Quello che manca, sia sul fronte laico che cattolico è la testimonianza di una sessualità intera, che oltre a “bruciare” il gusto del presente apra, proprio dentro a questa esperienza istantanea, il senso di una trascendenza orizzontale
“Io ho sempre creduto – gli dico - che se uno è sintonizzato davvero sul vangelo, non riesce a stare fuori e lontano dalla situazione reale che ha da vivere.
Le idee della fede non vengono prima, una volta per tutte come elenco di verità da credere, ma in corso d'opera come conseguenza della fede vissuta dalla Chiesa
A non cambiare è la fede, non il magistero. Il magistero cambia eccome. E se volete vi porto le prove.
“Se mi immagino che Dio chiama noi, le persone a credere allora penso che siamo tutti lì vicini a Lui che sta nel centro e noi li attorno siamo tutti vicini tra di noi, perciò dai, è un cerchio”.
I sogni, forse, ci sono. Ma non diventano più desideri. Restano sogni. Anche perché, già precocemente, hanno visto adulti con le ossa rotte “tirare a campare”
E se posso fare una cosa che gli piace, io sono felice. Magari non conta nulla per lui e forse nemmeno per me, ma sono felice a vedere che lui gioca e si diverte con me”.
Pure gli stessi autori del furto saranno stati molto sorpresi e stralunati nello scoprire cosa avevano tra le mani e come lo abbiano letteralmente “gettato alle ortiche”. Alle volte ho l’impressione che noi “cattolici”, non ci rendiamo conto davvero di ciò che abbiamo tra le mani
E’ davvero cristiano mettere distanza rispetto ad un pubblico peccatore che mostra di voler ri-continuare sulla strada della fede?
Per evitare che anche Cristo diventi solo una devozione, un’etichetta, o peggio un portafortuna e finiamo per utilizzarlo come un amuleto o come una bandiera, come un totem o come una panacea.
Faccio invece fatica ad accettare che questa visione del peccato come trasgressione di una regola sia la base dell’etica di molti cattolici. Che si dicono credenti.
“Perciò, secondo te, tu hai scelto in base ad un valore o ad un bisogno?”
Ha fatto voto di non chiedere mai niente a nessuno, tantomeno l'elemosina. Non tocca il denaro per nessun motivo. Non ha una casa. Non possiede nulla di nulla, a parte uno zainetto, un borsone da viaggio e gli abiti che indossa. Mica una barbona, però.
Non posso certo risolvere io il problema di Deborah. Mi limito a mostrare come dentro alla sua questione si nasconda la necessità di rivalutare il ruolo del piacere, sul quale spesso resta un atroce silenzio ecclesiale.
"Di una cosa sono convinto: se non partiamo dal loro vissuto, non si sono santi che tengano!”
“Bisogna venirci una volta nella vita, per capire cosa è successo … per capire che l’uomo può fare anche queste cose … ricordarlo forse ci protegge un po’ dalla violenza che abbiamo dentro”.
Che fatica recuperare l’idea che Dio sia libero in sé e per questo ci lascia liberi davanti a lui. Su di loro posso comprenderlo. Oggi è davvero dura per loro che quasi “soccombono” davanti alle responsabilità di una libertà vera.
"Ma nessuno di voi spenderebbe tempo a salutare per bene le persone a cui vuole bene?”
Tra la ricerca di Alex e l’esperienza di Matilde c’è un passaggio di logica, da quella del patto a quella della gratuità.
Dovremmo ricordarci che la verifica non sta nella nostra convinzione, ma nel confronto con la realtà”.
Non è in questione la paura di perdere la verità, contro il coraggio di regalarla a tutti.
“Va bhé, ragazzi, io un’idea ce l’ho, ed è anche diversa dalle solite Amsterdam, Barcellona, Berlino… E’ una proposta quasi “oscena”, lo so, ma sicuramente “fuori dal coro”: volontariato in cambio di vitto e alloggio”.
Il papa dice che la verità è una relazione, non un idea. Relazione tra due persone, l’uomo e Dio, di cui uno non muta mai, Dio, mentre l’uomo è continuamente in evoluzione.
“Chi sa di avere fede trasmette la sua bellezza interiore con la propria vita, non dovrà convincere o costringere, sarà lui ad essere la calamita. Il nuovo papa Francesco, per me ha la calamita”.
“La chiesa cattolica nasce e cresce nella venuta di Gesù sulla terra, basandosi sui suoi insegnamenti. O non più?” Piccola domanda che centra il problema di fondo: il recupero della centralità di Cristo.
La distanza tra Dio e l’uomo non sta nel suo stra-potere e nella sua perfezione logica, ma nel suo stra-amore e nella sua perfezione estetica, che ci attrae senza chiudere la nostra libertà.
Sono alla ricerca incessante, sotterranea e invisibile, di una fede da credere con il corpo, attraverso la testa, centrati sul cuore. Ce la faremo ad accompagnarli?
Ci accorgiamo che per loro Dio sta dove c’è un’emozione che sa di vita, una sorpresa che smonta quanto gli adulti mostrano loro ordinariamente, una esperienza fuori asse che apre il senso gratuito dell’essere al mondo.
Quello che so è che nessun amore, per quanto vero e bello potrà mai riempirci il cuore completamente, perché siamo fatti per l’Infinito, e non ci basta mai quello che troviamo qui.
E la fede? A forza di darla per scontata rischiamo di dimenticarcela e di non coltivarla più, rallegrandoci se gli spazi pubblici per la “presenza” della religione restano o aumentano e rattristandoci invece quando sembrano diminuire. Non è che stiamo perdendo l’essenziale?
Cioè l’infinito ci mette dentro qualcosa che ci sorpassa, ma che è la nostra vera essenza di persone, che va cercata e ascoltata proprio perché non la conosciamo mia tutta intera.
Per questi adolescenti i contenuti religiosi sono perfettamente assimilabili a qualsiasi altra cosa che può essere utilizzata per vendere o vendersi?
Il congiuntivo che sparisce anche dal linguaggio di fede indica che i miei studenti tendono a rendere reale la loro percezione soggettiva.
Mi chiedo quanto serva agli uomini e alle donne di oggi offrire percorsi “ordinati”, “canonici”, “assicurati” o uscire verso le periferie della vita e rintracciare le presenze di Dio anche la dove non te lo aspetti.
La fede è una esperienza di Dio che ti cambia la vita, nulla meno di questo.
Non sarà che questo figlio delle “pampas”, nipote delle “langhe” Dio ce lo ha regalato perché anche la Chiesa smetta di giudicare, come prima cosa, e ricominci ad essere disponibile allo Spirito?
“Se per cercare chi è Dio finiamo per amare i poveri e chi ne ha più bisogno, vuol dire che Dio c'entra con l’amore per gli ultimi, quelli a cui nessuno pensa e che Lui si mostra a noi un po’ “a rovescio”, nel bisogno di essere amato e non nella potenza che ci sovrasta”.
" Ma perché si deve fare sempre la messa uguale: stesse parole, stesse cose, stesse canzoni… e poi tutti fermi per mezz’ora… Ma non si potrebbe farla un po’ più… da festa insomma…”
La frase sul timor di Dio è solo una metafora per indicare come l'uomo resta comunque sempre alla sua presenza, che è radicalmente una presenza di amore invincibile.
Il relativismo è questione di stile relazionale. Usare lo stesso stile non fa altro che indurirlo. Usare uno stile diverso apre delle possibilità.
Non hanno bisogno di una Fede chiara e precisa che rassicuri, ma di un mistero intrigante che li stani.
Un cattolico è in politica perchè ha un mandato dalla comunità ecclesiale? O vi è perchè i suoi valori e la sua competenza lo spingono ad assumersi questo servizio? Non è la stessa cosa.
La questione è se qualcuno su questa terra possa permettersi di giudicare il cuore e la mente di un altro. Il cristianesimo ha sempre riconosciuto che il giudizio sulla persona va lasciato a Dio.
“Operatori di pace sono coloro che amano, difendono e promuovono la vita nella sua integralità”. Possiamo continuare a dirci cristiani rinunciando a questo assunto? Credo proprio di no.
Penso alle nostre liturgie, non solo le messe, dove tutto è "canonico", "strutturato" e "socializzato" e lo spazio per l'irrompere del selvaggio bisogno di Dio resta quasi assente.
Come cristiani, in occidente, stiamo troppo bene. Ce la passiamo troppo comoda. E allora le vere o presunte aggressioni al cristianesimo, che qui da noi ci affanniamo ad individuare, potremmo sentirle come occasione di grazia. E invece di combatterle dovremmo interrogarci su come queste aggressioni ci chiedono di dare testimonianza a Dio.
Il male nel cristianesimo si vince" assumendolo", non allontanandolo da sé! Si vince "amandolo", non odiandolo, come fa appunto Dio.
E se fosse ora di pensarlo invece come il di più che, partendo dal piacere, attraverso la pace e la gioia ad esso collegati, ci apre l'esperienza della felicità dell'amore?
"La libertà dell'uomo è una cosa seria. Molto seria. Nessuno sa davvero fino a dove arrivi. E se fosse l'indizio più vero, in noi, che Dio esiste e ci ama con un incredibile interesse disinteressato?"
La fede nasce ancora in famiglia, nella cultura e nella vita sociale. I giovani sono il "target" ancora preferito.
E lui finalmente può sorridere di te... Se vuoi ridere con Dio accetta i suoi progetti...
Non conoscono la parola perdono? E ti sembra che sia un educatore cristiano sensato uno che, proprio quando tu hai più bisogno, ti chiude la porta in faccia?"
Ma veramente pensiamo che il motivo serio per cui la religione cattolica va insegnata nelle scuole sia per poter comprendere buona parte delle altre discipline storico artistiche letterarie?
Essere nel tempo e vivere di eternità significa stare coi piedi nel presente perché attraverso questa nostra presenza, il presente senta l'eternità che ci portiamo dentro.
Si potrebbe ragionare su come il potere, l'immagine e la strutturazione sociale nella postmodernità si configura in modo nettamente diverso dalla modernità e come ciò condizioni fortemente anche la Chiesa.
Mi manchi, e mi mancherai... Ma voglio pensare che abbia ragione Sant'Agostino “Chi non e' piu' con noi e' sempre dove siamo noi
Io mi sono abituato a pensare che il paradiso è gratis, non è che si deve "ottenerlo" facendo delle cose.
Forse è ora di provare a riflettere sui modi con cui la comunità ecclesiale forma, accompagna e sostiene i nostri preti al celibato, sullo sfondo della maturità umana degli stessi.
Si continua a dare per scontato che i luoghi di nascita della fede possano essere le parrocchie, le famiglie e la cultura , e non si vede che queste strutture, per generare fede, avrebbero bisogno di un anima nuova e forse, anche di organizzazione diversa che dia visibilità ad un anima nuova.