Vaccini e Covid-19: per uno stile cristiano di comunicazione

Il Papa interviene sui nodi legati alla pandemia nel discorso ai partecipanti all’incontro “Catholic fact-checking” (28 gennaio 2022)
5 Febbraio 2022

Voi vi proponete di evidenziare le fake news e le informazioni parziali o fuorvianti sui vaccini contro il Covid-19, e avete iniziato a farlo mettendo in rete diversi media cattolici e coinvolgendo vari esperti. La vostra iniziativa nasce come un consorzio che si propone di essere insieme per la verità

Non possiamo nasconderci che in questo tempo, oltre alla pandemia, si diffonde l’“infodemia”, cioè la deformazione della realtà basata sulla paura, che nella società globale fa rimbombare echi e commenti su notizie falsificate se non inventate. A questo clima può contribuire, spesso inconsapevolmente, anche il moltiplicarsi e l’accavallarsi di informazioni, commenti e pareri cosiddetti “scientifici”, che finiscono per ingenerare confusione nel lettore e nell’ascoltatore…

Perciò, essere correttamente informati, essere aiutati a capire sulla base dei dati scientifici e non delle fake news, è un diritto umano. La corretta informazione va garantita soprattutto a coloro che sono meno provvisti di mezzi, ai più deboli, a coloro che sono più vulnerabili…

Come cristiani siamo contro le ingiustizie e le menzogne, ma sempre per le persone. Anche se lo scopo del vostro consorzio è quello di combattere la disinformazione, di contrastare le fake news e la manipolazione delle coscienze dei più deboli, non dobbiamo mai dimenticare la fondamentale distinzione tra le notizie e le persone. Le fake news vanno contrastate, ma sempre vanno rispettate le persone, che spesso senza piena avvertenza e responsabilità vi aderiscono.

Il comunicatore cristiano fa proprio lo stile evangelico, costruisce ponti, è artigiano di pace anche e soprattutto nella ricerca della verità. Il suo approccio non è di contrapposizione alle persone, non assume atteggiamenti di superiorità, non semplifica la realtà, per non scadere in un fideismo di stampo scientifico. Infatti, la scienza stessa è un continuo approssimarsi alla soluzione dei problemi. La realtà è sempre più complessa di quanto crediamo e dobbiamo rispettare i dubbi, le angosce, le domande delle persone, cercando di accompagnarle senza mai trattarle con sufficienza. Il dialogo con i dubbiosi.

Come cristiani dobbiamo essere i primi a evitare la logica della contrapposizione e della semplificazione, cercando sempre di avvicinare, di accompagnare, di rispondere in modo pacato e ragionato alle domande e alle obiezioni. Cerchiamo di operare per la corretta e veritiera informazione sul Covid-19 e sui vaccini, ma senza scavare fossati, senza ghettizzare… Lavorare al servizio della verità significa dunque cercare ciò che favorisce la comunione e promuove il bene di tutti, non ciò che isola, divide e contrappone. Non ciò che ci porta al conflitto.

La pandemia ci invita ad aprire gli occhi su ciò che è essenziale, su ciò che davvero vale, sulla necessità di salvarci insieme. Cerchiamo dunque di essere insieme per e mai contro. Insieme per

 

2 risposte a “Vaccini e Covid-19: per uno stile cristiano di comunicazione”

  1. Gian Piero Del Bono ha detto:

    I vaccini: le due udienze private del Papa al CEO di Pfizer tenute accuratamente segrete dicono tutto sul conflitto di interessi Vaticano – Pfizer. Ai posteri l’ ardua sentenza.

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    C’è chi trae profitti da un evento che reca danno alla gente, come il traffico di armi o vadano danno alla salute fisica dell’uomo può succedere per aggredire e influenzare lo spirito di una persona. Il Covid è una esperienza che ha generato tanta insicurezza per essere un inaspettato un comparire out of the blue, malattia del contaggio, anche mutevole, anche rapido che fa quasi, affannare gli studiosi nei laboratori dei i centri di ricerca, a raggiungere l’esigenza di sempre nuovi adeguati farmaci a seconda delle esigenze dei malati. Al semplice cittadino abituato a ricevere un prodotto finito e garantito, per questo spiegato nel bugiardino che sta con il farmaco, si trova ignorante di sapere e pertanto tende all’ascolto di tante grida. L’ incertezza a chi dare fiducia fa dubitare di tutti. Ecco Che sembra buona cosa il dare fiducia al medico di famiglia, voce e interprete autorevole cui il cittadino può in sicurezza rivolgere dubbi e avere risposte

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