Oltre l’uomo pulsionale / 1: tempo e frenesia

Pulsioni, emozioni e passioni, in che rapporto sono oggi - nel tempo frenetico del consumismo - con la riflessione e il pensiero critico?
5 Ottobre 2024
  • L’entrata di Cristo a Bruxelles nel 1889, James Ensor (1888)

Oggi ci troviamo di fronte a una sfida epocale: comprendere e affrontare la trasformazione dell’essere umano in ciò che possiamo definire “l’uomo pulsionale”. Questo corpo vivente è la sede delle passioni, è un corpo con cui siamo gettati nell’esistenza e che ci rinvia alla nostra finitudine attraverso le pulsioni che lo abitano. Come diceva Freud (1923) “l’io non è padrone in casa sua”.

L’uomo pulsionale è caratterizzato dalla predominanza delle pulsioni e degli impulsi immediati rispetto alla riflessione e all’analisi critica. Le pulsioni sono quelle forze interne che spingono l’individuo ad agire senza passare attraverso un processo di ponderazione e valutazione razionale. Questo significa che per l’uomo pulsionale le decisioni e le azioni sono guidate principalmente dalle emozioni, dai desideri immediati e dalle necessità istantanee.

Per l’uomo pulsionale, non è necessario pensare, interrogarsi o sviluppare quella straordinaria dote umana che è l’analisi e la critica. Questa tendenza rappresenta un allontanamento dalla cultura, intesa come l’insieme delle conoscenze, delle pratiche e delle abitudini che permettono di comprendere il mondo in modo approfondito e consapevole.

 

Il tempo e la critica

Il pensiero critico, che richiede tempo, impegno e una certa dose di distacco emotivo, è sostituito da risposte impulsive e reazioni istintive. La riflessione, che implica la capacità di considerare diverse prospettive e di valutare le conseguenze a lungo termine delle proprie azioni, è messa in secondo piano. Questo può portare a una società in cui le decisioni sono prese sulla base di gratificazioni immediate, senza considerare gli effetti a lungo termine o le implicazioni etiche.

La cultura, in senso ampio, include non solo le conoscenze intellettuali, ma anche le capacità artistiche, le tradizioni, i valori e le norme sociali che definiscono una comunità. Quando l’uomo pulsionale diventa la norma, queste componenti culturali rischiano di essere svalutate. L’arte, la letteratura, la filosofia e la scienza, che richiedono tempo, pazienza e un approccio riflessivo, possono essere viste come inutili o superflue.

Inoltre, la mancanza di analisi critica può portare a un impoverimento del dibattito pubblico. Senza la capacità di analizzare e comprendere profondamente i problemi, il discorso pubblico può diventare superficiale e polarizzato, dominato da slogan e reazioni emotive piuttosto che da argomentazioni ragionate e basate su fatti.

Affrontare questa trasformazione implica riconoscere l’importanza del pensiero critico e della cultura nella nostra società. È necessario promuovere l’educazione che incoraggia l’analisi, la riflessione e la comprensione approfondita. Le istituzioni educative, i media e le organizzazioni culturali hanno un ruolo fondamentale nel contrastare la tendenza verso l’uomo pulsionale.

L’educazione gioca un ruolo cruciale nel contrastare la tendenza verso l’uomo pulsionale. Insegnare il pensiero critico, la riflessione e l’analisi nelle scuole e nelle università può aiutare gli individui a sviluppare le competenze necessarie per resistere agli impulsi e prendere decisioni informate.

 

Una questione sociale

La trasformazione dell’essere umano in “uomo pulsionale” rappresenta una sfida epocale che richiede una risposta collettiva e consapevole. Solo attraverso la valorizzazione della cultura, dell’analisi e della critica, possiamo sperare di costruire una società più riflessiva, informata e consapevole. Questa non è solo una questione di educazione, ma di visione del futuro e di impegno per un mondo in cui l’umanità possa esprimere appieno il suo potenziale intellettuale e creativo.

L’uomo pulsionale è il prodotto di una serie di fattori culturali, tecnologici e sociali che hanno plasmato il comportamento umano in modi profondamente nuovi. La cultura del consumismo, dominante nelle società moderne, promuove l’idea che il benessere e la felicità possano essere raggiunti attraverso l’acquisto e il consumo immediato di beni e servizi. Questo porta gli individui a cercare gratificazioni istantanee e a preferire le esperienze che offrono soddisfazioni rapide, piuttosto che quelle che richiedono impegno e tempo per essere apprezzate.

I media e l’industria dell’intrattenimento spesso presentano modelli di comportamento basati su reazioni impulsive e emotive. Le celebrità e le figure pubbliche, ampiamente seguite sui social media, esemplificano spesso stili di vita che privilegiano l’immediatezza e la superficialità, influenzando i comportamenti delle persone comuni.

La diffusione degli smartphone e l’accesso costante a Internet hanno cambiato radicalmente il modo in cui le persone interagiscono con il mondo. L’onnipresenza dei dispositivi mobili facilita un flusso continuo di stimoli e informazioni, che non lascia spazio per la riflessione e l’elaborazione approfondita. Le notifiche push, i messaggi istantanei e le app progettate per catturare l’attenzione rendono difficile per le persone disconnettersi e prendere tempo per pensare.

I social media hanno un ruolo centrale nella formazione dell’uomo pulsionale. Piattaforme come Facebook, Instagram e Twitter sono progettate per offrire gratificazioni istantanee attraverso likes, commenti e condivisioni. Questo meccanismo di feedback rapido alimenta la ricerca di approvazione immediata e il comportamento impulsivo, riducendo la capacità degli individui di riflettere e valutare criticamente le informazioni.

 

Frenesie

Il ritmo frenetico della vita moderna, con le sue pressioni lavorative e sociali, contribuisce alla prevalenza degli impulsi e delle emozioni immediate. Le persone sono spesso costrette a prendere decisioni rapide e a reagire prontamente alle situazioni, riducendo la possibilità di analizzare criticamente le circostanze. Questa velocità e urgenza perpetua promuovono un comportamento impulsivo e reattivo.

La prevalenza degli impulsi e delle emozioni immediate limita la capacità degli individui di pensare criticamente e di prendere decisioni informate. Senza un’adeguata riflessione, le persone possono diventare più suscettibili a manipolazioni e disinformazioni, con conseguenze negative per la democrazia e il dibattito pubblico.

Le relazioni interpersonali possono diventare più superficiali e meno soddisfacenti quando sono basate su interazioni impulsive e momentanee. La mancanza di profondità e di impegno può portare a un senso di vuoto e insoddisfazione, influenzando negativamente il benessere emotivo delle persone.

Essere consapevoli dei meccanismi di gratificazione immediata e dei loro effetti sul nostro comportamento è il primo passo per esercitare un maggiore controllo sui nostri impulsi.

Per superare l’uomo pulsionale e le sue conseguenze negative, è essenziale recuperare la virtù del dominio di sé, che implica il controllo delle proprie emozioni, impulsi e desideri per raggiungere obiettivi a lungo termine.

[1^ parte]

 

 

Una risposta a “Oltre l’uomo pulsionale / 1: tempo e frenesia”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Ma tutto questo così come anche dai video si rimanda, di vita euforica, frenetica, alla fine conduce a finalità effimera di gioia effimera, emozioni bruciate rapidamente. Così nel vissuto quotidiano,si ricorre a maschere, luci, suoni ultra, rapidità di esecuzione, consumo insaziabile di novità, tutto che susciti esaltazione in un tempo limitato, poi tutto si spegne.Volutamente non si fa cenno a ciò che il mondo sta vivendo, condotto e prodotto da governanti che a loro volta dimostrano essere in balia di interessi e di sentimenti che li fanno decidere osando azioni che non fanno luce sul domani. Forse anche le variazioni repentine del clima influiscono a dare accelerazione alla vita stessa nel pianeta. Forse che l’uomo si vuole sostituire nel governare sovvertendo quelle Leggi date in origine dal Dio Creatore per un godere nel bene di saggia armonia corpo e spirito, la vita in questo mondo? Così sembra ciò che si sta realizzando.

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