Il colore blu

Tra i colori liturgici non compare il blu, che è però il 'colore di Maria'...
13 Maggio 2021

Durante un percorso di autoformazione per la mia professione di insegnante mi sono imbattuta nel saggio “Blu. Storia di un colore”.
È stata una lettura piacevole, che ha aperto anche diversi orizzonti di riflessione su diversi temi.
Uno di questi riguarda l’uso dei colori liturgici. Durante i vari periodi del calendario liturgico siamo soliti vedere il celebrante vestirsi di colori particolari, che stanno a simboleggiare significati diversi per il credente: dal viola dell’Avvento e di Quaresima, al verde del tempo ordinario o al rosso del venerdì Santo. Il bianco, sinonimo di purezza e santità è il colore d’eccellenza per la Pasqua e le festività solenni fin dai tempi dei primi cristiani. Mentre il rosa suscita sempre stupore nei bambini che vedono il sacerdote con una veste color salmone.

E il blu? Il blu, colore che nei sondaggi di ogni genere rimane il più gettonato, ha avuto una vita difficile. Poco menzionato nella storia, non solo del cristianesimo, ha un ruolo secondario: fino ad un certo punto, nella storia, non sono nemmeno esistiti i termini per definire il colore blu.
Negli ultimi anni del XII secolo il blu ha iniziato la sua “rivoluzione”, rimanendo però escluso dai colori liturgici che rimangono bianco, rosso e nero, a cui si aggiunge poi il verde.

Eppure, soprattutto nelle arti figurative, il blu ha avuto uno straordinario sviluppo associato al culto mariano: la veste e il mantello di Maria, nel corso dei secoli, si allontanano dal colore scuro che doveva riflettere l’afflizione per la perdita del figlio, Madre del Dolore, diventando più chiari e brillanti per la Regina dei Cieli.
Da qui il blu prende il volo: vetrate, mosaici, quadri, miniature e poi anche oggetti liturgici o di vita comune.
Con l’epoca Barocca la figura di Maria si è tinta d’oro e infine verso il 1880, dopo la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, passa al bianco.
Il colore è una costruzione culturale complessa che di riflesso condiziona le scelte delle varie epoche storiche: il blu è il colore più venduto per i capi di abbigliamento, ricorda le vacanze, la tranquillità; è il colore del cielo sereno e del mare. Il blu non passa mai di moda.

Nel blu di Maria ritroviamo la calma, la riflessione contemplativa, la delicatezza d’animo, la partecipazione affettiva della madre del Signore. Il blu ci ricorda il ruolo privilegiato della Madonna nella storia della salvezza dell’umanità

3 risposte a “Il colore blu”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Forse perché anche nell’abbigliamento da un tocco di femminilità alla persona, anche, l’immacolata veste bianca la fa apparire umana la cintura azzurra,leggiadra, come le due rose ai piedi, oppure lo scialle dove il volto e capelli risaltano, giusto anche il riferimento a cielo e terra, la sua di origine, un colore che ritroviamo nei fiori,. Non è dunque persona divina ma umana che nelle apparizioni vuole e cerca il dialogo, messaggera umana e celeste. Onorata da Dio ma alla quale i poeti e pittori l’hanno adornata è chiamata con tutti gli appellativi più alti per essere la madre di un dio fatto uomo, una maternità dolorosa di sofferenze patite, donna accumunata alle tante madri di ogni tempo , che si suppone attiva nelle attività quotidiane dei suoi giorni, ma distinta per le doti prescelta. Incoronata di stelle ma umana alla quale offrire fiori

  2. Dario Busolini ha detto:

    Non sono un esperto di colori e vesti liturgiche ma ricordo che per parecchi secoli il colore blu si poteva ricavare solo macinando i lapislazzuli, il che poteva andar bene per rendere omaggio alla dignità di Maria nelle pitture ma sarebbe stato troppo costoso per vestire i sacerdoti…

  3. Amelia Longhi ha detto:

    Sono felice che il colore blu sia il colore della Vergine Maria; è anche il mio colore preferito assieme al colore bianco e azzurro. Grazie della bella riflessione è precisazione. Buona giornata!
    🙏

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