La partenza intelligente

Quando si parte occorre prendere delle precauzioni, non ci si improvvisa vacanzieri. Qualche piccolo accorgimento per navigare in modo responsabile.
28 Febbraio 2023

Non dovevano partire. Con quel mare mosso, così tanti su una sola barca.

Dovevano aspettare la bella stagione e prendersi un bel traghetto.

Non dovevano partire. Ma restare lì a ricostruire le loro città, per riportare pace e sviluppo nei loro Paesi. Non si fugge di fronte alle responsabilità della storia. Troppo facile voltare le spalle alla propria terra e andarsene in viaggio di piacere in Europa, mentre i propri concittadini restano nella sofferenza e nella miseria.

Io ad esempio, che sono una personcina responsabile, parto solo quando ho la coscienza a posto. A luglio, quando ho finito di lavorare e il mio Paese è nella pace e nella prosperità, chiedo le ferie, mi procuro i documenti necessari, controllo che ci sia bel tempo, preparo le valigie, mi cospargo di crema protettiva, pago il mio biglietto per un traghetto ampio e climatizzato, e – con la mia famigliola – mi faccio un viaggetto in Grecia.

Mica sono un irresponsabile, io.

Non s’improvvisano le vacanze!

Prendessero esempio da me che faccio: le partenze intelligenti.

11 risposte a “La partenza intelligente”

  1. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Ma chi è che non darebbe tutto ciò che possiede per fuggire da un pericolo, da una guerra, dalla fame Se dove si vive non vi è speranza di futuro.?Colpevolizzare gli scafisti che a loro volta condividono i rischi con i trasportati? Non sembra un trattare il problema immigrazione con superficialità,? questa realtà sta diventando quotidiana, con la necessità di offrire agli sbarcati una dovuta solidarietà per tutte quelle loro povertà patite provocate da calamità naturali, guerre in atto e distruzioni che non danno speranza nel domani. E sembra senza senso fornire armi a continuare una autodistruzione, tanto sfacelo umano, e ad aumentare le migrazioni stesse!! Mentre dai nostri teleschermi una umanità vive di parole gridate, una politica di insulti reciproci, di lagnanze insoddisfatte, di frivolezze mentre una grande parte del mondo lotta per la sopravvivenza e spera sbarcando a questi lidi europei. trovare sicurezza.Come dare torto?negare loro soccorso?

  2. Francesca Vittoria vicentini ha detto:

    Il problema di fondo sembra essere la cupidigia, quando il guardare il podere del vicino accanto e’scoprire che la c’è proprio quella cosa che si sta cercando, o servirebbe: erbe, minerali, fauna, aria, acqua; possedere e avere di più. Così Sembra illogico che degli abitanti nativi di un ricco territorio, il loro, lo lascino ad altri, per migrare altrove dove non si è attesi, benvenuti, con la speranza di vivere migliore, un avvenire. sicuro. Da chi quelle loro terre vengono abitate. Dai pochi rimasti e da coloro che possiedono i mezzi per nuove risorse a scoprire ciò che è utile per nuovi mercati. Sono notizie che si leggono, con il danno che il disboscamento di foreste arreca, veri polmoni per il pianeta.. E’ una sfida per la vita, quella di coloro che sbarcano seminudi, L’accoglienza se dall’Ucraina o dall’Africa, se asiatico o da medio oriente. ha da essere offerta uguale per tutti

  3. Pietro Buttiglione ha detto:

    Premesso che io non sono skafato come altri qui ben piú preparati di me, da perfetto ignorante:
    1) a carico dei contribuenti italiani…
    Quanti Euro ci dá vi l’Europa?
    Quanti italiani ci campano sopra??
    2) papale papale, come quando il buon Dio disse: io ti ho messo davanti.. ora SCEGLI TU!
    Colui che si riempie la bocca erigendosi a GIUDICE, come il Pianta-dosi, ha ben chiara la alternativa di scelta per questa povera gente? Non alternativa di consumo, si badi bene, bensí VITA ALTERNATIVA !!
    ————-
    Pietro l’ignorante.

  4. Elisabetta Manfredi ha detto:

    Anni fa andammo noi europei a casa loro e gli dicemmo: siete nostri (e con voi la vostra terra, le sue risorse ecc ecc)!
    Ora i nipoti vengono a noi dicendo: siamo vostri!
    E hanno ragione!

  5. Roberto Beretta ha detto:

    Basterebbe poco a organizzare anche gli arrivi intelligenti, cioè umani! Invece siamo così stupidi da infliggere a noi stessi atti inutilmente crudeli (potremmo accogliere tutti senza veri problemi), creare sofferenze atroci ai nostri simili e così vivere sempre più infelici e scontenti

  6. Gian Piero Del Bono ha detto:

    Ma poi vogliamo dirla tutta ? La colpa ,la responsabilita’ di tutto quello che succede di sbagliato al mondo e’ nostra ,solo nostra! Noi italiani siamo gli unici colpevoli : colpevoli piu’ degli scafisti che fanno solo il loro lavoro, poveracci, di mercanti di carne umana . Noi dovremmo dargli una mano ai fratelli scafisti. Andare fino davanti a Smirne ,come andiamo davanti a Tripoli, con le navi a prendere a poche miglia dalla costa i migranti, cosi’ farebbero, due miglia di mare e poi il trasferimento sulla nave italiana. Ovviamente a carico dei contribuenti italiani, gli sporchi colpevoli di ogni malvagita’.

    • Erminia Romano ha detto:

      Sig. Del Bono SE gli Italiani non avessero eletto i PEGGIORI (ma solo poco piu dei precedenti!) e da TANTI anni a questa parte, e avrebbero PRETESO dall Europa uno STOP a questa MISERABILE pseudopolitica sulle migrazioni…FORSE qualcosa sarebbe cambiato! Invece abbiamo permesso che negli ultimi decenni (con Berlusca&Minniti, etc.) si FINANZIASSERO libici e iraniani con fior fior di quattrini pur di evitare di affrontare IN PRIMIS la situazione (essendo noi quasi sempre la PRIMA costa possibile!) e con montagne di danaro che certo x accoglierli sarebbero state più che più che più che SUFFICIENTI! Di più: abbiamo coofinanziato con gli Europei una organizzazione come Frontex& C x droni che avvistassero le barche e riportarle nei LAGER da cui TENTAVANO di fuggire o…per farli tranquillamente morire annegati!
      Ecco in sintesi le nostre RESPONSABILITÀ! Proviamo a RESTARE UMANI

    • Luigi Colusso ha detto:

      Estasiato dall’intelligenza e dall’umanità, dalla profondità del suo pensiero. Anche dal senso dell’umorismo. potrebbe documentarsi parlando direttamente con le persone sopravvissute alle traversate, così per confermarsi nella appropriatezza delle sue idee?

  7. Gian Piero Del Bono ha detto:

    Ma e’ ovvio :se parto da Smirne, Turchia ,con una barca per venti persone ,stipata con 180 ,il meteo sfavorevole, il mare in tempesta ,e faccio una lunghissima navigata nel maltempo, senza fermarmi in nessuna isola e costa di quelle costeggiate, in Grecia, perche’ voglio andare proprio a Crotone, non in Grecia, solo che davanti a Crotone ci sono onde di 10 metri e la barca si sfascia ,di chi e’ la colpa ? Dello Stato Italiano, del Governo italiano, del sindaco di Crotone, del Ministro degli interni !Sono loro i criminali da processare , loro i responsabili , mica quei gentiluomini a cui ho pagato 10000 euro per la traversata !

  8. Francesca Pellarin ha detto:

    Sono ancora sgomenta per quelle parole pronunciate “con innocenza” dal ministro durante la conferenza stampa. Ringrazio per questo pezzo.

    • elisabetta pellarin ha detto:

      grazie, sorella, per avermelo segnalato. Quando si capirà che bisogna lavorare, sporcandosi le mani, di diplomazie, pace, semi e giustizia, mattone, calce, chiodi, martello, legno e solidarietà, avremo in mano il primo millesimo di possibilità per evitare queste tragedie. Non è questione di organizzare arrivi, ma di costruire costruire costruire un mondo più giusto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I commenti devono essere compresi tra i 60 e i 1000 caratteri. I commenti sono sottoposti a moderazione da parte della redazione che si riserva la facoltà di non pubblicare o rimuovere commenti che utilizzano un linguaggio offensivo, denigratorio o che sono assimilabili a SPAM.

Ho letto la privacy policy e accetto il trattamento dei miei dati personali (GDPR n. 679/2016)