Bose: una ferita nella Chiesa rimarginabile?

Mercoledì 27 ottobre 2021, dalle ore 18.00, la teologa Marinella Perroni e il vaticanista Marco Politi  hanno dialogato con Riccardo Larini, autore del libro “Bose, la traccia del Vangelo”. Ha presentato Sergio Ventura.

L’incontro si è svolto presso la Sala della Chiesa Evangelica Valdese in Roma (Via Marianna Dionigi 59).

Nelle stesse ore giungeva da Bose la buona notizia che “il cammino di pacificazione all’interno della Comunità monastica di Bose, intrapreso con il reinizio della vita monastica a Cellole la scorsa primavera, ha condotto il 25 ottobre 2021 alla approvazione, con votazione unanime da parte del Consiglio della Comunità monastica di Bose, della autonomia della Fraternità di Cellole. In accordo tra i fratelli di Cellole e il Consiglio della Comunità, come nome della nuova realtà monastica è stato scelto “Comunità monastica a Cellole secondo la Regola di Bose”, nome che sottolinea la novità e la continuità della presenza monastica a Cellole. I fratelli e le sorelle di Bose e di Cellole rendono grazie con gioia al Signore per questo cammino, si impegnano a proseguirlo nella verità e nella carità e lo affidano alla preghiera di quanti non hanno cessato di mostrare la loro vicinanza alla nostra vicenda comunitaria”.

Per scrivere le proprie riflessioni al riguardo: mail@vinonuovo.it

Sul libro presentato e sull’affaire Bose si può leggere:

1. Gianni Di Santo, Nel segno di Bose
2. Gianni Di Santo, Il caso Bose, gli esiliati e gli esclaustrati
3. Gianni Di Santo, Generazione (e anomalia) Bose
4. Sergio Ventura, Perdonare è (soltanto) non odiare?
5. Sergio Ventura, Prendersi cura degli emarginati
6. Stefano Sodaro, La speranza di Bose
7. Marinella Perroni, Uscirono le donne con i tamburelli e le danze
8. Marinella Perroni, Perché non obbedisci? Lettera aperta a Enzo Bianchi