Il silenzio e la Messa (online e in presenza)

Dalla quarantena avremo forse imparato a gustare un po' il silenzio: è un dono da non perdere nelle Messe in presenza, e anche nelle messe online.
17 Maggio 2020

Così da domani torneranno le Messe ‘in presenza di popolo’, dopo più di due mesi di Messe online. Saranno Messe regolate nei numeri, nella liturgia, nei gesti, negli spazi, nei tempi. Saremo chiamati all’essenziale, e questo è sicuramente un bene: Parola, Eucarestia, fratelli. I riti andranno abbreviati, semplificati, accorciati. Anche solo per motivi di tempo (fare la comunione sarà un’operazione macchinosa, sanificare un lavoro lungo), è probabile che ascolteremo omelie brevi, forse intense, magari nutrite di questi mesi extra-ordinari. I canti saranno probabilmente ridotti, la musica equilibrata, magari più curata.

Quasi certamente avremo momenti di silenzio prolungati. Ecco, il silenzio, sempre lui: saremo capaci di viverlo, di abitarlo durante le celebrazioni? O cadremo nella tentazione di riempire ogni istante di silenzio con parole, parole, parole, siano esse del celebrante o del laico di turno? Dopo mesi di sospensione e silenzio obbligato, avremo forse imparato un poco di dimestichezza con la dimensione del silenzio: sarà un bene non dimenticarlo e gustarlo anche durante la liturgia, per trovare una dimensione della preghiera profonda e dell’ascolto dello Spirito.

Tra le varie immagini della quarantena, la preghiera in piazza san Pietro guidata dal Papa ha colpito molti: una piazza vuota, un silenzio esteso. Ricordo anche l’Adorazione Eucaristica successiva alla liturgia della Parola: minuti di sosta silenziosa, con le televisioni fisse sull’Eucarestia. Il Papa in preghiera. Tutto fermo.

Ho avuto la fortuna di seguire quell’evento su un canale televisivo senza commento: ho pregato in silenzio, ho gustato il silenzio. Ma so che su altri canali c’era la voce del commentatore, che interveniva, parlava, riempiva quella quiete orante. A mio avviso disturbando.

Cosa dire poi delle Messe in televisione? Anche qui, la dimensione del silenzio è sostanzialmente assente. La voce fuori campo o quella del celebrante sempre preoccupate di riempire, anche dopo la Comunione spirituale. Il vuoto fa paura. Ma il silenzio è vuoto? Certo, si dirà, la televisione non ama i silenzi e la Messa, se trasmessa sui media, obbedisce alla leggi dello spettacolo, che fugge il silenzio in nome dell’intrattenimento, fino al chiacchiericcio: questo sì vacuo. Perché, forse lo avremo capito, non tutti i vuoti sono uguali e non tutti i vuoti sono da riempire. Infatti, le messe mattutine a santa Marta prevedevano qualche minuto di Adorazione Eucaristica silenziosa.

Il mio augurio è che tornando alle Messe in presenza non si abbia più paura del silenzio, che si abbia il coraggio del silenzio. E, poiché le Messe in televisione e in rete continueranno per altri mesi, un secondo augurio: poter gustare il silenzio anche durante la trasmissione delle celebrazioni.

Cari celebranti, non sentire la responsabilità di riempire la pausa con parole e parole. Fate omelie brevi, regalateci il silenzio: permetteteci di far risuonare la Parola.

2 risposte a “Il silenzio e la Messa (online e in presenza)”

  1. BUTTIGLIONE PIETRO ha detto:

    Credo che la frequenza scenderà.
    Ostacolo principale la Comunione&Covid.
    Lo è x me. Perciò propongo:
    – all’ingresso vengono prese le particole da un distributore automatico assistito, confezionate singolarmente.
    – Tecnicamente si può fare senza alcun contatto.
    – Un’ altra idea è che il fedele la accolga, quando esce dal distributore, entro un suo fazzolettino di carta e la conservi.
    – Alla Consacrazione la elevi oppure la porti sul suo cuore.
    – La Comunione viene poi assunta tutti insieme dopo il Canone, anche il Sacerdote. Vanno modificate alcune frasi. – Il Padre nostro a seguire proprio come dichiarazione di essere uniti e fratelli.
    Imo nulla si toglie al Sacerdos, molto si dà al Popolo di Dio, cioè alla Chiesa.
    Unico ostacolo le abitudini inveterate.

  2. Francesca Vittoria Vicentini ha detto:

    La Messa a Santa Marta con il silenzio davanti alla Ostensione di Cristo? Il silenzio che diventa dialogo con Dio, non è silenzio, e preghiera. Ma quando si protrae o si fa Ostensione? Se non il Venerdì o di venerdì? Forse un silenzio per tanti significa il vuoto pensare, o e esigenza per il fedele che non è uno dei due di Emmaus i quali si ponevano domande circa l’aver fede di un Personaggio sparito, che ha detto tante belle cose, se fossero vere. Ma quel che si vede e il vuoto da farsene ragione,il mondo sta sotto i nostri occhi, a certo popolo manca vitto e alloggio, l’aria è irrespirabile, si cerca lavoro, c’è tanto da fare eppure incredibile,sono sempre di più i disoccupati! Fa pensare e questo magari lo si dice a quel Cristo silente perché ha le mano inchiodate

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