Le domande di chi opera con umiltà

Le figure di Joseph Wresinski, Patrick Zaki, Nice Nailantei Leng'ete, Yvan Sagnet e Sebastiano Misuraca, la riconversione della 'Rwm': questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture.
13 Dicembre 2020

In un tempo di crisi e frammentazione, difficile da analizzare e per ora impossibile da sintetizzare, la lectio personale delle scritture domenicali, alla luce della cronaca quotidiana, fa risuonare in noi più domande che risposte. Pensiamo perciò sia utile proporvi, con le parole del poeta Rilke, di sostare un attimo in compagnia di queste domande soltanto: «vorrei pregarla di avere pazienza verso tutto ciò che è irrisolto nel suo cuore, e di sforzarsi di provare amore per le domande in sé, come se fossero delle stanze chiuse a chiave, o dei libri scritti in una lingua straniera. Non si affanni, dunque, per ottenere risposte che ancora non possono esserle date, perché non sarebbe in grado di viverle. Ciò che conta è vivere ogni cosa. Viva le Sue domande, adesso. Forse così, un giorno lontano – a poco a poco, senza accorgersene – vivrà già dentro la risposta» (Lettera a un giovane poeta, IV).

 

1^ LETTURA – Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore. Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli. Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le genti (Is 61,1-2.10-11).

«In occasione della giornata internazionale del volontariato indetta dall’ONU, su Avvenire è stato ricordato quel padre Joseph Wresinski che parla di un «giardino segreto dei poveri», spesso a loro stessi sconosciuto fino a quando i volontari che vivono con loro non li aiutano a scoprirlo. Le organizzazioni della “People’s Vaccine Alliance” e Oxfam, sulla scia di Papa Francesco e dell’OMS, si appellano alle aziende farmaceutiche affinché condividano i diritti di proprietà intellettuale sui farmaci anti-Covid, altrimenti in 67 paesi poveri solo 1 persona su 10 si potrà vaccinarsi. La comunità internazionale si mobilita per Patrick Zaki, lo studente egiziano collaboratore dell’Ong Egyptian initiative for personal rights (Eipr), che resterà in ‘detenzione preventiva’ al Cairo con l’accusa di (presunta) propaganda eversiva, mentre in Italia le associazioni “A Roma insieme”, “Cittadinanzattiva”, “Gabbianella”, “Terre des Hommes” e “Acat” esortano il Parlamento a stanziare fondi per l’accoglienza fuori dal carcere delle 31 mamme e 34 bambini ad oggi detenuti (seppur negli “Istituti a custodia attenuata” o nelle sezioni nido delle carceri femminili). Grazie a progetti come «Donne Anti-Tratta» di No Cap (la filiera etica anti-caporalato collegata ai prodotti a marchio Iamme), in collaborazione con l’associazione “Fratelli della Stazione” (per i senza dimora), la Comunità “Emmaus” (che fornisce gli alloggi) e la Cooperativa “MedTraining”, ente gestore del progetto regionale “La Puglia non Tratta”, alcune donne, tra le decine e decine, vengono sottratte alla tratta, alla schiavitù o alle situazioni di abbandono. Quanto è ancora attuale la buona notizia proclamata duemila anni fa per i poveri, i prigionieri e gli schiavi? Quanto essa è ancora da attuare e viene attuata grazie a tanti piccoli messia del nostro tempo, uomini e donne vestiti di giustizia?».

 

SALMO – L’anima mia magnifica il Signore / e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, / perché ha guardato l’umiltà della sua serva. / D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. / grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente / e Santo è il suo nome; / di generazione in generazione la sua misericordia / per quelli che lo temono. / Ha ricolmato di beni gli affamati, / ha rimandato i ricchi a mani vuote. / Ha soccorso Israele, suo servo, / ricordandosi della sua misericordia (Lc 1).

«Nice Nailantei Leng’ete, ambasciatrice della ong Amref Health Africa e una delle più conosciute testimonial africane contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf), ha creato il ‘Nice Place’ (nella Contea di Kajiado a due ore di auto a sud di Nairobi): una casa di accoglienza per donne che cercano un riparo dalle mutilazioni genitali femminili e dai matrimoni precoci. E nel corso degli anni, viaggiando di villaggio in villaggio, dialogando umilmente con gli anziani e rinnovando le tradizioni senza umiliarle, avrebbe evitato le mutilazioni a circa ventimila donne del nord-est keniota. Non si dirà di lei, anzi già si dice, che è “beata”, che “grandi cose” ha fatto per lei l’Onnipotente?».

 

2^ LETTURA – Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo! (1 Ts 5,16-24).

«In Sardegna, è sempre aperta la discussione sul sito della ‘Rwm’, posto tra Domusnovas e Iglesias, dove si producevano bombe e, secondo le ultime proposte di ‘Sardegna pulita’, ‘Donne Ambiente Sardegna’ e ‘Wilpf-Italia’, si vorrebbero riconvertire gli impianti per produrre formaggi regionali. Da fabbrica di bombe a caseificio, quindi, in attesa della decisione del governo sulla conferma o meno dello stop alla produzione di armamenti. Non siamo di fronte ad uno di quei casi in cui il “Dio della pace” ci chiede di non spegnere tra gli uomini questa profezia – anche sociale – tenendo ciò che buono (l’impresa e i lavoratori) e astenendosi dal male (della guerra e della vendita delle armi)?»

 

VANGELO – Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando (Giovanni 1,6-8.19-28).

« Sebastiano Misuraca, pensionato settantacinquenne, ha speso alcuni risparmi per comprare una casa abusiva a due piani, abbandonata nella sporcizia, che deturpava la vista sullo splendido castello di Mussomeli, senza che le autorità pubbliche se ne occupassero. Per poi farla abbattere e restituire quella bellezza artistica al suo splendore. Non siamo di fronte ad un eroico diminuire se stessi, come quello di Giovanni Battista, per far risaltare una bontà e una bellezza superiore?».

 

Una risposta a “Le domande di chi opera con umiltà”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Questi flash qui ricordati su singole persone che realizzano nel “nascondimento” quasi, l’opera della mano di Dio,il suo essere “presente” in mezzo alla Umanità più dimenticata,o trascurata volutamente perché peso ritenuto inutile nella società, sono come un Gesu che passa, e opera miracoli. Questi realizzano un Vangelo vivente, fanno conoscere che Dio esiste, e’ in mezzo a noi, da illuminati e coraggiosi essi realizzano il Cristo vivo, dio e Uomo come noi che passa misericordioso e con il loro fare”divulgano la Fede “lampada che fa luce sopra il moggio”(altra parola non conosciuta). Sono “risposte” che come oggi in tempo di coronavirus la gente li vede come “angeli ai capezzali di una umanità sofferente; così anche di certi governanti, come Frau Merkel, che richiama a saggezza i governati a un altruismo a salvezza di vite umane. Una Storia che si converte rispetto al passato, che non invade ma conduce. Anche questo è miracolo

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