LA GUARIGIONE DEL SORDOMUTO
(2017, nel sito hebidsthemcome.com)
«Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!». (Mc 7,31-37)
Una scelta diversa dal solito, anche per la concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico. L'ha fatta un bambino, quest'illustrazione, che non sarà mai esposta in un museo ma riesce a far vedere come Gesù cambia la situazione di una persona.
Invece di portare l'attenzione sul Signore (e di farlo credere una specie di mago per come parla al malato o per come lo tocca), il piccolo artista si è concentrato sull'uomo sordomuto. Anzi, sulla sua lingua: prima avviluppata e incapace di mettere insieme due parole, dopo l'intervento di Gesù appare come un nodo sciolto (e ci lascia immaginare le orecchie stappate).
È un disegno che comunica un'idea di liberazione. In un tempo in cui salvare è quasi diventata una brutta parola, dà conforto rivedere Gesù che non perde la bella abitudine. Stavolta è in terra pagana e ridà la possibilità di comunicare, quindi di dare ascolto e di dare voce, a chi ne è impedito.
Tale blocco può avvenire, oltre che per problemi fisici, anche per cause sociali e culturali. In questo caso il miracolo di stappare le orecchie e di sciogliere la lingua è alla nostra portata: ce lo ha indicato Don Milani e ce lo mostrano molti insegnanti, che, con un lavoro di anni, sono impegnati a togliere le pieghe alle conoscenze, cioè a semplificare il sapere, a spalancare le porte chiuse, a dischiudere le meraviglie dei linguaggi...
Probabilmente hanno inteso che l'invito di Gesù - «Effatà», cioè «Apriti!» - vale pure per loro.
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Gian Carlo Olcuire è un grafico. Che si sente realizzato quando riesce a far guardare le parole come se fossero immagini e a far leggere le immagini come se fossero parole. Lavora soprattutto per il mondo cattolico ed è appassionato di linguaggi, soprattutto dell'uso (o abuso, disuso, riuso) che se ne fa nel mondo cattolico.
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