso l’ aborto e il divorzio, oppure mettere al primo posto Dioe i suoi Comandamenti, , quale conciliazione vi puo’ essere fra le due religioni, le due chiese, le due suore? Evidentemente bisogna fare una scelta : essere da una parte oppure dall’ altra. Chi vuol tenere il piede in due staffe sbaglia: Gesu’ nel Vangelo condanna chi vuol servire due padroni. Bisogna scegliere .

    • gilberto borghi ha detto:

      Quindi ci spacchiamo a mezzo per far nascere un bambino, magari in africa, per poi lasciarlo morire nel meditteraneo!! Ma roba da matti…

Rispondi a Roberto Beretta Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I commenti devono essere compresi tra i 60 e i 1000 caratteri. I commenti sono sottoposti a moderazione da parte della redazione che si riserva la facoltà di non pubblicare o rimuovere commenti che utilizzano un linguaggio offensivo, denigratorio o che sono assimilabili a SPAM.

Ho letto la privacy policy e accetto il trattamento dei miei dati personali (GDPR n. 679/2016)