Le domande degli affamati

Aiuti e spesa nel tempo pandemico, David Quammen e il Covid-19, la legge contro l’omotransfobia, il suicidio assistito, la nuova crisi di Lampedusa, la cattedrale di Nantes, un tweet di don Lazzara: questi i fatti di cronaca riletti alla luce delle Scritture, a loro volta illuminate da essi.
2 Agosto 2020

In un tempo di crisi e frammentazione, difficile da analizzare e per ora impossibile da sintetizzare, la lectio personale delle scritture domenicali, alla luce della cronaca quotidiana, fa risuonare in noi più domande che risposte. Pensiamo perciò sia utile proporvi, con le parole del poeta Rilke, di sostare un attimo in compagnia di queste domande soltanto: «vorrei pregarla di avere pazienza verso tutto ciò che è irrisolto nel suo cuore, e di sforzarsi di provare amore per le domande in sé, come se fossero delle stanze chiuse a chiave, o dei libri scritti in una lingua straniera. Non si affanni, dunque, per ottenere risposte che ancora non possono esserle date, perché non sarebbe in grado di viverle. Ciò che conta è vivere ogni cosa. Viva le Sue domande, adesso. Forse così, un giorno lontano – a poco a poco, senza accorgersene – vivrà già dentro la risposta» (Lettera a un giovane poeta, IV).

 

1^ LETTURA – Così dice il Signore: «O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, i favori assicurati a Davide» (Is 55,1-3).

GILBERTO: «L’Istat ha emesso il report sulle spese delle famiglie italiane nei primi tre mesi del 2020. Nella classifica al primo posto ci sono le spese alimentari, al secondo quelle per la casa, al terzo quelle sanitarie. Le spese non alimentari e non legate alla casa flettono del 12% su base trimestrale. Ancora più marcate quelle dei mezzi di trasporto e degli strumenti elettronici in genere. Il covid ha rimesso un po’ a posto la scala di ciò di cui gli italiani si nutrono per dare senso alla vita?».

SERGIO: «David Quammen (autore del ‘profetico’ Spillover e ora de L’albero intricato) ci ricorda che siamo quasi otto miliardi di persone assetate e, soprattutto, affamate “di risorse di tutti i tipi – di carne, di animali selvatici, di legname, di minerali, di diversi ecosistemi, di carburanti fossili”, per cui “consumando sempre più risorse attiriamo sempre più virus verso di noi”. È dunque necessario esortare a “ristabilire il nostro rapporto con il mondo della Natura”, partendo da chi spende il denaro guadagnato per ciò che non lo sazia: lo faremo brandendo “la paura e il senso di colpa” (legato alla pandemia)? Oppure riscoprendo “il nostro senso di meraviglia” di fronte “al sublime” (delle piccole e grandi cose veramente buone e succulenti)?».

 

SALMO – Misericordioso e pietoso è il Signore, / lento all’ira e grande nell’amore. / Buono è il Signore verso tutti, / la sua tenerezza si espande su tutte le creature. / Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa / e tu dai loro il cibo a tempo opportuno. / Tu apri la tua mano / e sazi il desiderio di ogni vivente. / Giusto è il Signore in tutte le sue vie / e buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, / a quanti lo invocano con sincerità (145).

SERGIO: «Oggi Mina Welby e Marco Cappato – nel caso del ‘suicidio’ di Davide Trentini, ieri ancora Cappato – nel caso di dj Fabo: quanto gli assolti per queste vicende, insieme a coloro che ne condividono le azioni (ormai almeno la metà degli italiani) applicherebbero a sé stessi le parole del Salmo? Aiutare, dare una mano non a suicidarsi, bensì (secondo questo punto di vista) a saziare, per un “atto d’amore e di liberazione” (Anna Trentini), il desiderio di chi è in attesa di interrompere consapevolmente, quella strumentazione tecnologica o farmacologica che tiene in vita chi è affetto da una patologia irreversibile che causa un dolore psico-fisico ritenuto intollerabile – nonostante le cure palliative – ed estraneo ad una vita degna… La difficoltà estrema di discernere in questi casi quando vi sia sostegno vitale e quando accanimento terapeutico – e quindi quale sia la via giusta e l’opera buona dal punto di vista di Dio, e quale degli attori stia invocando con sincerità Dio – non determinerà per molto tempo una frattura bioetica difficilmente componibile?».

GILBERTO: «Fra pochi giorni sarà discussa alla camera la legge Zan, che estende la pena del carcere per chi incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza anche per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere. Sono escluse però le opinioni che non sfocino in esplicita istigazione o provocazione alla violenza. Nel mondo cattolico italiano si sono levate molte voci affinché la legge non venga approvata. Siamo lenti all’ira e grandi nell’amore?».

 

2^ LETTURA – «Fratelli, chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore» (Rm 8,35.37-39).

GILBERTO: «Lampedusa esplode. Gli immigrati continuano ad affluire sull’isola in ogni modo. Anche affrontando la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, il pericolo, la spada. Forse che questi sono separati dall’amore di Dio?».

SERGIO: «Alla fine il ruandese Emmanuel A. ha confessato di aver appiccato il fuoco alla cattedrale di Nantes. Nonostante fosse un rifugiato cattolico, in Francia dal 2012 e da anni collaboratore del parroco e degno della fiducia del rettore della cattedrale e dei fedeli della diocesi («era gentile, generoso, parte della vita associativa»), egli è stato accecato dalla rabbia per il mancato rinnovo del visto da parte della prefettura francese (‘sorda’ anche all’intercessione di alti prelati). Questa evento tragico spingerà chi si è sentito tradito a pentirsi dell’accoglienza e della fiducia amorevole riposta in Emmanuel (come in altri rifugiati)? E così a separarsi da quell’amore di Cristo e di Dio che ha mosso tale accoglienza fiduciosa?».

 

VANGELO – In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini (Mt 14,13-21).

SERGIO: «Il progetto di ResQPeople Saving People (associazione onlus che vuole raccogliere finanziamenti per rendere operativa una nave di salvataggio per i migranti che naufragano nel Mediterraneo), la Caritas con i suoi diversi progetti per il disagio sociale creato dal Covid-19 (#Sostegnostraordinario, Sea e Rem, Villaggio della Speranza, ‘Spesa a casa tua’, ecc.) sviluppati insieme ad altri enti (la banca popolare di Milano, Forum Disuguaglianze Diversità e Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Croce Rossa, Protezione Civile ecc.), i tanti progetti diocesani avviati nel periodo pandemico («Do.Mani alla speranza » a Brescia, la Fondazione Paulus a Pozzuoli, le panchine della solidarietà a Viareggio, ecc), i frati missionari cappuccini del Cimitero Maggiore di Milano e le aziende agricole composte da immigrati musulmani vicino a Latina che hanno dato sostegno ai nuovi poveri provocati dalla pandemia: si può riconoscere che oggi i credenti (ma anche i non credenti) direbbero con molta più difficoltà a Gesù “congeda la folla perché vada a comprarsi da mangiare”?».

GILBERTO: «In questi giorni don Salvatore Lazzara ha ripostato una foto in cui si ritrae un cane da addestrato ai ritrovamenti dei superstiti, davanti al tabernacolo nella classica posizione di attenzione alla persona viva individuata ma non ancora liberata. Le risposte alla sua foto sono tutte di grande emozione e stupore interpretando in quel gesto il riconoscimento da parte del cane della presenza reale di Cristo nell’eucarestia. Due domande: abbiamo davvero bisogno di segni da interpretare secondo le nostre convinzioni per rassicurare la nostra fede nella presenza reale? Non sarebbe più evangelico riconoscere la presenza reale di Cristo anche in coloro che vengono sfamati nei loro bisogni dall’amore di Dio, che passa anche attraverso le nostre cure verso di loro?».

2 risposte a “Le domande degli affamati”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Amore che passa attraverso le ns.mani,SI accade ma sembra di molto inferiore a quelle che invece di Caino/i, quelle non sono mani,sono tentacoli che circondano,avviluppano mente e cuore. Sono ignoranti,ipocrite menti non sanno ma presumono di sapere visto che sagacità,ambizione li ha favoriti a occupare posti di potere e li le loro mani lo gestiscono con gli skills e una coscienza formata li fa apparire buoni verso tutti. Le opere dei primi si vedono sono rivolte al prossimo, sono senza soldi ma portano sollievo,non vengono pagati se non dalla gratitudine del beneficato.Perche accorgersi di loro solo quando si grida aiuto e invec seguire chi suona il flauto per il paese dei balocchi e non si prende lezione da quelle morti,omicidi,suicidi,dove neppure il sangue del fratello grida alla coscienza. Come fa il Dio dell’Amore sopportare tale scempio che la creatura umana sta ed è capace di generare.Dove le sue leggi sono ancora farò o gridate dai tetti?Non si prova più neppure pena?

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Perché spendete denaro perciò che non è pane”.Comprate senza denaro…venite a me, ascoltate e vivrete.! il Signore fa sedere,fa dare a tutti pane e pesci a sazieta.La Sua Parola è vera,lo ha dimostrato. Strano che un povero arrivi a bruciare chi ha detto questo! in odio alla Sua Parola?No, ma perché chi ha reclamato giustizia è stato inascoltato. Forse sono molti quelli che insistono presso giudici riottosi a chiedere giustizia.Perche pretendere di vendere pane a caro prezzo, costringere ad averne sempre di più; incitare a estrarre,produrre,sempre più dell’anno prima sfruttando oltre un limite persone invece che dividere equamente il ricavato a dare dignità fare giustizia a ogni reclamo?Se faranno male a voi e perché odiano me” Lui ha detto.”Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente”/ Invece l’uomo prende ela si chiude,tutto va nel proprio granaio,Intanto odio,rancore,ribellione da chi subisce , come virus che sta vagando e colpisce indiscriminatamente

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