L’appello: chi risponderà presente?

Al termine dell'Udienza Generale Papa Francesco ha rivolto al mondo il suo appello per la pace in Ucraina, invitando tutti il 2 marzo a una Giornata di digiuno.
25 Febbraio 2022

“Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina.

Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti.

Come me tanta gente, in tutto il mondo, sta provando angoscia e preoccupazione.

Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte.

Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici.

Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale.

E ora vorrei appellarmi a tutti, credenti e non credenti.

Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno.

Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace.

Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno.

La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra”.

 

2 risposte a “L’appello: chi risponderà presente?”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    E’ ancora un appello senza risposta, il Santo Padre pur condividendo il dolore per quanto accade, incita a riflettere sulla gravità, che offende Dio stesso, il quale certo non chiude gli occhi di fronte all’olocausto di vite umane che ancora come in precedenti guerre e sangue umano che scorre, vite di persone sacrificate, a o per che cosa? Intanto si assiste ai pianti, alla sofferenza di tante madri che piangono sul corpo dei loro cari figli! E’ semplicemente un insulto alla civiltà che si pretende raggiunta, che si entri in un centro abitato sparando su qualsiasi persona inerme . Ma come, sottoponiamo a norme di giudizio chiunque uccida l’altro, ma non si conosce nulla in tale conflitto, non comprensibile da giustificarne il costo.m Almeno oggi nel 2022 non riusciamo,; e si pensa che la via del dialogo debba ormai essere l’unica se non si vuole estinguere l’essere umano dal pianeta, n virus del cuore oltre quello della carne?

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Questo è un secondo tragico di solitudine con la pandemia, anch’essa ha colto tutti in imprevedibile impensata realtà, tragedie che toccano tutti. Sembra arrivare tardi per ogni iniziativa a stornare gli eventi, invece è stato trovato il vaccino, perché non essere determinati nella speranza anche per questo conflitto? Gorbaciev, ha avuto questo coraggio a oltranza circa una rinuncia alle armi atomiche.in partnership con Reagan. Se siamo cristiani credenti dobbiamo avere speranza perché in Russia è avvenuto che la Chiesa sia tornata splendente di cattedrali, frequentate da fedeli. Per questa prova di divina Presenza, non dovrebbe venir meno il coraggio delle Chiese in unica Voce essere influencers, dialogo di saggezza con i Governanti, così come Loro hanno desiderato il contatto da visitatori e da credenti. Sono anche questi atti di preghiera che al Dio della Misericordia potrebbe giungere graditi.

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