Storia del Rapetti che vide la Madonna

Cronaca semiseria di una notizia da vaticanista che non andrebbe mai in pagina. Perché parlerebbe di conversione, non di scandali
1 Luglio 2010

‘Direttore, non so come dirglielo, ma qui, sì insomma, qui mi è apparsa la Madonna…’.

La voce del giovane e inesperto cronista è più insicura del solito. Inviato per la prima volta come vaticanista apprendista al seguito del Papa in quella primavera 2010, si era imbarcato pochi giorni prima da Malpensa per Lisbona. Ora dall’ampia piazza di fronte al Santuario di Fatima, sudato dalla testa ai piedi nel suo completo grigio preso a saldo, singhiozzava quelle parole assurde nel cellulare di servizio. ‘Cosa diavolo vai dicendo Rapetti? Ti sei bevuto il cervello?’.

Il Buzzetti, navigato capo-redattore del quotidiano, non è il tipo che ami le burle sul lavoro, figuriamoci se fatte dall’ultimo arrivato. ‘L’hai preparato il pezzo sulla messa del Papa? C’è qualcosa di forte sull’interpretazione del terzo segreto? Le parole dette in aereo dal Papa promettevano bene…’. ‘Sì direttore, il pezzo l’ho fatto, ma poi… – ribatte il Rapetti  – oggi dopo pranzo… cercavo un posto fresco per riposarmi un po’ e ho visto… ho visto quella … quella signora vestita di bianco…’. ‘Oh dico, hai cambiato spacciatore Rapetti? Dove l’hai vista?’. ‘Ma qui direttore, qui… a poche centinaia di metri dal Santuario c’è una piccola radura…’. ‘E non chiamarmi direttore! Cosa avevi mangiato a pranzo Rapetti, peperoni ripieni? Lo sai che devi stare leggero…’.

Il giovane cronista è sempre più sudato e balbetta vistosamente: ‘Direttore, glilelo giu… giuro, io l’ho vista, qu.. qu.. quella signora!’.  ‘Okkei, ho capito, sei da ricovero Rapetti. Io l’avevo detto che non eri pronto per trasferte così impegnative. Ora chiamo la segreteria di redazione e ti faccio rientrare col primo volo…’. Il Buzzetti sembra inamovibile, ma il Rapetti è di quei perdenti che sanno avere scatti di orgoglio: ‘Aspetti direttore, mi dia retta per un attimo, forse abbiamo in mano lo scoop del secolo!’. ‘Questo qui ha fuso’ pensa tra sé e sé il Buzzetti, ma improvvisamente gli viene voglia di vedere fino a dove può arrivare quel pazzo. Chiamatelo sadismo, curiosità da vecchio cronista che sa il suo mestiere, il Buzzetti rilancia a sorpresa: ‘Lo scoop del secolo? Sentiamolo questo scoop…’. ‘Ecco vede direttore, ma la Madonna, cioè quella signora, mi ha detto qualcosa, mi pare una specie di segreto..’. ‘A te? E che sei un pastorello?’.

L’umorismo del Buzzetti è offensivo come sempre, ma il Rapetti ormai è partito e non si perde d’animo. ‘Mi ha dato una rivelazione importante, che riguarda il futuro della Chiesa…’. Il Buzzetti è incredulo di fronte a questo pivello che scherza col fuoco. Si rende conto che il giovane inviato parla sul serio perché sta mettendo a rischio il posto. Probabilmente è un’insolazione lusitana e quindi conviene stare al gioco. Quasi, quasi comincia anche lui a crederci. ‘Il futuro della Chiesa? Dimmi di più Rapetti, sono tutto orecchi…’. Il cronista non sta più nella pelle, dunque finalmente lo prende sul serio. ‘Direttore, è una cosa grossa… non so se per telefono…’. ‘Vai tranquillo Rapetti che non ci intercettano…’. ‘Ecco vede, mi sono appuntato le parole che mi ha detto quella signora bianca…’. ‘Bravo, dimmi, dimmi, che se sono forti ci faccio subito un bel titolo in prima …’. ‘E’ che, il linguaggio non è chiarissimo, si parla di sofferenza, purificazione, redenzione, conversione…’. Il Buzzetti inizia a capire che ha perso tempo: ‘La solita roba cioè…’. ‘No aspetti, direttore, ora glielo leggo così come l’ho scritto… sa, ero un po’ emozionato e mi tremavano le mani…’. ‘Taglia corto Rapetti,  in questo cosiddetto messaggio della Madonna c’è di mezzo la storia della pedofilia?’ ‘Eeeh? Nooo direttore, è una cosa più spirituale..’. ‘Ho capito, e non si parla di Propaganda Fide o dei Legionari di Cristo?’. ‘Di cheee? No direttore, sono concetti mistici…’. Il Buzzetti ha perso la pazienza: ‘Rapetti, andiamo! Questo messaggio parla almeno dello IOR?’. ‘Dello IOR direttore? Aspetti controllo… Mi pare di no! Proprio no.’ ‘Mi spiace ma allora non c’interessa. Fammi due righe sulla Messa del Papa che le metto a pagina trentasette. Ciao Rapetti, a  domani’.

Il giovane, inesperto vaticanista sente ‘click’ nel telefono di servizio. Se lo rimette in tasca e si passa una mano sulla fronte sudata. ‘Forse mi sono sognato tutto’ pensa tra sé e sé. Certo però, se fosse stato vero, alla stampa un messaggio così noioso non sarebbe certo interessato. E tornandosene in albergo, si consola così.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I commenti devono essere compresi tra i 60 e i 1000 caratteri. I commenti sono sottoposti a moderazione da parte della redazione che si riserva la facoltà di non pubblicare o rimuovere commenti che utilizzano un linguaggio offensivo, denigratorio o che sono assimilabili a SPAM.

Ho letto la privacy policy e accetto il trattamento dei miei dati personali (GDPR n. 679/2016)