ZanZan!

Finché si continuerà a pensare: «questo è veramente cattolico» e «questo no», saremo sempre merce disponibile all’offerente più scaltro
29 Giugno 2021

Sarà certo discutibile, il decreto Zan, e sicuramente può essere modificato in meglio. Forse avrebbe dovuto essere discusso ancora un po’; alcune parti potevano essere espresse con minore ambiguità e altre rese almeno facoltative: tutto quel che volete. Tuttavia sta di fatto che, la «manina» che ha dato in pasto ai media la nota riservata vaticana, non solo ha reso più difficile quanto sopra, ma ha spostato radicalmente il piano del dibattito dalle idee agli schieramenti politici, alla ricerca del consenso, ai pesi elettorali. Strumentalizzando per l’ennesima volta il mondo cattolico.

Perché il problema ormai non è più il contenuto del decreto – che, come già detto, in democrazia si può discutere e modificare all’infinito – e nemmeno la nota vaticana in sé (che legittimamente dal punto di vista istituzionale del rapporto tra Stati chiedeva di valutarne delle modifiche, anche risultando “antipatico” per il comune modo di pensare), bensì che su quel provvedimento si giocano molte centinaia di migliaia di voti e qualche punto percentuale nei sondaggi.

La “manina” curiale questo lo sapeva bene, benissimo; e infatti ha ignorato chissà quante altre note consimili per divulgare proprio questa. Ciò – oltre a dimostrare che al di là del Tevere i corvi svolazzano ancora a dispetto di tutte le riforme, anzi probabilmente sono persino più incattiviti dalle rampogne e dalle limitazioni di potere (e di emolumenti) imposti da papa Francesco – indica come il mondo culturalmente cattolico (che, nonostante tutte le secolarizzazioni, rappresenta tuttora il maggior serbatoio di consenso moderato) venga vergognosamente manovrato con simili giochetti.

Un problema certamente spinoso, ma altrettanto sicuramente reale, come l’omofobia è stato infatti strumentalizzato per tirare un po’ più di elettorato dalla propria parte politica. E qui entra in gioco la Chiesa; perché, se la suddetta «manina» (magari ecclesiastica) ha agito senza scrupolo alcuno per la serietà del dibattito in corso, non altrettanto ci si aspetta da lei. Voglio dire che la Chiesa non può limitarsi a difendere il proprio (tipo evitare le giornate dell’omofobia nelle scuole cattoliche); non deve impuntarsi solo sugli aspetti morali che per lei restano inaccettabili, ma che comunque sono socialmente rilevanti e pertanto devono essere trattati legislativamente; non può tutelare esclusivamente la giusta libertà di parola dei parroci nelle omelie senza interrogarsi su quanto di non detto resta intorno alle “questioni di genere” anche al suo interno…

Insomma, è ora di smetterla di pensare ai credenti come un «gregge» in un recinto da difendere e di liberare piuttosto le coscienze nel pensare in proprio; anzi di più: è tempo di considerare quale contributo offrire al bene comune un po’ più ampio, quello di tutti i cittadini, anche di chi non riconosce i principi cristiani o neppure religiosi. Finché invece si continuerà a dividere la realtà con i cartellini «questo è veramente cattolico» e «questo no», saremo sempre merce disponibile all’offerente più scaltro nel mercato illusorio della società delle masse e dell’immagine.

7 risposte a “ZanZan!”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    (a completare osservazione), lascia intendere che in seguito avrà riflessi in ambiti educativi, ed è naturale che farà una sua scuola, che però non debba mettere in silenzio un’altra che è ancora viva presenza con tutto quanto di positivo contribuisce a onore del Paese. Nel suo Dna ha proprio la difesa della persona umana, samaritana, e sorprende che non se ne parli abbastanza da chi si ritiene di aver conoscenza istruita in merito. Una storia che non è solo sacra ma guarda caso talmente brilla di verità perché si sta ripetendo ai giorni nostri . Ogni libertà ha diritto di cittadinanza perché l’uomo è stato creato “libero” ma anche con reciproco riconoscimento al rispetto della storia e di tradizioni che sono o scienza e spirito di ciò che si ritiene essere civiltà di comportamento e di vita da attendersi da ogni cittadino..

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    6/7 Il ddl Zan in aula senza accordo diventato oggetto sul usale tutti i partiti tengono come di un vestito, averne un pezzo, quasi reliquia di una battaglia partitica. Ieri in tali show un on.le ha detto che importante e allinearsi con quanto unisce la maggioranza dei Paesi europei. Ma stiamo parlando di essere leasons tra le diverse idee presenti nel nostro Paese, non si tratta di partiti. Questo decreto ha un contenuto che tocca la sensibilità più profonda dell’essere umano, la Fede cristiana. Ancora presente, nei musei d’arte, ma non ancora lì confinata perché vivente nella famiglia, eredità calda che ha retto il tessuto sociale, ma è ancora veste di famiglie che su quei principi sostiene ogni persona nello stato in cui si trova assumendo si tanto sacrificio. Sarebbe bugia smentire quanto nella famiglia cristiana vi è di valore, e questa legge se fa salve motivazioni buone per tutti,

  3. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    A me pare che il Santo Padre sia molto presente in tutto quanto riguarda la Chiesa proprio non si tira indietro anche quando affronta i problemi che non sono di oggi ma anche del tempo passato. Come un genitore si fa carico dei problemi della propria famiglia che è numerosa nel pianeta. Non siamo più gregge, dopo Cristo, ma se suoi fedeli camminiamo e abbiamo occhi per vedere e mente e cuore per discernere liberamente secondo la Sacra Scrittura. La Chiesa ha il compito di essere vigilante a che le verità evangeliche non vengano alterate nello Spirito che le rende vive ed efficaci. Cristo è vicino all’uomo di ogni tempo attraverso la Chiesa ed è in essa che ogni credente e non trova accoglienza. Perciò ha grande responsabilità a farsi Corpo di Cristo vivente.

  4. Rosario Grillo ha detto:

    Io resto nei confini di quel recinto “ curiale, real-politico, che si riconosceva nella linea Ruini”, ab origine fronda del presente pontificato, espressamente fuori della tradizione “ ragion di stato”, alieno dai compromessi tra le correnti più o meno politiche. Da lì esce “ la menzione”, in quella dimensione “si stringono le falangi”, ci si prepara al voto imminente.
    “ Ma quante divisioni ha il Papa?”

  5. Marco Nicolini ha detto:

    Non mi è chiaro perché la “manina” debba essere curiale. Certo, la nota (“che doveva restare riservata”, copyright card. Parolin) è stata data il 17 giugno da Mons. Gallagher all’ambasciatore Sebastiani; ma essa è pervenuta subito (prima di essere pubblicata con scoop il 21 da G. Viafora) agli Affari Esteri (ministro on. Di Maio, sottosegretari Sereni, Di Stefano, Della Vedova). E’ poi del direttore di Avvenire Tarquinio (sospettabile di essere filocuriale in questi temi? non mi par proprio) la seguente suggestione: egli si è riferito “all’on. Zan, padovano …. guarda un po’, come il giornalista che ha rivelato l’esistenza della nota riservata”. Viafora, prima di passare alle pagine nazionali, è stato coautore di una severa inchiesta sulla situazione finanziaria della Diocesi di Padova, nonché, con F. Pinotti e Udo Gumpel, del pamphlet anticiellino “La lobby di Dio”. Se davvero chi ha passato la notizia era un curiale, è dotato di un grande senso dell’umorismo.

  6. Gian Piero Del Bono ha detto:

    Cioè:il problema e’che sia stato scritto sulle prime pagine dei giornali cio’che doveva rimanere segreto al grosso pubblico?
    Guardare la “manina” invece che la luna .

  7. Paola Meneghello ha detto:

    Se non ci fosse stata la Nota, non ci sarebbe stata nemmeno la manina..
    Mi sembra la storia dei documenti “riservati “, manco fossero state analisi del sangue, e non prove di manovre poco chiare tenute nascoste (e non riservate), che il Papa disse che gli erano stati rubati, con il conseguente, assurdo e delirante processo ai due giornalisti. .
    La verità è che l’ipocrisia prima o poi viene a galla, e che il colpo al cerchio e l’altro alla botte, sta cominciando a stancare, anche ai più ben disposti a chiudere un occhio..per fortuna ne abbiano due. .

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