Oltre l’uomo pulsionale /2: ascetica e desideri

Dominio di sé, ascesi, rispetto a pulsioni e desideri: solo l'educazione può sostenere ed indirrzare il il "desiderio etico"
12 Ottobre 2024
  • L’entrata di Cristo a Bruxelles nel 1889, James Ensor (1888)

 

La virtù del dominio di sé è fondamentale per sviluppare una vita equilibrata e significativa, in grado di resistere alle pressioni della gratificazione immediata e di promuovere il benessere personale e collettivo.

Il dominio di sé, o autocontrollo, è la capacità di gestire le proprie emozioni, impulsi e desideri in modo da perseguire obiettivi a lungo termine. Questa virtù è essenziale per il successo personale e professionale, per la costruzione di relazioni solide e per il mantenimento della salute mentale e fisica. Il dominio di sé permette di resistere alle tentazioni immediate e di fare scelte ponderate e consapevoli.

Il concetto di dominio di sé ha radici profonde nella filosofia antica e nella psicologia moderna. Nella psicologia moderna, il dominio di sé è studiato come una componente cruciale dell’intelligenza emotiva e della resilienza.

Il recupero della virtù del dominio di sé è essenziale per superare l’uomo pulsionale e le sue conseguenze negative. Attraverso la consapevolezza, la gestione del tempo, la resistenza alle tentazioni e lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, è possibile esercitare un maggiore controllo sulle proprie emozioni, impulsi e desideri. Questo non solo migliora il benessere personale e le relazioni interpersonali, ma contribuisce anche al successo professionale e alla salute mentale e fisica. In un mondo dominato dalla gratificazione immediata, il dominio di sé rappresenta una risorsa preziosa per vivere una vita equilibrata, significativa e realizzata.

La filosofia antica ci offre preziose lezioni sul valore della temperanza e dell’autocontrollo. Queste virtù ci insegnano l’importanza di vivere in equilibrio, resistendo alle tentazioni immediate per perseguire un bene superiore.

Per comprendere appieno l’importanza del dominio di sé, dobbiamo distinguere tra pulsioni immediate e desiderio consapevole. Le pulsioni sono reazioni automatiche e spesso irrazionali agli stimoli, mentre il desiderio consapevole è una forza più profonda e riflessiva che ci spinge verso obiettivi a lungo termine e significativi. Coltivare il desiderio consapevole significa allenare la mente e il cuore a riconoscere e perseguire ciò che è veramente importante e duraturo, anziché cedere alle tentazioni effimere.

Le pulsioni immediate sono risposte automatiche e spesso irrazionali a stimoli esterni o interni. Le pulsioni sono caratterizzate dalla loro natura impulsiva, spesso portando a decisioni affrettate e a comportamenti che possono non allinearsi con i nostri valori o obiettivi a lungo termine.

 

Del desiderio

Al contrario, il desiderio consapevole rappresenta una forza più profonda e riflessiva. Si tratta di un’aspirazione che nasce dalla nostra interiorità e che è connessa a valori e obiettivi significativi. Il desiderio consapevole ci spinge a perseguire scelte che riflettono ciò che consideriamo veramente importante, come il miglioramento personale, le relazioni significative, o il contributo alla comunità. Questo tipo di desiderio richiede un processo di riflessione, valutazione e discernimento, consentendoci di fare scelte più ponderate e sostenibili.

Coltivare il desiderio consapevole implica allenare la mente e il cuore a riconoscere e perseguire obiettivi che sono in linea con la nostra vera essenza e aspirazioni.

Si tratta di sviluppare un’etica del desiderio. L’etica del desiderio si propone di guidarci verso una vita in cui i nostri desideri sono orientati da principi etici e valori profondi, piuttosto che da pulsioni immediate e incontrollate.

Adottare un’etica del desiderio porta numerosi benefici. In primo luogo, contribuisce a una maggiore coerenza tra i propri valori e le proprie azioni, creando un senso di integrità personale. In secondo luogo, promuove il benessere individuale e collettivo, poiché i desideri orientati eticamente tendono a generare risultati positivi sia per l’individuo sia per la comunità. Infine, aiuta a costruire una società più giusta ed equilibrata, in cui le azioni degli individui sono guidate da valori condivisi.

Sviluppare un’etica del desiderio è un percorso di crescita personale e collettiva che richiede impegno e riflessione continua. Orientare i propri desideri attraverso principi etici e valori profondi non solo migliora la qualità della propria vita, ma contribuisce anche a creare un mondo più giusto e umano. In un’epoca dominata da pulsioni immediate e gratificazioni effimere, riscoprire l’importanza di un desiderio consapevole e etico rappresenta una via verso una vita più significativa e soddisfacente.

Comprendere la natura dei nostri desideri è il primo passo per sviluppare un’etica del desiderio. Distinguere tra pulsioni immediate e desideri consapevoli ci permette di orientare la nostra vita verso ciò che è veramente importante e duraturo.

L’educazione gioca un ruolo cruciale nel coltivare l’autocontrollo. Le scuole e le famiglie devono insegnare ai giovani l’importanza di queste virtù e fornire strumenti per svilupparle. Programmi educativi che incorporano mindfulness, consapevolezza emotiva e gestione dello stress possono costruire una solida base per l’autodisciplina.

A livello culturale, riscoprire e promuovere valori che enfatizzano il dominio di sé è fondamentale per affrontare le sfide contemporanee legate all’immediatezza e alla frenesia della vita moderna. Queste pratiche non solo migliorano il benessere individuale, ma contribuiscono anche a una società più coesa e riflessiva.

 

Ascetica e vita

Un concetto chiave da recuperare per contrastare l’uomo pulsionale è quello dell’ascesi spirituale. L’ascesi non è semplicemente una serie di privazioni o restrizioni; è un cammino consapevole verso la crescita personale e spirituale. Questa pratica implica un impegno attivo a trascendere la seduzione dei beni materiali e i desideri superficiali per avvicinarsi a una dimensione più profonda dell’esistenza. Attraverso l’autodisciplina, gli individui possono liberarsi dalle catene delle gratificazioni immediate e scoprire una nuova libertà interiore.

Inoltre, l’ascesi spirituale favorisce una connessione più profonda con il trascendente. L’ascesi spirituale offre strumenti potenti per coltivare desideri etici, aiutando gli individui a chiarire i propri desideri più profondi e a sviluppare la forza interiore necessaria per perseguirli.

Questo legame non solo arricchisce la vita spirituale dell’individuo, ma fornisce anche un senso di appartenenza e di significato. Attraverso la pratica ascetica, ci si avvicina a una realtà più grande, che può contribuire a un senso di pace e di equilibrio interiore.

In sintesi, l’ascesi spirituale emerge come un antidoto efficace contro l’uomo pulsionale, promuovendo un percorso di autodisciplina e purificazione. Le pratiche ascetiche come il digiuno, la preghiera e la meditazione non solo sviluppano una maggiore resistenza alle tentazioni, ma conducono anche a una crescita personale e spirituale più elevata. Riscoprire e valorizzare l’ascesi nel contesto contemporaneo offre l’opportunità di creare una vita più equilibrata, consapevole e significativa, in cui il dominio di sé diventa una risorsa preziosa per il benessere e la realizzazione.

L’epoca dell’uomo pulsionale presenta sfide significative, ma anche opportunità per un profondo rinnovamento etico e spirituale. Recuperare la virtù del dominio di sé e riscoprire il valore dell’ascesi spirituale è essenziale per superare le conseguenze negative della caduta etica e del deficit spirituale. Attraverso un impegno collettivo e individuale verso una maggiore consapevolezza etica e spirituale, possiamo costruire una società più equilibrata, giusta e umana.

 

Educare il vissuto

L’educazione gioca un ruolo fondamentale nel formare desideri etici. Attraverso l’insegnamento di valori come l’empatia, la giustizia e la responsabilità, possiamo guidare i giovani a sviluppare desideri che contribuiscono al bene comune e alla realizzazione personale. Le pratiche educative devono includere la riflessione critica e l’autoanalisi per aiutare gli individui a riconoscere e valutare i propri desideri.

L’ascesi spirituale può fornire strumenti potenti per coltivare desideri etici. Pratiche come la meditazione e la preghiera possono aiutare a chiarire i nostri desideri più profondi e a sviluppare la forza interiore necessaria per perseguirli. L’ascesi ci insegna a sacrificare i desideri immediati e superficiali per raggiungere obiettivi più elevati e significativi. In un’epoca di gratificazioni immediate e desideri superficiali, l’ascesi spirituale rappresenta una via verso una vita più significativa, orientata da valori etici e aspirazioni elevate.

A livello sociale, dobbiamo promuovere una cultura che valorizzi il desiderio etico. Questo implica creare ambienti in cui le persone sono incoraggiate a perseguire i loro desideri più elevati e a contribuire al bene comune. Le istituzioni, dai sistemi educativi alle organizzazioni comunitarie, possono svolgere un ruolo cruciale in questo processo.

È essenziale promuovere una cultura che valorizzi il desiderio etico. Ciò implica creare ambienti in cui le persone sono incoraggiate a perseguire i loro desideri più elevati e a contribuire al bene comune. Le istituzioni, dai sistemi educativi alle organizzazioni comunitarie, svolgono un ruolo cruciale in questo processo.

 

 

Una risposta a “Oltre l’uomo pulsionale /2: ascetica e desideri”

  1. Pietro Buttiglione ha detto:

    Sotto_scrivo. In particolare senza il ‘self standing’ oggi si deraglia!
    Ma quando si pone al centro l’IO’ non si cade nel diffusissimo NARCISISMO???
    ( cfr la mia critica alla ‘meditazione’ di domenica scorsa…)
    Solo nel penultimo § accenni al sociale..

    Concludo: imo è la mancanza di RELAZIONE a monte della crisi, della relazione col diverso da me…
    Come insegnano gli stessi neuroni specchio..🙃😄

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