L’Europa ha fondato la Chiesa

Nella visione di Galli della Loggia, la chiesa sembra diventare parte delle cause della crisi dell'Europa.
3 Febbraio 2023

In questi ultimi giorni, Galli della Loggia ha pubblicato sulle pagine del Corriere della Sera un interessante riflessione sul rapporto tra la Chiesa cattolica, l’Europa e la crisi che, a vario titolo, sta attraversando il vecchio continente. La tesi dell’articolo, nemmeno tanto mascherata, è che la crisi europea non sia certo un dato positivo per il mondo, e che la Chiesa cattolica sembri non fare nulla per favorirne una risoluzione, anzi, nella visione di Galli della Loggia, sembri diventare parte delle cause stesse del problema.

A questo articolo Luca Rolandi risponde ricordando che la Chiesa è ben più che il suo lato sociale e politico, mostrando come la lettura di Galli della Loggia sia una riduzione indebita di ciò che la Chiesa è. Ora, io credo che non sia corretto, né sensato, chiedere ad un laico di riconoscere la dimensione trascendente della Chiesa: non è nel suo DNA. Perciò, anche se nel merito sono d’accordo con Rolandi, (la Chiesa ha una dimensione trascendente), è una richiesta che lascia il tempo che trova.

Credo, invece, sia più sensato chiedere ad un laico come Galli della Loggia, che vuole parlare di storia della Chiesa, di essere più onesto nel riconoscere che la sua ricostruzione dei rapporti tra Chiesa ed Europa debba essere più aderente ai dati storici. E su questo almeno tre considerazioni sono inevitabili.

Primo. Scrive Galli della Loggia: “L’universalismo cattolico ha comunque alle spalle una storia. Che era la storia di un ancoraggio fortissimo in un contesto e in un luogo precisi, sede di una millenaria tradizione di pensieri e opere risalente addirittura a prima di Cristo: cioè per l’appunto l’Europa”. Tradotto: è l’Europa ad aver fondato la Chiesa, non Cristo, e perciò l’identità di quest’ultima e la sua forza sono date dal suo radicamento nel vecchio continente.

Perciò, a suo parere, è sensata la domanda: “È mai possibile per il Cristianesimo/Cattolicesimo fare a meno di questo rapporto costitutivo e tuttavia conservare la propria identità?”. Ora, la di là della indebita e ingiustificata tendenza a sovrapporre Cristianesimo e Cattolicesimo, se proprio vogliamo trovare un fondamento storico a questa idea, dobbiamo pensare che la Chiesa nasca con l’editto costantiniano di Milano del 313. E i primi tre secoli della Chiesa? E la sua provenienza Ebraica e non greco romana?

Secondo. “Ed è questo svanire dell’identità che produce la crisi che oggi si manifesta innanzi tutto — non a caso! — nel centro stesso della Chiesa rappresentato dalla Santa Sede e dal Vaticano”. Ora, che il potere papale sia il centro della Chiesa Cattolica, storicamente ha senso nel secondo millennio e con sicurezza solo dopo il 1200-1300. Prima non è così, pur se Roma gradatamente finisce per primeggiare sulle altre chiese. I centri propulsori della Chiesa del primo millennio sono almeno sei, che si susseguono e si accavallano lungo una decina di secoli: Gerusalemme, Antiochia, le chiese greche, Alessandria, Bisanzio e Roma. Perciò prendere come filtro, per riscrivere una storia di venti secoli, solo gli ultimi 7-8 mi sembra davvero riduttivo.

Terzo. L’inizio del declino Europeo è posto da Galli della Loggia nella fine della seconda guerra mondiale, col l’ascesa del duopolio occidentale USA-URSS che, secondo lui, avrebbe stabilizzato negli anni ’60 “un’attesa piena di ottimismo per le sorti delle società umane, giudicate ormai sulla via di una sostanziale unità d’intenti all’insegna della cooperazione”. In questa condizione “la parte migliore del cattolicesimo e la Chiesa si fecero conquistare da questo scenario che così divenne la tacita ma decisiva premessa culturale e politica della svolta conciliare”. Tradotto: la Chiesa è concausa della crisi Europea, perché dal Vaticano II, si è lasciata sedurre dall’illusione universalista degli anni ’60, contribuendo a sottrarre centralità e potere all’Europa.

Conseguentemente, parlando dell’attuale posizione della Chiesa di Roma, Galli della Loggia scrive: “Dovrebbe altrimenti constatare come proprio agli europei la sua attuale prospettiva irenico-universalista intrisa di ottimismo non possa che apparire sempre più irreale”. Perciò, l’articolo, finisce per essere un grido di allarme lanciato verso la Chiesa affinché faccia qualcosa e non lasci alla deriva attuale la sorte del vecchio continente.

Ora, anche questa ricostruzione storica è tutta da dimostrare. La guerra fredda aveva stabilizzato un’attesa piena di ottimismo per le sorti delle società umane? Il massimo grado di sviluppo di potere dell’Europa è stato prima della seconda guerra mondiale? E tutta la collaborazione tra gli stati europei che hanno portato alla nascita delle EU? E davvero la crisi di “efficacia” della Chiesa nasce dal Vaticano II, quando fin ben oltre gli anni ’90 era ancora l’istituzione morale con maggiore credibilità al mondo?

Quello che Galli della Loggia non vede è il passaggio epocale che tra gli anni ’80 e ’90 del Novecento ha investito il mondo e lo ha profondamente cambiato, nei confronti del quale tutte le culture e nazioni mondiali stanno cercando di trovarci le misure. Chiesa compresa. Io non ho la pretesa di dire dove sta andando la storia, ma di certo non credo possiamo negare che continuare a reclamare un “ritorno” indietro non aiuta nessuno a stare nel presente. E così il presente continua a sfuggirci.

 

3 risposte a “L’Europa ha fondato la Chiesa”

  1. Michele Moser ha detto:

    Non lo nello specifico di Galli della Loggia non lo so , ma per me la cosa interessante è che molti non credenti , orientati spesso politicamente a destra , invochino un ruolo della Chiesa Cattolica per così dire “tradizionale” .Per loro il Vaticano secondo è la causa di tutti i mali dell’attuale Europa. Per me invece il Vaticano secondo con spirito profetico annunciava proprio questi tempi di crisi ,ma anche di nuove importanti novità per l’umanità, . Come disse Gesù nel dialogo con al samaritana “E’ giunto il tempo che i veri adoratori adorino Dio in spirito e verità” Può davvero un vero cristiano aver paura di aprirsi al mondo ,all’attualità, al futuro. L’unica proposta per la Chiesa è un ritorno ,non alle origini che vorrebbe dire andare davvero avanti, ma ad un cattolicesimo di difesa come è stato quello del secolo 19 °?

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    La Chiesa per sua istituzione e universale, essere missionaria, ovunque nel mondo a dare , segno di speranza a tutti gli uomini che vivono nel mondo. La visita in Africa di Papa Francesco un esempio; efficace perché ha fatto conoscere cosa è un Paese bello e ricco nel suo sottosuolo, ma come esseri umani abbiano e vivano assurdità di orrori disumani nelle guerre intestine di cui non viene data notizia. la povertà estrema, ha originato il loro allucinante peregrinare alla ricerca di cibo per un impietoso clima, è molto più una popolazione da sfruttare e da privare di uguaglianza nel diritto a nuova civiltà. ancora Si, li la Chiesa ha atto luce, Papà Francesco ha portato il messaggio salvifico quella Parola che da speranza, che rivitalizza l’animo provato da solitudine, che un Dio esiste, nato anche proprio per loro. L,Europa si è impoverita perché l’ha dimenticato, ha scelto dei ai quali più si sente di confidare, trarre forza. Il Dio Cristiano e la forza dei poveri.

  3. Pietro Buttiglione ha detto:

    Premetto che nn ho mai apprezzato il Galli d.L.
    Tutto il resoconto del buon Gil mi sa del:
    Ma è nato prima l’uovo o la gallina?
    In estrema sintesi:
    OK. La CC teneva ‘insieme’ l’Europa.
    OK. La CC, in crisi con i cambiamenti moderni, non vede riconosciuti i suoi ‘fondamenti’.
    Colpa della CC?? Della sua crisi?
    Colpa dei cambiamenti. Sono loro a determinare la crisi SIA della CC SIA dell’EUR.
    Lancio una sola freccia:
    Le frange Ungherese/Polacca cosa hanno a che fare con la CC??
    Concludo: analisi superficiale e inconcludente.

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